Altro che crisi! Huawei reclama il suo trono in Cina dopo tre anni di battaglie

Huawei e il marchio numero uno per spedizioni di smartphone in Cina nel Q1 2024. Nonostante tutto, la concorrenza trema.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Huawei ha sorpreso il mercato degli smartphone in Cina, riconquistando la vetta dopo oltre tre anni di difficoltà. Secondo i dati recenti di Canalys, nel primo trimestre del 2024 Huawei ha spedito 11,7 milioni di unità, ottenendo il 17% della quota di mercato e registrando una crescita annua del 70%. Il successo dell'azienda è stato attribuito all'accoglienza positiva del mercato per le serie Mate e Nova, insieme ai miglioramenti nella produzione e nelle spedizioni della serie Mate 60.

La caduta di Huawei dal vertice del mercato degli smartphone è stata il risultato di una serie di fattori esterni e interni. Nel 2019, il governo degli Stati Uniti ha inserito Huawei nella Entity List, impedendo alle aziende americane di fare affari con il gigante tecnologico cinese. Questo ha impedito a Huawei di utilizzare il sistema operativo Android di Google e di accedere a tecnologie cruciali, inclusi i semiconduttori. Gli Stati Uniti hanno anche fatto pressioni sui loro alleati affinché escludessero Huawei dalle reti 5G, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Paesi come Regno Unito, Australia e Giappone hanno quindi vietato o limitato l'uso delle apparecchiature Huawei nelle loro infrastrutture 5G.

Le sanzioni statunitensi hanno causato un drastico calo delle vendite di smartphone Huawei, sia in Cina che a livello globale. Nel 2020, l'azienda è stata costretta a vendere il suo marchio di smartphone Honor per 100 miliardi di yuan (12,6 miliardi di euro).

Nel 2021, Huawei ha registrato il suo maggior calo di ricavi di sempre, con una diminuzione del 47% nella divisione elettronica di consumo, che include gli smartphone. Il fatturato complessivo dell'azienda è sceso di quasi il 30% a 320 miliardi di yuan (40,6 miliardi di euro) nella prima metà del 2021. Nel 2022, Huawei ha registrato il suo maggior calo annuale di profitti dal 2011, con una diminuzione del 69% rispetto all'anno precedente. L'azienda ha attribuito questo calo a un ambiente esterno difficile, all'aumento dei prezzi delle materie prime e alle rigide misure di controllo della pandemia in Cina. Nonostante ciò, il fatturato dell'azienda è rimasto quasi invariato nel 2022, con un lieve incremento dello 0,9% a 642,3 miliardi di yuan (90,3 milioni di dollari).

La strategia di Huawei di dotare i suoi smartphone del sistema operativo HarmonyOS e dei processori Kirin si è rivelata vincente. La serie Nova 12, rilasciata a dicembre, con HarmonyOS 4.0 e supporto per le comunicazioni satellitari bidirezionali, ha ampliato l'adozione dei chip Kirin, migliorando le prestazioni nel segmento di prezzo medio. Inoltre, la nuova serie Huawei Pura 70 ha generato notevole interesse nel mercato. Con queste mosse strategiche, Huawei ha rivoluzionato completamente il suo portafoglio di prodotti mobile.

Con l'espansione dell'ecosistema operativo HarmonyOS, Huawei ha tra le mani il terzo sistema operativo per smartphone (e non solo) più diffuso, sfidando il duopolio di Android e iOS.

Mentre il ritorno di Huawei è impressionante, altri produttori di smartphone non sono rimasti a guardare. L'ottima performance di OPPO con la serie Reno11 l'ha portata rapidamente al secondo posto, con spedizioni che hanno raggiunto i 10,9 milioni di unità. Honor, vivo e Apple, che avevano registrato spedizioni aggressive nel quarto trimestre del 2023, hanno rallentato nel primo trimestre del 2024. Honor si è classificata terza con 10,6 milioni di unità spedite, con un aumento del 9% anno su anno, mentre vivo ha seguito con 10,3 milioni di unità spedite, in calo del 9% anno su anno. Tuttavia, Apple ha subito il calo maggiore tra i primi cinque produttori, classificandosi quinta con 10 milioni di unità spedite, una diminuzione del 25% anno su anno.

Con il continuo evolversi del mercato degli smartphone in Cina, sarà interessante vedere come Huawei e gli altri produttori si adatteranno al cambiamento del panorama e si sfideranno per la quota di mercato nei prossimi anni.

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