Apple aprirà il suo ecosistema iPad a store di app di terze parti nell'Unione Europea a partire dal 16 settembre, con il rilascio del nuovo iPadOS. La mossa è una risposta al Digital Markets Act (DMA) dell'UE, che mira a promuovere la concorrenza nel mercato digitale.
Questa apertura rappresenta un cambiamento significativo nella strategia di Apple, tradizionalmente nota per il suo approccio "chiuso" all'ecosistema di app. Gli utenti iPad nell'UE avranno presto la possibilità di scaricare applicazioni da store alternativi, oltre all'App Store ufficiale di Apple.
Il DMA ha designato Apple come "gatekeeper" per diversi suoi servizi, tra cui iOS, App Store e Safari. Ad aprile, la Commissione Europea ha aggiunto anche iPadOS a questa lista, nonostante non raggiungesse la soglia di utenti prevista dal DMA. La decisione è stata motivata dalla presenza di forti effetti di lock-in, soprattutto per gli utenti business.
L'apertura a store di terze parti su iPad segue cambiamenti simili già introdotti su iOS nell'UE. Attualmente, sono disponibili cinque app store alternativi per iOS, tra cui AltStore PAL, che offre app come emulatori di videogiochi e client torrent.
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Implicazioni per sviluppatori e utenti
Gli sviluppatori dovranno seguire nuove procedure per distribuire le loro app attraverso store alternativi. Le app saranno sottoposte a un processo di notarizzazione da parte di Apple per motivi di sicurezza. Inoltre, gli sviluppatori dovranno accettare nuovi termini commerciali e pagare una controversa "Core Technology Fee" oltre una certa soglia.
Tra le aziende che stanno sfruttando questa apertura c'è Epic Games, che ha lanciato il suo store alternativo per iOS nell'UE, permettendo agli utenti di scaricare giochi come Fortnite. L'azienda ha già annunciato piani per portare i suoi titoli anche su iPad.
Per quanto riguarda i browser web, nonostante la possibilità di utilizzare motori di rendering alternativi, finora le grandi aziende tech non hanno rilasciato versioni specifiche per l'UE che sfruttino questa opportunità.