Nonostante il rilascio di Android 15 sia ancora atteso con grande entusiasmo, emergono già dettagli su Android 16, versione del sistema operativo che potrebbe includere un'estensione significativa delle API per la funzione "bolle".
Introdotta inizialmente con Android 11, la funzionalità API delle bolle permette alle app di messaggistica di visualizzare conversazioni in una finestra galleggiante. Questa finestra può essere ridotta a icona fluttuante, facilitando l'accesso rapido a conversazioni recenti senza necessità di aprire l'app.
Attualmente, l'utilizzo delle API per le bolle è limitato alle notifiche di conversazione. Tuttavia, secondo quanto scoperto da Android Authority, Google sta lavorando per rendere questa funzionalità accessibile a qualsiasi applicazione con il prossimo Android 16. Nei codici della prima Quarterly Platform Release di Android 15 è stato trovato un riferimento a questa nuova funzionalità, denominata "bubble anything", che suggerisce la possibilità di "mettere in bolla" qualsiasi app. La novità proposta potrebbe significativamente migliorare l'esperienza di multitasking su dispositivi Android, rendendo le interazioni con le applicazioni più fluide e immediate.
Il Pixel Launcher, nell'ambito di test beta con Android 15, ha già mostrato un'anteprima di questa capacità aggiungendo un pulsante "bolle" al menu contestuale. Questo si attiva premendo e tenendo premuta un'applicazione nella schermata Home.
Un ulteriore vantaggio di questa estensione delle API delle bolle potrebbe essere particolarmente evidente sui tablet Android, dove la gestione del multitasking è cruciale. Inoltre, si fa menzione di una funzionalità in lavorazione chiamata "bubble bar", che potrebbe integrarsi con la nuova estensione per migliorare ulteriormente l'usabilità.
Sebbene queste novità siano ancora in fase di sviluppo e non vi sia una conferma ufficiale del loro rilascio, il potenziale impatto sulla produttività e sull'interazione con il dispositivo mobile è indiscutibile. Le implicazioni di una tale innovazione potrebbero essere vaste, influenzando non solo gli utenti attuali ma anche attrarre un nuovo pubblico verso il sistema operativo Android.