Apple continua a boicottare l'Europa, bloccate anche le web app

Apple attribuisce il malfunzionamento delle web app iPhone nell'UE al DMA, sottolineando la complessità delle richieste. Disattivazione PWA confermata.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Apple ha chiarito i recenti problemi relativi alla funzionalità delle applicazioni web per iPhone, note anche come progressive web app (PWA), nell'Unione Europea. Il gigante tecnologico, in risposta alle lamentele degli sviluppatori e alla copertura mediatica, ha aggiornato il proprio sito web per attribuire il problema al nuovo regolamento UE, il Digital Markets Act (DMA). Secondo Apple, il requisito del DMA di consentire l'uso di diversi motori di browser è il fattore chiave che complica il supporto delle PWA.

La controversia è iniziata quando il ricercatore di sicurezza Tommy Mysk e Open Web Advocacy hanno osservato che le PWA sono state declassate a semplici scorciatoie di siti web con il rilascio della seconda beta di iOS 17.4. Questo declassamento ha eliminato funzioni come le scorciatoie dedicate. Questo declassamento ha eliminato funzioni come le finestre dedicate, le notifiche e l'archiviazione locale a lungo termine, riducendo in modo significativo l'esperienza dell'utente. Il DMA, che impone ad Apple di consentire app store alternativi, pagamenti di terze parti e motori di browser alternativi, è stato indicato come la fonte di queste complicazioni.

Una mossa che di certo più che beneficiare gli utenti beneficerà le tasche dell'azienda di Cupertino.

Inizialmente gli sviluppatori si sono chiesti se il problema fosse un bug della beta o una mossa intenzionale di Apple per minare le PWA in conformità con le nuove normative UE. Apple era rimasta in silenzio nonostante le richieste di TechCrunch e The Verge. Tuttavia, l'azienda ha ora affrontato la questione sul suo sito web, spiegando le ampie modifiche apportate a iOS per aderire alle linee guida DMA, che hanno portato all'interruzione del supporto per le PWA.

Apple ha tradizionalmente supportato le app web della schermata iniziale attraverso WebKit (il motore del browser Safari), garantendo l'allineamento con gli stessi modelli di sicurezza e privacy delle app native. Tuttavia, poiché il DMA ha imposto ad Apple di consentire l'uso di motori di browser alternativi, l'azienda sostiene che la creazione di una nuova architettura di integrazione per i problemi di sicurezza e privacy associati a queste alternative non è praticabile. Di conseguenza, Apple ha dovuto rimuovere la funzione delle applicazioni web della schermata iniziale nell'UE.

Apple assicura agli utenti dell'UE che possono ancora accedere ai siti web dalla schermata iniziale attraverso i segnalibri. Le preoccupazioni degli sviluppatori circa l'effettiva disabilitazione delle PWA nell'UE sono però state confermate. 

Le PWA erano un sistema pratico per molti sviluppatori che desideravano offrire i propri servizi su iPhone senza per forza passare dall'App Store. Con questa mossa, Apple costringerà questi sviluppatori a scegliere se pagare la "tassa Apple" per entrare nel negozio di applicazioni ufficiale, pagare per la pubblicazione su store alternativi oppure degradare l'esperienza dei propri utenti rimandandoli al sito web tramite browser. Una mossa che di certo più che beneficiare gli utenti beneficerà le tasche dell'azienda di Cupertino.

I critici sostengono che le azioni di Apple derivano dal desiderio di mantenere il controllo sull'ecosistema delle app iOS, mentre i difensori vedono la mossa come un passo necessario per sostenere la sicurezza degli utenti. La verità probabilmente sta nel mezzo, evidenziando le continue tensioni tra i giganti tecnologici e gli enti normativi nel panorama digitale in continua evoluzione.

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