-Registrazione dello schermo: Fino alla terza beta della prossima major release dell’OS era possibile abilitare la registrazione dello schermo dello smartphone, funzionalità rimossa nelle versioni successive. Un utente ha chiesto se la funzionalità sarà inclusa nella versione ufficiale, domanda legittima dato che sono anni che è possibile fare lo stesso utilizzando app di terze parti, ma purtroppo la risposta dello staff è stata negativa. In compenso sembra che con la versione R del prossimo anno la funzionalità verrà introdotta insieme a quella degli screenshot “prolungati”, utili, per esempio, per condividere chat lunghe.
-Dark Mode: La modalità notturna sarà una delle principali novità dell’aggiornamento, però, dalle domande è emerso che non si attiverà in automatico, sarà necessario che l’utente la abiliti. Quindi non sarà possibile programmare degli orari in cui attivarla automaticamente o gestirla in base al sorgere ed al tramonto del sole sfruttando la geolocalizzazione.
-Privacy: Su questo tema non è stato detto molto, però, è stata citata una statistica molto interessante, infatti è stato dichiarato che da quando la concessione agli sviluppatori di accedere alle chiamate ed ai messaggi di un device è diventata più difficile da ottenere, l’accesso a queste informazioni è diminuito del 98%.
-Wear OS: Il vecchio Android Wear non viene aggiornato in maniera significativa da diverso tempo ed il mercato degli smartwatch Android non è in una fase esaltante dal punto di vista delle novità e delle vendite. Un utente ha chiesto se l’OS diventerà mai open source, infatti anche se basato su Android che lo è il codice di Wear OS non è pubblico, scelta che potrebbe ridare un po' di vita al mercato. La risposta però, non ha lasciato presagire che ci sarà un passo in questa direzione.
-Bug tracker pubblico: Gli sviluppatori possono condividere con Google i problemi che riscontrano con il sistema operativo, non sempre, però, le segnalazioni vengono prese in considerazione. In seguito ad una domanda a riguardo Jeff Bailey, uno dei principali responsabili del AOSP (Android Open Source Project), ha dichiarata che in futuro alcuni team di sviluppo potrebbero dedicarsi alla risoluzione dei bug esterni.
Xiaomi Mi Mix 3 è disponibile anche in versione 5G. Il modello classico è disponibile su Amazon a questo link.