Apple, accuse per pratiche "anticoncorrenziali" riguardo WebKit e Safari

Gli sviluppatori invitano Apple a consentire l'utilizzo di altri motori di rendering per browser web oltre a quello proprietario (WebKit).

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a cura di Rossella Pastore

Negli ultimi anni, Apple è stata al centro di diverse accuse per alcune sue pratiche definite "anticoncorrenziali". Anche questa volta, un gruppo di sviluppatori ha criticato Apple per via della sua scelta di non consentire l'uso di altri motori di rendering per browser web che non siano WebKit.

Per chi non lo sapesse, WebKit è il software che c'è dietro a Safari e che consente il rendering delle pagine web sullo stesso browser. Più precisamente, però, WebKit alimenta non soltanto Safari, bensì tutti i contenuti web presenti su iOS, quindi tutti i browser web e tutte le web app: ne consegue che Chrome, ad esempio, è Safari in esecuzione sotto un'altra pelle.

Gli sviluppatori hanno lanciato un progetto chiamato Open Web Advocacy che sfida Apple a consentire su iOS l'utilizzo di motori di rendering per browser di terze parti: "L'obiettivo del gruppo è cercare di convincere Apple che deve consentire altri motori di browser su iOS, in modo che iOS possa essere una piattaforma migliore per lo sviluppo di materiale per il web moderno", ha spiegato Lawson, portavoce di OWA. "Perché al momento – prosegue –, ogni browser su iOS, che sia Chrome, Firefox o Edge 'con badge', è in realtà solo una skin con marchio Safari, che è in ritardo rispetto ad altri browser non avendo concorrenza su iOS".

Un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che gli sviluppatori non hanno nemmeno accesso alle funzionalità complete di Safari. Ad esempio, la funzionalità "schermo intero" è molto limitata, e inoltre manca l'integrazione con Apple Pay, Web NFC e altre API.

Gli sviluppatori del gruppo OWA hanno già manifestato la loro intenzione di sottoporre il tutto al giudizio dell'UK Competitions and Markets Authority (CMA), nel tentativo di convincere Apple a cambiare le sue politiche. Per gli esiti, naturalmente, bisognerà attendere i prossimi mesi.

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