Apple nuovamente al centro di una tempesta legale: questa volta l’azienda è stata condannata per aver violato un brevetto.
Mentre in California il colosso di Cupertino deve affrontare una nuova causa legata alla raccolta non consentita di dati sensibili, Apple ha recentemente chiusi un altro capitolo delle sue battaglie legali: purtroppo per lei l’azienda di Cupertino non ne è uscita vincitrice.
La recente sentenza chiude una controversia che andava avanti ormai dal 2021: a citare in giudizio Apple è stata la Masimo, azienda specializzata nella produzione di tecnologie medicali. Nello specifico la Masimo aveva accusato la controparte, a quanto pare con giusto diritto, di aver violato un brevetto su una tecnologia per il rilevamento dell’ossigeno nel sangue, sfruttata per l'implementazione di pulsossimetri negli smartwatch..
Non è la prima volta che le due aziende si “incontrano” all’interno di un'aula di tribunale: nel corso degli anni la Masimo aveva citato Apple diverse volte sia per la violazione di brevetti relativi ad apparecchiature di tipo medicale, accusandola anche di aver assunto (non è chiaro se in modo lecito o meno) ex dipendenti e di aver “portato via” personale di alto profilo.
Apple a proposito della condanna subita si è così espressa:
"Siamo rispettosamente in disaccordo con la decisione presa oggi e attendiamo con impazienza una revisione completa da parte della Commissione".
Da parte sua Masimo è invece entusiasta del risultato ottenuto è rincara la dose, accusando Apple di aver tenuto lo stesso comportamento anche con altre aziende; ecco le parole di Joe Ciani, CEO di Masimo:
"Siamo felici che il giudice abbia riconosciuto la violazione da parte di Apple della tecnologia di pulsossimetria di Masimo e abbia compiuto questo primo passo fondamentale verso la responsabilità. La decisione odierna dovrebbe aiutare a ripristinare l’equità nel mercato. Apple ha violato allo stesso modo le tecnologie di altre società e riteniamo che la sentenza odierna esponga Apple come un’azienda che prende le innovazioni di altre società e le riconfeziona".
Nonostante la condanna, i problemi per Apple potrebbero non essere ancora finiti: la Masimo, presentando la denuncia aveva anche chiesto che venisse bloccata l’importazione degli smartwatch incriminati. A tal proposito il giudice ha stabilito che verrà presa una decisione entro il 10 maggio. Se anche questa richiesta dovesse essere accolta Apple subirebbe un grosso colpo.