Dopo anni di attesa, Apple introduce finalmente una delle funzionalità più richieste dagli audiofili possessori delle costosissime AirPods Max. A partire dal prossimo aprile, gli utenti potranno finalmente ascoltare audio lossless attraverso il cavo USB-C, con una qualità che raggiunge i 24-bit/48kHz. Questa novità rappresenta un significativo passo avanti per delle cuffie che, nonostante il posizionamento premium, avevano finora mostrato limiti evidenti nella riproduzione di contenuti audio ad alta fedeltà. Contestualmente, l'azienda ha anche iniziato a commercializzare un adattatore da 3,5 mm a USB-C che permette di collegare le AirPods Max a sorgenti audio analogiche.
La novità arriverà tramite aggiornamento firmware, che permetterà di accedere ai brani lossless disponibili su Apple Music senza ulteriori compressioni, mantenendo intatta la qualità originale delle registrazioni. L'audio lossless rappresenta una svolta importante per chi cerca la massima fedeltà nella riproduzione musicale, eliminando le perdite di qualità tipiche della compressione audio.
Oltre alla riproduzione lossless, l'aggiornamento manterrà attive le funzionalità di Personalized Spatial Audio, con o senza tracciamento dei movimenti della testa. Apple ha sottolineato come questa caratteristica sia particolarmente importante per creatori e musicisti, affermando che "il prossimo mese, le AirPods Max diventeranno le uniche cuffie che consentono ai musicisti di creare e mixare in Personalized Spatial Audio con tracciamento dei movimenti della testa".
Nonostante i miglioramenti, ci sono ancora dei limiti importanti. Il supporto all'audio lossless sembra essere riservato esclusivamente alla nuova versione delle AirPods Max dotata di porta USB-C, annunciata nell'ottobre 2023 e non sappiamo se la versione originale con connettore Lightning riceverà lo stesso trattamento.
L'aggiunta del supporto all'audio lossless e alle sorgenti analogiche rappresenta certamente un passo nella giusta direzione, ma non risolve tutte le criticità di queste cuffie. Anche la durata della batteria continua a rappresentare un punto debole, e l'obbligo di utilizzare un collegamento cablato per godere dell'audio lossless appare anacronistico in un'epoca dove il wireless è considerato da molti la normalità.
Un passo verso l'ecosistema audio professionale
Apple sembra voler riposizionare le AirPods Max non solo come cuffie consumer di fascia alta, ma come strumento professionale per musicisti e produttori. La possibilità di creare e mixare in Spatial Audio personalizzato rappresenta un'opportunità unica nel panorama delle cuffie wireless.
L'introduzione del cavo da 3,5 mm a USB-C risponde finalmente a una necessità pratica che gli utenti lamentavano fin dal lancio del prodotto. Questa espansione della connettività apre le porte a utilizzi più versatili, dall'ascolto durante i voli alla connessione con apparecchiature audio professionali dotate di uscite analogiche.
Resta da vedere se queste novità saranno sufficienti a giustificare il prezzo premium delle AirPods Max in un mercato sempre più competitivo, dove altre soluzioni offrono già funzionalità simili, spesso a costi inferiori e con maggiore flessibilità.