Android 13 Tiramisu: tutte le novità presto in arrivo sul vostro smartphone

Android 13 è finalmente ufficiale, ecco tutte le novità dell'aggiornamento presto in arrivo sui vostri smartphone!

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a cura di Francesca Fenaroli

Dopo quattro Beta e mesi di sviluppo la distribuzione della versione stabile di Android 13 Tiramisu è finalmente iniziata, partendo come di consueto dai device Google Pixel compatibili.

In questo articolo, che continueremo ad aggiornare a ogni Feature Drop nel corso dei prossimi mesi, abbiamo raccolto tutte le novità di Android 13: le nuove funzionalità, gli smartphone compatibili e la roadmap dell'aggiornamento.


Android 13: quali sono le novità?

Android 12 ha portato il tanto atteso restyling dell'interfaccia utente dei dispositivi con il linguaggio di design Material You: Android 13 non ha portato cambiamenti altrettanto drastici su questo fronte, anche se non mancano piccoli cambiamenti nell'interfaccia utente per uniformarla ancora di più a questo nuovo stile.

Come evidenziato dal sito ufficiale di Google dedicato ai developer, le novità principali di questa nuova release si concentrano soprattutto su quattro fronti:

  • Creazione di un sistema di privacy avanzato per l’utente, con l’autorizzazione granulare all’archivio fotografico e alle notifiche;
  • Miglioramento della produttività con le icone delle app a tema, le app multilingua e l’anteprima degli appunti;
  • Adozione di standard all’avanguardia come Bluetooth LE Audio e MIDI 2.0 su USB;
  • Miglioramento dell’esperienza utente su tablet e schermi più ampi.

Scopriamo insieme nel dettaglio tutte le novità della release stabile di Android 13.


Nuovi slider e player audio

L'interfaccia utente dedicata alla gestione dell'audio in riproduzione diventa più compatta e funzionale grazie a un nuovo slider, che integra al proprio interno il nome dei device collegati ottimizzando lo spazio a disposizione.

Su Android 13 sarà dunque ancora più intuitivo capire quali siano i diversi output disponibili dai quali riprodurre i contenuti audio e regolarne di conseguenza il volume, grazie a un design del tutto nuovo rispetto a quello a bordo di Android 12.

Anche il player audio ha subito un restyling, che rende più facilmente raggiungibili i pulsanti di controllo della riproduzione. Nella versione stabile di Android 13 si riconferma il cambiamento del design della barra di riproduzione, che ora assume una forma ondulata.

Oltre a visualizzare l'album di riferimento, potrete così individuare a un primo sguardo a che punto sarà arrivata la riproduzione del brano selezionato.

Nuove combinazioni di colore dinamico

Su Android 13 Monet, il sistema utilizzato da Google per il colore dinamico dell'interfaccia si arricchisce e arriva a comprendere ben 16 combinazioni totali, finalmente visibili nella sezione Sfondo e stile del dispositivo.

In aggiunta troverete altre 16 combinazioni standard denominate "Colori di base" che potrete selezionare nel caso in cui le tonalità rilevate dallo sfondo non facessero al caso vostro.

Le nuove combinazioni di colore dinamico fanno capo ai cinque nuovi stili di Material You già scovati nel codice delle Developer Preview, denominati TONAL_SPOT, VIBRANT, EXPRESSIVE, SPRITZ, RAINBOW e FRUIT_SALAD.

La modalità Vibrant, in particolare, permette di sostituire le tonalità pastello di Material You introdotte in Android 12 con colori di sistema decisamente più saturati.

Nuovi temi per le icone

Android 13 supporta la possibilità di scegliere tra diversi temi per le icone del Pixel Launcher, in linea con il linguaggio di design Material You. In questo modo le icone delle app e dei collegamenti rapidi a Chrome ereditano il tema scelto dall'utente.

Barra di navigazione più ampia

A partire dalla Beta 3 di Android la barra di navigazione a forma di pillola in fondo allo schermo è più ampia e lunga.

Nuova interfaccia per lo sblocco con impronta

In Android 13 cambia anche l'interfaccia che guida l'utente all'impostazione di una nuova impronta digitale per il dispositivo. L'aggiornamento finora è limitato ai device dotati di lettore di impronte digitali under display come i Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro.

App multilingua

Una delle feature di punta di Android 13 permette all'utente di personalizzare la lingua di funzionamento delle singole app.

Fino ad Android 12, sebbene con alcune eccezioni, la lingua delle singole applicazioni coincideva con le impostazioni globali del device. Ora gli utenti poliglotti saranno ben contenti di poter selezionare facilmente la loro lingua di preferenza per il browser o i social media.

Dalla Beta 3 le impostazioni per le app multilingua mostrano di default solo le app che hanno fornito il file di risorse XML, ma il prompt settings_app_locale_opt_in_enabled, una volta disabilitato, forza il sistema a mostrare l'elenco completo.

Ottimizzazioni per le lingue non neolatine

A partire dalla seconda Developer Preview di Android 13 troviamo una serie di ottimizzazioni per l'elaborazione e la visualizzazione dei caratteri di lingue neolatine. Per esempio i caratteri giapponesi ora sono suddivisi in base al Bunsetsu, ovvero la più piccola unità di parole dotata di senso, per aumentare la leggibilità generale.

Le altezze di riga di altre lingue, come il Tamil e il tibetano, sono state aumentate in modo da migliorare il posizionamento dei caratteri nell'interfaccia utente.

Infine, una serie di nuovi API permettono una conversione più rapida dal parlato al testo per le lingue che fanno uso di ideogrammi, anche tra sistemi diversi (Hiragana e Kanji, per esempio).

Tema scuro ottimizzato

Fa ulteriori passi avanti in Android 13 la gestione del tema scuro, che ora si adatta perfettamente anche al drawer degli schermi più grandi rendendo più uniforme l'esperienza utente.

Migliora anche la possibilità di programmare l'attivazione del tema scuro, che ora si può sincronizzare con l'orario di sonno impostato nella sezione Benessere digitale.

Filtro di notifica per le app

Al primo avvio di Android 13 compare una notifica di sistema che invita l'utente a revisionare le impostazioni di notifica per le applicazioni.

In questo modo i nuovi utenti prenderanno confidenza con il filtro notifiche, implementato per arginare il flusso di informazioni incontrollato a cui i suoi utenti sono sottoposti negli ultimi anni.

Le nuove autorizzazioni di runtime delle notifiche (POST_NOTIFICATIONS) permettono infatti una maggiore possibilità di scelta, con un meccanismo paragonabile a quello presente da tempo in iOS. Ora gli utenti potranno avere il controllo su quali e quante notifiche ricevere, in base allo stesso principio secondo cui si autorizzano singolarmente i permessi a fotocamera, archiviazione e molto altro.

Miglioramento della fotocamera nelle app di terzi

Con Android 13 Google mette a disposizione degli sviluppatori nuovi API e librerie aggiornate in grado di ottimizzare l'utilizzo delle fotocamere dei dispositivi Android nelle app di terzi.

In questo modo i developer riusciranno a ottimizzare più facilmente le app per una grande platea di device, mentre gli utenti potranno sfruttare appieno le fotocamere dei propri smartphone, che ormai hanno raggiunto nei flagship livelli professionali, anche all'interno delle singole applicazioni che utilizzano questo strumento.

Novità per taskbar e drawer

La taskbar introdotta in Android 12L per i tablet, la quale permette il passaggio veloce tra le varie applicazioni ed il multitasking immediato, dispone in Android 13 di un sesto slot, uno in più dei cinque della versione precedente.

Nei device più grandi il sesto slot è occupato dal drawer delle applicazioni, che permette di accedere velocemente alla lista completa delle app installate e aprirne di nuove.

A bordo dei dispositivi con schermi più ampi il drawer mostra i suggerimenti contestuali delle applicazioni quando lo si seleziona a partire dalla taskbar. Dalla Beta 2 invece un tocco prolungato su una delle icone attiva la modalità split screen di default.

Bottoni a forma di pillola

In continuità con il tema Material You introdotto in Android 12, a bordo di Android 13 i caratteristici bottoni a forma di pillola ricorrono in tutto il sistema operativo, con un effetto di maggiore coerenza interna.

Questi ultimi compaiono nel menu delle Impostazioni e nelle relative sottosezioni e, in versione ridotta, nel lockscreen, per indicare le notifiche delle singole app.

Ricerca globale

A bordo dei Google Pixel prende finalmente forma la nuova funzionalità di ricerca globale di Android 13. Dalle impostazioni del Pixel Launcher potrete abilitare la possibilità di includere risultati dal Web sia nella barra di ricerca della schermata iniziale che dal drawer.

Sempre nella barra di ricerca sono inoltre presenti nuovi collegamenti rapidi nella parte bassa dello schermo, che permettono di cercare le parole chiave digitate, oltre che su Google, anche in:

  • YouTube
  • Maps
  • Play Store
  • Impostazioni del dispositivo.

Low Energy Audio e MIDI 2.0

Ora che il jack audio da 3,5mm sembra essere definitivamente in via d'estinzione, la connettività Bluetooth ha assunto un'importanza fondamentale all'interno degli smartphone: per questo motivo Android 12 ha già implementato nel suo API un supporto parziale al Bluetooth Low Energy Audio.

Questa funzionalità è in grado di migliorare drasticamente la durata della batteria dei dispositivi collegati e la qualità della connessione. Android 13 Tiramisu andrà ancora oltre, garantendo il pieno supporto a questa feature.

Oltre all'ottimizzazione energetica il Bluetooth Low Energy Audio porta con sé una serie di ulteriori vantaggi che soddisferanno un bacino d'utenza molto ampio:

  • Supporto di flussi multipli, per condividere gli stessi contenuti audio a più paia di auricolari allo stesso tempo
  • Qualità audio migliorata
  • Supporto migliorato agli apparecchi acustici

Per il momento sono ancora pochi gli accessori in grado di supportare il Bluetooth Low Energy Audio, funzionalità che sarà molto probabilmente limitata inoltre ai SoC di fascia alta. La piena compatibilità con la prossima versione di Android incentiverà però la messa in commercio di nuovi prodotti che rispettano questo standard.

Android 13 supporta inoltre lo standard bidirezionale MIDI 2.0 con risoluzione 32-bit, utilissimo per audiofili e musicisti in quanto consente ai dispositivi collegati di comunicare tra di loro e scambiarsi informazioni a vicenda.

Nuova clipboard

In Android 13 la clipboard è stata ripensata sulla scia dell'editor di screenshot. In una finestra flottante in basso a sinistra si può visualizzare un'anteprima del contenuto copiato ed eventualmente modificarlo, oppure aprire un link.

In aggiunta a questa novità, ora il contenuto della clipboard del dispositivo si svuota automaticamente dopo un'ora, al pari di quanto accade già da tempo su Gboard, per garantire maggiore privacy all'utente e ai propri dati personali.

Modifiche alla modalità silenziosa

Già dalle primissime anteprime di Android 13, Google ha apportato una novità alla modalità silenziosa del sistema,.

Separata dalla modalità vibrazione di Android da diverse versioni del sistema operativo, ora la modalità silenziosa disattiverà anche la vibrazione per la navigazione nel sistema e per la tastiera, di fatto diventando effettivamente silenziosa al 100%.

Cambiare velocemente profili utente

Un'altra funzionalità pensata per gli utenti di tablet Android, ma anche per chi intende tenere separati i dati personali e di lavoro, è la possibilità di accedere a diversi profili utente direttamente dalla schermata di blocco dello smartphone.

Se si sono impostati più profili, si potrà ora scegliere in quale entrare grazie a un menù a tendina che apparirà nella parte alta dello schermo, tra l'immagine assegnata all'account e la sequenza di sblocco. Sempre su questo fronte, Google sta sperimentando anche l'utilizzo di una "pillola" che segnala l'utente attivo direttamente nella barra di stato.

Quick Tile per codici QR

Android 13 rende ancora più intuitiva la scansione dei codici QR, utilissimi al giorno d'oggi non solo per le certificazioni sanitarie, ma anche per visualizzare documenti e connettersi al Wi-Fi.

Grazie alla nuova Quick Tile dedicata proprio ai codici QR, accessibile direttamente dal lockscreen, è ora possibile scansionarli senza dover passare dall'interfaccia della fotocamera dello smartphone.

Nuove Quick Tile

Insieme alla scansione dei codici QR, sono presenti in Android 13 le nuove Quick Tile dedicate a:

  • Correzione del colore
  • Modalità a una mano
  • Controlli privacy
  • Google Home
  • Applicazioni attive

Per garantire più maneggevolezza, i bottoni di accesso rapido allo spegnimento del dispositivo e alle impostazioni sono stati spostati in basso a destra. Quando attivato, il pannello delle notifiche presenta inoltre un'animazione a rimbalzo sui dispositivi con gli schermi più ampi.

Task Manager (FGS)

Una delle aggiunte più importanti di Android 13 è senza dubbio il nuovo Task Manager (o Foreground Services, FGS), che sarà accessibile direttamente dal pannello delle notifiche e permetterà di visualizzare una lista dei processi in corso, così da poterli arrestare con un solo tap.

Riportiamo una tabella esemplificativa condivisa da Google, che mostra nel dettaglio la differenza tra chiusura delle app dal multitasking, Task Manager e arresto forzato:

Controllo del flash della fotocamera

Le release finora distribuite di Android 13 presentano un API dedicato al controllo della luminosità del flash LED presente sul retro di quasi tutti i dispositivi Android.

Le applicazioni che otterranno le autorizzazioni necessarie potranno dunque controllare questo parametro e impostare il livello desiderato di luminosità.

Integrazione con Chrome OS

A bordo di Android 13 è presente la funzione "Cross Device" che permette di proiettare il proprio telefono su un dispositivo Chrome OS.

Questa feature, che pare verrà sviluppata specialmente per le app di messaggistica, non si limita però a riprodurre la schermata attiva, ma crea a tutti gli effetti un secondo display virtuale per il vostro smartphone.

Nuove impostazioni sviluppatore

Hanno fatto il loro ingresso nella Beta 2 di Android 13 nuove impostazioni sviluppatore, che permettono agli utenti avanzati di limitare la velocità in download delle connessioni di rete, simulare un modem o risolvere problemi di connettività con le cuffie Bluetooth sotto forma di pratici toggle.

Nella versione stabile di Android 13 compare inoltre un nuovo toggle che permette di attivare il supporto della scrittura a mano via stylus per i terminali compatibili, permettendo così di registrare i tocchi in modo separato.

Pagamenti NFC per più utenti

A partire da Android 13 Tiramisu tutti i profili utente che utilizzano lo stesso dispositivo, compresi quelli aziendali, avranno accesso alla possibilità di effettuare pagamenti via NFC.

Fino ad Android 12 questa funzionalità era preclusa agli utenti secondari degli smartphone e tablet compatibili, con il rischio di impedire loro di utilizzare una delle modalità di pagamento contactless più comuni, inclusa la tecnologia NFC-F per i device compatibili.

Le funzionalità non (ancora) arrivate

Elenchiamo inoltre le funzionalità che sono state avvistate nelle due Developer Preview e/o nelle quattro Beta di Android 13, ma che non sono ancora arrivate nella release finale del sistema operativo. Molte di queste sono ancora in fase di sviluppo, pertanto è possibile che facciano la loro comparsa in una Feature Drop nel corso dei prossimi mesi.

Sicurezza e privacy unificate

Al Google I/O Google aveva anticipato un'importante novità: l'unificazione delle impostazioni dedicate alla sicurezza e alla privacy in un'unica dashboard.

Anche se siamo ancora lontani dalla versione definitiva di questo redesign, uno shortcut all'interno della Privacy Dashboard porta all'elenco delle autorizzazioni concesse alle app.

Clipboard unificata tra smartphone e tablet

Sarà presto possibile possibile copiare contenuti, come URL, immagini, testo o video, su uno smartphone Android e incollarli sul tablet e viceversa. La funzionalità non è al momento presente nella versione stabile di Android 13.

Con Android 13 Google si prepara a rivoluzionare una delle operazioni più comuni, ovvero la gesture con cui si torna alla schermata precedente.

La navigazione indietro predittiva nella Beta 3 fa capolino in un sottomenù delle opzioni sviluppatore dedicato alle animazioni ed è stata oggetto di grandi anticipazioni anche al Google I/O di maggio.

La navigazione indietro predittiva di Android farà uso di tecnologie di AI e machine learning per cercare di prevedere quale azione l'utente intende intraprendere quando decide di scorrere all'indietro una schermata.

A seconda delle applicazioni, infatti, la gesture "indietro" di Android non ha un significato univoco. A partire da Android 13 il sistema potrà fare chiarezza su questo fronte anticipando le intenzioni dell'utente.

La navigazione indietro predittiva non compare, almeno per il momento, nella release finale di Android 13, ma gli sviluppatori hanno accesso a una prima versione dell'interfaccia utente come opzione di test.

DNS privati

Un'aggiunta al codice della AOSP di Android aveva lasciato presagire ai tempi delle Developer Preview il supporto della scelta tra lo standard di navigazione privata DNS-over-TLS e la sua alternativa, DNS-over-HTTPS, in grado di garantire un ulteriore livello di privacy.

Nelle ultime settimane Google ha aperto questa possibilità non solo ai device compatibili con Android 13, bensì a partire da Android 11, come parte del modulo Android DNS Resolver in un aggiornamento di sistema dei Google Play Services.

TARE

TARE, acronimo di "The Android Resource Economy" è una nuova feature progettata per premiare applicazioni e servizi che richiedono meno energia al dispositivo in base a un sistema a crediti.

Questo nuovo modo di concepire l'ottimizzazione energetica degli smartphone assegna o revoca crediti ai processi che utilizzano gli API AlarmManager e JobScheduler per funzionare in background: più un'applicazione consuma, meno avrà la possibilità di svolgere determinate attività, mentre al contrario le applicazioni più virtuose verranno premiate.

Nella seconda Developer Preview questa complessa funzionalità fa il suo ingresso nelle impostazioni sviluppatore, mentre nella Beta 3 compaiono finalmente alcune di queste unità di misura in base: un ARC (Android Resource Credit) equivale a un miliardo di Cake. Questa funzionalità risulta ancora oggi in fase di sviluppo e non compare nella release finale di Android 13.

Windows 11 su macchina virtuale

Android 13 è dotato di funzionalità KVM (Kernel-based Virtual Machine) complete: questo significa che, come dimostrato da un recente esperimento, è possibile far girare una versione ARM di Windows 11, la stessa utilizzata per 2 in 1 e altri prodotti ibridi.

Per il momento si può attivare la macchina virtuale solo dopo aver sbloccato i permessi di root dello smartphone:  Google ha però deciso di lasciare in secondo piano questa funzionalità a bordo dei dispositivi con form factor più grande, spingendo invece sull'interoperabilità con le tecnologie proprietarie.

Tap To Transfer

Un'utile feature avvistata in Android 13 ma per il momento non ancora funzionante è la possibilità di cambiare periferica audio associata al telefono semplicemente avvicinandosi, probabilmente per mezzo di connettività NFC.

Se una procedura del genere vi sembra familiare, potreste averla già attiva sui vostri dispositivi iOS connessi a speaker HomePod. Per il momento non si hanno ulteriori dettagli sul funzionamento effettivo di questa funzionalità.

Modificare la risoluzione dello schermo

A partire dalla Beta 1 di Android 13 Tiramisu compare, ma non è ancora attiva, la possibilità di scegliere tra due possibili risoluzioni dello schermo: "High Resolution", ovvero FHD+, e "Highest Resolution", ossia la risoluzione massima del pannello dello smartphone.

Questa opzione sarà visibile solo nei dispositivi come il Google Pixel 6 Pro, che presentano una risoluzione massima superiore ai 1080p.

Visualizzazione orologio nel lockscreen

Nelle Beta di Android 13 era comparso nuovo toggle in grado di controllare le dimensioni dell'orologio sulla schermata di blocco. Fino a questo momento, almeno sugli smartphone Google Pixel, l'orologio si presenta infatti sul lockscreen in dimensione estesa fino all'arrivo di una notifica, momento in cui si sposta in visualizzazione laterale.

Grazie a questa nuova opzione, gli utenti potevano scegliere se visualizzare la versione ridotta dell'orologio sul lockscreen anche in assenza di notifiche in arrivo.

Nella versione stabile di Android 13, almeno per ora, la schermata di blocco ha subito solo cambiamenti minori di design, con un riaggiustamento degli spazi tra l'orologio, le notifiche e l'icona dell'impronta digitale.

Il ritorno degli screensaver

La seconda Developer Preview di Android 13 aggiunge delle anteprime che lasciano intendere una nuova serie di funzionalità dedicate agli screensaver.

Questi ultimi, come evidenziato anche nella Beta 1, potranno avere accesso a servizi come data, ora e meteo, che prevedibilmente saranno mostrati in tempo reale in futuro.

Sfondi 3D

Un'altra funzionalità di personalizzazione riguarda lo sfondo del display: a partire dalla seconda Developer Preview di Android 13 si trovano nel codice tracce della possibilità di attivare sfondi 3D.

Allo stesso modo, sempre stando al codice trovato nell'API Wallpaper Picker, sarà possibile scurire a diversi livelli lo sfondo per visualizzare al meglio le applicazioni nel launcher.

Hub Mode

In Android 13, almeno a quanto trapelato dalle prime Drveloper Preview, i profili ospite di Android avranno finalmente accesso alle stesse applicazioni installate a bordo dello smartphone nei profili principali, tuttavia queste applicazioni saranno rese disponibili "pulite", come appena installate.

Ciò rende più facile installare le applicazioni sui profili ospite: quando se ne crea uno nuovo si possono selezionare le app desiderate a partire da una schermata dedicata.

Nonostante non sia più necessario installare nuovamente le app per ogni profilo, quindi, i dati delle applicazioni saranno comunque separati per la protezione dei dati degli utenti loggati. Nella seconda Developer Preview questa funzionalità ha finalmente un nome: Hub Mode.

Da PiP a schermo diviso in un tocco

Una funzionalità rimossa nella più recente Beta di Android 12L era stata reintrodotta nelle beta di Android 13, ma non compare ancora nella release finale.

Quando si guardano contenuti video in modalità PiP (Picture-in-Picture) è possibile toccare un pulsante nella visualizzazione della finestra flottante per aprire l'app che al momento è in PiP come applicazione secondaria dello schermo diviso.

Android 13: la roadmap dell'aggiornamento

Google ha rilasciato a metà agosto 2022 la versione stabile di Android 13 per i dispositivi Pixel, in linea con la roadmap stabilita mesi fa e in relativo anticipo rispetto ad Android 12, che è arrivato solo in autunno a causa di diversi ritardi nello sviluppo. L'azienda di Mountain View sta infatti lavorando ad Android 13 a partire da inizio anno, quando ancora Android 12 stava ancora per raggiungere milioni di utenti finali.

Rispettivamente a febbraio e marzo 2022 sono state rilasciate le due Developer Preview, ovvero build distribuite agli sviluppatori per agevolare l'ottimizzazione di applicazioni e servizi in tempo per la versione definitiva, mentre a fine aprile è arrivata la prima Beta e nella prima metà di maggio la seconda.

Nel corso del keynote di apertura del Google I/O 2022 l'azienda di Mountain View ha finalmente presentato al grande pubblico la nuova release del sistema operativo, insieme ad alcune funzionalità attese da tempo e finalmente pronte al debutto:

  • Un'interfaccia ottimizzata per schermi estesi e diversi form factor;
  • Google Wallet, un sistema unificato di pagamento e gestione dei documenti digitalizzati;
  • Integrazione sempre maggiore con Chromecast e con i Chromebook;
  • Emergency Location Services (ELS) potenziati ed Early Earthquake Warnings nelle zone a rischio sismico.

Con la terza e penultima Beta Android ha raggiunto la stabilità di piattaforma, grazie alla finalizzazione dell'API (Application Programming interface) corrispondente, il livello 33.

A metà luglio Google ha invece rilasciato la quarta e ultima Beta di Android 13 prima della release finale per i Pixel.

Sempre per quanto riguarda i Google Pixel, sono invece previste per la fine dell'anno le prime Feature Drop di Android 13: queste release periodiche di nuove funzionalità e fix del sistema operativo saranno disponibili in anteprima per chi resterà iscritto al programma Beta.

Android 13: quali smartphone sono compatibili?

La nuova versione del sistema operativo ha raggiunto in un primo momento, come ormai da tempo, gli smartphone della gamma Pixel a partire dal Google Pixel 4 XL fino al recentissimo Google Pixel 6a. Riportiamo qui i modelli compatibili e la build di riferimento:

  • Pixel 4 (XL): TP1A.220624.014
  • Pixel 4a: TP1A.220624.014
  • Pixel 4a (5G): TP1A.220624.014
  • Pixel 5: TP1A.220624.014
  • Pixel 5a (5G): TP1A.220624.014
  • Pixel 6: TP1A.220624.021
  • Pixel 6 Pro: TP1A.220624.021
  • Pixel 6a: TP1A.220624.021.A1

Proprio come nel caso del roll-out delle interfacce personalizzate di Android 12, nei mesi prossimi Tiramisu farà la comparsa sui terminali di altri produttori. Molteplici brand hanno garantito, nel corso degli ultimi mesi, un supporto esteso agli aggiornamenti software dei propri smartphone:

  • Samsung aggiornerà per tre anni i suoi device più recenti: Android 13 arriverà pertanto anche a bordo della gamma Samsung Galaxy S21 oltre che sui più recenti smartphone della gamma Galaxy S22 e sui nuovissimi foldable Galaxy Z Fold 4 e Z Flip 4.
  • OnePlus ha di recente confermato ben quattro anni di supporto, ovvero tre aggiornamenti di sistema principali, ai propri top di gamma, come lo OnePlus 9 e lo OnePlus 9 Pro e il più recente OnePlus 10 Pro.
  • LG, sebbene non produca più da tempo telefoni, garantirà Tiramisu agli ultimi smartphone messi in commercio, ovvero LG Wing e LG Velvet;
  • A partire da Xiaomi 11T e Xiaomi 11T Pro, anche il brand asiatico garantirà tre aggiornamenti di sistema e quattro anni di patch di sicurezza ai suoi smartphone.

Android 13 Beta: dispositivi non-Google compatibili

Per chi non possiede uno dei dispositivi Pixel, negli ultimi mesi Google ha reso disponibile la Beta di Android 13 anche a una serie di smartphone e tablet di proprietà di svariate aziende partner. L'elenco dei produttori che hanno aperto le porte ad Android 13 per i propri device di punta comprende molti dei principali brand di telefonia.

Google ha affidato ai singoli produttori la distribuzione delle Beta: ciò significa che le istruzioni per ottenerla potranno variare a seconda del dispositivo di destinazione, con la possibilità in alcuni casi di ricevere l'aggiornamento via OTA (Over-the-Air).

Per quanto Android 13 abbia ormai raggiunto la stabilità di piattaforma, anche questa Beta presenta ancora bug nel funzionamento del sistema e delle app di terze parti che non la rendono ideale per l'installazione sul proprio dispositivo principale.

Anche Samsung ha dato il via a un ristretto programma di Beta dell'interfaccia One UI 5.0 basata su Android 13 per gli smartphone della gamma S22:

Generic System Image

Un ulteriore modo per ottenere la Beta 4 di Android 13, ristretto però agli utenti, è l'installazione manuale delle GSI (Generic System Image) della Beta 4 di Android 13. Le GSI sono versioni "base" di Android realizzate per essere compatibili con la maggioranza dei dispositivi grazie a un'iniziativa di Google chiamata Project Treble.

La compatibilità con le GSI è un requisito chiave per accedere ai servizi Google per gli smartphone con Android 9 o successivi. Se dunque desiderate procedere con la GSI di Android 13 Beta 4 potrete scaricare la release corrispondente al vostro processore e installarla sul vostro dispositivo seguendo le istruzioni della piattaforma Developers di Android.

Procedete con cautela in questa operazione, che è destinata principalmente ai developer che intendono testare le proprie applicazioni su una versione "acerba" del sistema operativo. Sarà possibile incontrare casi di malfunzionamenti nell'audio in chiamata, bootloop e incompatibilità con le partizioni del dispositivo.

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