Android diventa "meno aperto" e non é un bene

Google chiude lo sviluppo pubblico di Android: addio al modello ibrido, ora tutto avverrà internamente. Più efficiente ma meno trasparente.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

8

Il gigante di Mountain View ha preso una decisione che segna un punto di svolta nella storia di Android, lasciando perplessa la community che da anni segue e contribuisce allo sviluppo del sistema operativo mobile più diffuso al mondo. Google ha annunciato che dalla prossima settimana l'intero processo di sviluppo di Android verrà spostato dietro porte chiuse, abbandonando definitivamente il modello ibrido che ne ha caratterizzato l'evoluzione fin dalla nascita. Una mossa che, sebbene motivata da ragioni tecniche e di efficienza interna, solleva interrogativi sul futuro della natura open source della piattaforma e sul rapporto tra Google e la comunità di sviluppatori indipendenti.

Fino ad oggi, Android è cresciuto seguendo un percorso parallelo: da una parte lo sviluppo pubblico attraverso AOSP (Android Open Source Project), accessibile a chiunque volesse osservare o contribuire; dall'altra, un ramo interno riservato alle versioni commerciali destinate principalmente ai dispositivi Pixel. Con il passare degli anni, la distanza tra questi due mondi è aumentata progressivamente.

La gestione simultanea di entrambi i rami ha creato complessità crescenti per i team di Google, costretti a dedicare tempo e risorse per risolvere conflitti di codice e mantenere una coerenza sempre più difficile da garantire. La decisione di unificare lo sviluppo in un unico ramo interno risponde quindi a un'esigenza di semplificazione operativa, con l'obiettivo dichiarato di produrre un codice più stabile e meno soggetto a bug.

Cosa comporta questo cambiamento?

Per l'utente medio, l'impatto sarà praticamente invisibile. Gli aggiornamenti continueranno ad arrivare con le stesse tempistiche di sempre, e le funzionalità offerte dalle nuove versioni non cambieranno natura. L'esperienza d'uso quotidiana di Android rimarrà immutata, così come le politiche di aggiornamento dei vari produttori.

Il vero terremoto colpisce invece l'ecosistema di sviluppatori indipendenti, appassionati e progetti alternativi che hanno sempre trovato in AOSP una finestra aperta sul futuro di Android. Con la chiusura dello sviluppo pubblico, questi attori perdono la possibilità di seguire in tempo reale l'evoluzione del sistema, di contribuire direttamente con patch e miglioramenti, e di prepararsi in anticipo alle novità in arrivo.

Il contributo della comunità diventa possibile solo a posteriori, quando le decisioni fondamentali sono già state prese.

Google tiene a precisare che Android rimarrà tecnicamente un progetto open source. Il codice sorgente completo continuerà ad essere rilasciato dopo ogni versione stabile, rispettando le licenze che lo governano. Tuttavia, c'è una sostanziale differenza tra rilasciare passivamente un codice e mantenere un processo di sviluppo aperto e collaborativo.

Questo cambiamento trasforma Android in un sistema "open source a posteriori", dove la comunità può vedere e modificare il codice solo dopo che è stato completato e rilasciato ufficialmente. Progetti come LineageOS, che hanno costruito la propria identità sulla personalizzazione di Android, dovranno adattarsi a questa nuova realtà, lavorando esclusivamente sui tag di rilascio pubblici senza più accesso alle fasi intermedie di sviluppo.

Chi segue da vicino l'evoluzione di Android sa che questa svolta non arriva come un fulmine a ciel sereno. Da anni Google sta progressivamente personalizzando il sistema operativo per i suoi dispositivi Pixel, creando un'esperienza sempre più differenziata rispetto alla versione base disponibile per altri produttori.

La decisione di chiudere lo sviluppo pubblico rappresenta l'approdo naturale di un percorso iniziato tempo fa, quando Google ha cominciato a spostare componenti chiave del sistema dalle librerie open source a soluzioni proprietarie come Google Play Services. Ora questa tendenza si consolida e diventa strutturale, modificando alla radice il modo stesso in cui Android viene concepito e sviluppato.

Un effetto collaterale di questo cambiamento riguarda anche chi si occupa di informazione tecnologica. Giornalisti specializzati e leaker che finora hanno potuto analizzare il codice in sviluppo per anticipare novità e funzionalità in arrivo si troveranno improvvisamente con strumenti ridotti a disposizione.

Google avrà così un controllo molto più stretto sulle informazioni che circoleranno riguardo ad Android prima dei rilasci ufficiali. Sarà l'azienda a decidere cosa e quando comunicare, limitando quella trasparenza che ha caratterizzato il progetto fin dalle sue origini e che ha contribuito a creare un legame di fiducia con la comunità degli sviluppatori e degli appassionati.

Non è ancora chiaro se i partner commerciali di Google, come Samsung, Xiaomi o altri produttori, avranno accesso privilegiato al codice in fase di sviluppo. Ma ciò che è certo è che, se questo accesso esisterà, passerà attraverso canali privati e accordi riservati, aumentando ulteriormente la distanza tra il nucleo decisionale di Android e la comunità open source che lo ha sostenuto negli anni.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

8 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


La UE deve finanziare un progetto di fork di android senza google service. Ci hanno dichiarato una guerra commerciale è il momento di sganciarsi.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

La UE deve finanziare un progetto di fork di android senza google service. Ci hanno dichiarato una guerra commerciale è il momento di sganciarsi.
Pur non negandoti che non mi dispiacerebbe, domattina iniziamo a produrre smartphone europei (nokia?!?) , sistemi operativi per pc e smartphone europei ....... ecc ecc ecc ......
Per i tecnici la vedo anche fattibile, ma per la massa mi sembra una cosa poco attuabile .
Purtroppo la massa vuole store pieni di app , interoperabilità, sistemi operativi comuni per far si che qualcuno glieli spieghi quando non hanno voglia di imparare ecc ecc ecc .... e queste sono cose che non le fai da un giorno all'altro .
In europa non siamo nemmeno in grado di far usare linux ai dipendenti pubblici ...... figuriamoci il resto.
Purtroppo noi Europei siamo troppo impegnati a fare regole e leggi che legano mani e piedi aziende e cittadini europei ....... In pratica fra un pò chiuderanno tutte le aziende, noi moriremo tutti di fame .... ma saremo tutti perfettamente compliance e/o certificati!!!
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Pur non negandoti che non mi dispiacerebbe, domattina iniziamo a produrre smartphone europei (nokia?!?) , sistemi operativi per pc e smartphone europei ....... ecc ecc ecc ...... Per i tecnici la vedo anche fattibile, ma per la massa mi sembra una cosa poco attuabile . Purtroppo la massa vuole store pieni di app , interoperabilità, sistemi operativi comuni per far si che qualcuno glieli spieghi quando non hanno voglia di imparare ecc ecc ecc .... e queste sono cose che non le fai da un giorno all'altro . In europa non siamo nemmeno in grado di far usare linux ai dipendenti pubblici ...... figuriamoci il resto. Purtroppo noi Europei siamo troppo impegnati a fare regole e leggi che legano mani e piedi aziende e cittadini europei ....... In pratica fra un pò chiuderanno tutte le aziende, noi moriremo tutti di fame .... ma saremo tutti perfettamente compliance e/o certificati!!!
Già! Saremo dei morti certificati.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

La UE deve finanziare un progetto di fork di android senza google service. Ci hanno dichiarato una guerra commerciale è il momento di sganciarsi.
Il problema è che nessuno vuole telefoni senza google service.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Pur non negandoti che non mi dispiacerebbe, domattina iniziamo a produrre smartphone europei (nokia?!?) , sistemi operativi per pc e smartphone europei ....... ecc ecc ecc ...... Per i tecnici la vedo anche fattibile, ma per la massa mi sembra una cosa poco attuabile . Purtroppo la massa vuole store pieni di app , interoperabilità, sistemi operativi comuni per far si che qualcuno glieli spieghi quando non hanno voglia di imparare ecc ecc ecc .... e queste sono cose che non le fai da un giorno all'altro . In europa non siamo nemmeno in grado di far usare linux ai dipendenti pubblici ...... figuriamoci il resto. Purtroppo noi Europei siamo troppo impegnati a fare regole e leggi che legano mani e piedi aziende e cittadini europei ....... In pratica fra un pò chiuderanno tutte le aziende, noi moriremo tutti di fame .... ma saremo tutti perfettamente compliance e/o certificati!!!
Non confondere l'Europa con l'Italia, in alcuni paesi europei Linux è lo standard come il formato aperto dei documenti. E cmq nessuno usa l'alternativa xkè non esiste al momento. Se la UE produce qualcosa di alternativa i cittadini non avrebbero difficoltà ad adottarlo, al massimo basta fare come fanno gli americani, o vendi la compagnia all'Europa o nel nostro mercato non puoi operare.
La cosa vera che non abbiamo al massimo è lo hardware: cpu. C'è un progetto europeo ma ha praticamente zero fondi... Sarebbe il momento di cogliere la palla al balzo e buttarsi su risc-v, lo sta facendo la municipalità di Barcellona, ma non avrà mai le risorse per competere, non capisco perchè la UE non crei un progetto pubblico open source per chip risc-v.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Pur non negandoti che non mi dispiacerebbe, domattina iniziamo a produrre smartphone europei (nokia?!?) , sistemi operativi per pc e smartphone europei ....... ecc ecc ecc ...... Per i tecnici la vedo anche fattibile, ma per la massa mi sembra una cosa poco attuabile . Purtroppo la massa vuole store pieni di app , interoperabilità, sistemi operativi comuni per far si che qualcuno glieli spieghi quando non hanno voglia di imparare ecc ecc ecc .... e queste sono cose che non le fai da un giorno all'altro . In europa non siamo nemmeno in grado di far usare linux ai dipendenti pubblici ...... figuriamoci il resto. Purtroppo noi Europei siamo troppo impegnati a fare regole e leggi che legano mani e piedi aziende e cittadini europei ....... In pratica fra un pò chiuderanno tutte le aziende, noi moriremo tutti di fame .... ma saremo tutti perfettamente compliance e/o certificati!!!
Crapadorata fa i tortei, e li da minga ai so fradei. I so fradei fan la fritada, e la dan minga a Crapadorata.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Pur non negandoti che non mi dispiacerebbe, domattina iniziamo a produrre smartphone europei (nokia?!?) , sistemi operativi per pc e smartphone europei ....... ecc ecc ecc ...... Per i tecnici la vedo anche fattibile, ma per la massa mi sembra una cosa poco attuabile . Purtroppo la massa vuole store pieni di app , interoperabilità, sistemi operativi comuni per far si che qualcuno glieli spieghi quando non hanno voglia di imparare ecc ecc ecc .... e queste sono cose che non le fai da un giorno all'altro . In europa non siamo nemmeno in grado di far usare linux ai dipendenti pubblici ...... figuriamoci il resto. Purtroppo noi Europei siamo troppo impegnati a fare regole e leggi che legano mani e piedi aziende e cittadini europei ....... In pratica fra un pò chiuderanno tutte le aziende, noi moriremo tutti di fame .... ma saremo tutti perfettamente compliance e/o certificati!!!
Per l'hardware puoi usare lo stesso, basta che differenzi (Samsung dalla Corea, Xiaomi dalla Cina, Pixel dagli USA, Nokia dall'Europa...). Il punto è il sistema operativo. Basta creare un fork e flasharlo su tutti i device che devono essere venduti in Europa... Non è troppo difficile e non è la stessa cosa di insegnare a usare iOS a un utente Android perché sempre di android si tratterebbe.
Stessa cosa per quanto riguarda GNU/Linux... Il motivo per il quale in alcune PA e in alcuni stati non si usa è la "collusione" con Microsoft che regala licenze e formazione a cicli, rendendolo meno costoso nel basso periodo (non solo hai il prodotto, ma ti danno la formazione e una parte di assistenza gratuita, che su GNU/Linux pagheresti e avresti difficoltà a trovare alternative).

Le regole e le leggi sono la cosa giusta da fare, sono i nostri imprenditori che si credono too big to fail e stanno sul mercato con posizioni assolutamente conservatrici, che spendono poco in ricerca perché tanto sanno (o sperano) che come tutte le volte, se loro rimangono in dietro riceveranno aiuti dallo Stato, e fino ad adesso questa posizione è stata premiata (quanti miliardi sono finiti in FIAT negli anni, o in VW, o guarda il caso Ilva, etc..).
Se guardi il tasso di spesa in Ricerca e Sviluppo delle aziende private dei nostri competitor in Cina o USA è maggiore in quasi tutti i campi... Mentre noi spendiamo percentuali più alte del nostro pil nazionale per cercare di supplire al problema, ma la spesa pubblica per la ricerca copre soprattutto la scienza pura, poco le applicazioni industriali e il processo di technology transfer è lento e costoso.

Il nostro problema di competitività è imprenditoriale, il problema di mancanza di unità europea politico e di mancanza di istruzione , specialmente geopolitica ed economica, della popolazione generale europea.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

"non è un bene" > come cioè, accento grave.
é accento acuto si usa in parole come perché.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

La UE deve finanziare un progetto di fork di android senza google service. Ci hanno dichiarato una guerra commerciale è il momento di sganciarsi.
L'introduzione del GDPR e del Digital Market Act sono serviti proprio a cercare di rendere meno "americo-centrico" lo sviluppo di software distribuito in suolo Europeo.
Regole comuni sono meglio di sistemi indipendenti.
Però sono convinto che il mondo andrà verso la seconda.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.