Anche Tim Cook ha un secondo lavoro

CEO di Apple, Tim Cook, svela l'ultimo iPad indossando esclusive Nike personalizzate. Non è una coincidenza.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Tim Cook, CEO di Apple, non è solo il volto dell'azienda che ha dato vita alle ultime iterazioni di iPhone e Apple Watch. Da quasi vent'anni, la punta di diamante della mela morsicata ricopre un ruolo chiave anche ai vertici di Nike, il colosso mondiale dell'abbigliamento sportivo. E in questo momento, il suo "secondo lavoro" si fa più impegnativo che mai.

Mentre a maggio presentava al mondo il nuovo iPad, con ai piedi un paio di sneaker Nike personalizzate e realizzate con l'aiuto di un iPad, Cook non stava solo celebrando una collaborazione tra due giganti. Stava anche indossando, metaforicamente, le scarpe di un leader che si trova ad affrontare una delle sfide più complesse della sua carriera.

Cook, infatti, non è un semplice membro del consiglio di amministrazione di Nike. Dal 2005, anno in cui entrò a far parte del team, ha scalato le gerarchie fino a diventare lead independent director e presidente del compensation committee. In pratica, è uno dei più stretti consiglieri esterni di Nike, un punto di riferimento per questioni che vanno dalla strategia in Cina alle operazioni tecnologiche, fino alla nomina di figure chiave nell'organigramma aziendale.

E oggi, con Nike alle prese con un calo delle vendite e un mercato sempre più competitivo, il ruolo di Cook si fa cruciale. Il CEO di Apple ha contribuito alla recente nomina di Elliott Hill come nuovo CEO di Nike, un veterano dell'azienda che torna dalla pensione per sostituire John Donahoe, ex CEO di eBay, la cui leadership si è conclusa dopo soli quattro anni.

La storia di Cook in Nike è un intreccio di tecnologia, sport e leadership. Nel 2005, quando Apple era ancora alla vigilia del lancio dell'iPhone, Cook, allora COO, fu accolto con entusiasmo da Phil Knight, co-fondatore di Nike, che vide in lui un "grande valore aggiunto" grazie alla sua esperienza nel settore tech. Da allora, il legame tra Cook e Nike si è consolidato, culminando nella partnership che ha portato alla nascita dell'Apple Watch Nike+, con modelli co-branded e funzionalità fitness dedicate.

Ma il contributo di Cook va ben oltre la semplice collaborazione tecnologica. Come membro del consiglio di amministrazione, ha supportato Nike in momenti delicati, come le controversie in Cina e le accuse di molestie sessuali che hanno scosso l'azienda nel 2019. E oggi, con Nike che attraversa una fase di profonda trasformazione, Cook è in prima linea per guidare l'azienda verso una nuova era di crescita e successo.

La sua esperienza in Apple, dove ha saputo traghettare l'azienda verso nuovi traguardi dopo la scomparsa di Steve Jobs, è un modello di leadership che Cook mette a disposizione anche di Nike. La sua visione strategica, la sua attenzione all'innovazione e la sua capacità di gestire situazioni complesse sono risorse preziose per il colosso sportivo, che si affida al suo "secondo lavoro" per ritrovare la strada del successo.

La storia di Tim Cook in Nike è la dimostrazione di come un leader visionario possa lasciare il segno in settori diversi, mettendo la propria esperienza e le proprie competenze al servizio di aziende che puntano all'eccellenza. E mentre il mondo attende le prossime mosse di Apple, Cook è già impegnato a vincere una nuova sfida, questa volta sul campo di Nike.

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