Apple potrebbe trovarsi di fronte a una massiccia causa di antitrust negli Stati Uniti, con una decisione attesa verso la metà dell'anno. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha, infatti, accusato Apple di "intrappolare i consumatori" attraverso il suo consolidato modello di ecosistema, che incentiva gli utenti a investire considerevoli somme di denaro nei prodotti dell'azienda.
L'indagine attuale, secondo il New York Times, si concentra sulle strategie attuate da Apple per vincolare i consumatori all'utilizzo simultaneo dell'hardware e del software della società, escludendo al contempo i concorrenti.
Il Dipartimento di Giustizia ha evidenziato pratiche anti-concorrenziali, inclusa la limitazione dell'accesso a iMessage per i concorrenti, impedendo agli utenti di smartphone Android di poter utilizzare il sistema di messaggistica realizzato da Apple.
Altri punti di discussione includono l'integrazione preferenziale di Apple Watch con iPhone, rispetto ad agli smartphone realizzati da aziende differenti, e restrizioni nei servizi di localizzazione per dispositivi che non siano AirTag o non siano prodotti da Apple.
Aziende di rilievo come Meta, Spotify, Beeper, Tile e altre hanno collaborato con gli investigatori dell'antitrust statunitense, ma la decisione definitiva in merito all'intraprendere un'azione legale è ancora in sospeso.
La risposta di Apple alle normative dell'Unione Europea, in particolare l'adozione dell'interfaccia USB-C e l'apertura verso gli store di terze parti, sembra che influenzerà le future azioni del Dipartimento di Giustizia, il quale al momento si sta limitando a raccogliere prove e dati.
L'azienda, già sotto osservazione per il suo approccio verso la chiusura verso gli store di terze parti, le alte percentuali richieste agli sviluppatori e la totale gestione delle pratiche di pagamento, potrebbe ritrovarsi nel dover difendere la sua posizione in merito al suo "celebre ecosistema", nei prossimi mesi.
Nonostante Apple abbia seguito alcune regole, come l'adozione di porte di ricarica USB-C sui nuovi iPhone, resta ancora aperta la questione della possibilità di utilizzare store di app di terze parti in diverse regioni, un fattore che sta suscitando critiche anche al di fuori dell'Europa.
Apple, spesso criticata per i suoi sistemi chiusi, potrebbe ora dover affrontare le conseguenze delle sue pratiche aziendali, le quali hanno reso tanto famosa l'azienda, quanto detestata dai concorrenti.