È ufficiale, Apple ha detto definitivamente addio ai modem Qualcomm nei suoi iPhone, che non ne faranno più uso già a partire dai modelli che esordiranno a breve. Ad affermarlo è stato George Davis, responsabile finanziario del chipmaker californiano, durante la riunione con gli azionisti per annunciare i risultati trimestrali.
La mossa del resto non arriva di certo a sorpresa. Apple e Qualcomm infatti sono anzitutto divise da qualche tempo da una causa, ma in generale l'azienda di Cupertino non ha mai amato dipendere da un unico fornitore, tanto che già nel recente passato ha utilizzato anche le soluzioni Intel nei propri smartphone. Proprio il colosso di Santa Clara potrebbe dunque diventare il fornitore principale di modem per Apple anche se alcuni analisti avanzano dubbi in merito.
In particolare secondo alcune voci di corridoio l'adozione dei chip Intel 5G non sarebbe prevista nella lineup del 2020, anno in cui appunto il nuovo standard diverrà operativo. Intel ha comunque già smentito, affermando che i propri programmi dal 2018 al 2020 per quanto riguarda i clienti non sono cambiati.
Apple comunque difficilmente come detto si affida a un unico fornitore e non c'è motivo per cui decida di farlo proprio questa volta con Intel. La rinuncia ai modem Qualcomm semmai apre a qualche timore di compatibilità con le più recenti e avanzate versioni delle ultime tecnologie nel campo delle comunicazioni. Negli ultimi anni infatti ogni qual volta si è parlato di nuove soluzioni come il 4.5G o il 5G, i chip Qualcomm sono sempre stati il punto di riferimento nelle sperimentazioni, risultando i più utilizzati e quelli più avanzati e sempre compatibili con gli ultimi standard. Un vantaggio ben sfruttato ad esempio dagli smartphone serie Galaxy di Samsung, sempre tra i primi in assoluto ad essere compatibili con le reti più avanzate e a supportare nuove frequenze operative.
Perdere una commessa del genere infine non sarà un problema da poco anche per Qualcomm, che già da qualche anno sta cercando di entrare anche in altri ambiti lontani dal mondo mobile, come ad esempio l'IoT o il settore automotive.
Proprio nelle scorse ore da qui è arrivata un'altra tegola per il chipmaker statunitense, che dopo due anni ha rinunciato definitivamente all'acquisto di NXP, azienda olandese che sviluppa appunto chip per automobili e dispositivi IoT. A far desistere definitivamente Qualcomm è stato il mancato benestare della Cina all'operazione, mai arrivato in due anni nonostante il fatto che tutte le altre nazioni interpellate avessero già dato il proprio nulla osta e la scadenza dell'operazione fosse stata più volte prorogata. L'ultima è scaduta la scorsa notte e Qualcomm ha fatto appunto sapere di non aver intenzione di rinnovarla ulteriormente. Acquisizione definitivamente saltata dunque, con Qualcomm che dovrà versare 2 miliardi di dollari per la mancata chiusura dell'operazione.
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