In un interessante video, diventato realtà grazie alla collaborazione tra gli Youtuber Apple Demo e Unbox Therapy, è stato possibile vedere per la prima volta un prototipo di AirPower funzionante in azione.
Il device è stato messo alla prova con diversi dispositivi ed è apparso pienamente funzionante e in grado di svolgere il compito per il quale è stato creato. Tuttavia lo stesso video ha evidenziato i numerosi e importanti limiti funzionali di AirPower.
Annunciato nel “lontano” 2017, AirPower era stato presentato come uno strumento pensato per riuscire a ricaricare contemporaneamente più device posti in qualsiasi punto del “tappetino”. Tuttavia Apple, nel corso degli anni, ha riscontrato diversi problemi di surriscaldamento: AirPower prevedeva infatti di numerose bobine di ricarica che, messe al lavoro, producevano troppo calore, cosa che ha reso impossibile commercializzare AirPower.
Unbox Therapy ha ricevuto un prototipo di AirPower da Apple Demo ma anche delle istruzioni ben precise su come usarlo e su come disporre i dispositivi per evitare danni a persone o cose.
Trattandosi di un prototipo, l’AirPower fornito non era dotato della classica cover bianca con cui, a suo tempo, Apple aveva presentato il prodotto. Proprio su questo Apple Demo ha chiesto particolare attenzione: la mancanza della cover lasciava “esposte” le bobine sul lato posteriore.
Ma questo non era l’unico limite presente: attualmente AirPower non può essere utilizzato con tutti i prodotti della casa madre. infatti sono esclusi tutti i device che includono il più moderno magnete MagSafe (tra cui le versioni più recenti di iPhone e Apple Watch). Lo stesso vale per i dispositivi Max: la quantità di energia richiesta per caricarli potrebbe creare problemi.
Insomma, a conti fatti, attualmente AirPower sembrerebbe essere in grado di essere operativo solo con iPhone X e AirPods.
Non solo, a questi già stringenti limiti se ne aggiunge un altro di tipo temporale: apple Demo consiglia infatti un uso di AirPower per una durata non superiore al minuto, e poi i lasciarlo scollegato per almeno cinque, così da farlo raffreddare.
Insomma, a conti fatti, è evidente perché AirPower sia stato abbandonato da Apple in favore della soluzione MagSafe che ormai ben conosciamo.