Addio Google Assistant, Gemini prenderà il suo posto

Entro la fine dell'anno, Google Assistant cederà definitivamente il passo a Gemini sui dispositivi mobile, segnando la fine di un'era.

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a cura di Andrea Maiellano

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Entro la fine dell'anno, Google Assistant cederà definitivamente il passo a Gemini sui dispositivi mobile. Questo cambiamento epocale nella strategia dell'azienda di Mountain View segna un punto di svolta nell'evoluzione degli assistenti virtuali, con una transizione che sta avvenendo gradualmente ma con tempistiche ormai ufficializzate. Gli utenti dovranno prepararsi a dire addio all'interfaccia familiare dell'Assistente per abbracciare le potenzialità dell'intelligenza generativa di Gemini.

Gemini: oltre il semplice assistente vocale

Brian Marquardt, portavoce di Google, ha confermato attraverso un post sul blog ufficiale che "nei prossimi mesi" l'azienda procederà con l'aggiornamento di un numero crescente di utenti mobile da Google Assistant a Gemini. Il comunicato non lascia spazio a dubbi: entro la fine dell'anno, "il classico Google Assistant non sarà più accessibile sulla maggior parte dei dispositivi mobili né disponibile per nuovi download sugli app store".

La trasformazione non riguarderà immediatamente i dispositivi più datati. I telefoni che non soddisfano i requisiti minimi per Gemini (almeno 2GB di RAM e Android 10 o versioni successive) continueranno a utilizzare Google Assistant, almeno per il momento. Tuttavia, considerando le specifiche tecniche richieste, la stragrande maggioranza degli utenti sarà coinvolta nella migrazione.

Grazie alla sua architettura generativa, Gemini offre capacità conversazionali e di ricerca informazioni nettamente superiori rispetto al predecessore. L'integrazione delle funzionalità precedentemente gestite da Google Assistant è ormai in fase avanzata, rendendo la transizione tecnicamente fattibile.

Un ecosistema in trasformazione

Se per gli smartphone la roadmap è chiara, rimane più nebuloso il destino degli altri dispositivi dell'ecosistema Google. Smart speaker, display intelligenti e televisori continueranno a utilizzare Google Assistant, ma appare evidente che anche per questi prodotti si tratta solo di una questione di tempo prima che vengano aggiornati con Gemini.

Per quanto riguarda dispositivi come cruscotti per auto, tablet, cuffie e smartwatch, Google lascia intendere che l'aggiornamento potrebbe arrivare più rapidamente. "Non vediamo l'ora di condividere maggiori dettagli nei prossimi mesi", scrive Marquardt, suggerendo novità imminenti per questa categoria di prodotti.

Espansione globale e nuove funzionalità

L'espansione internazionale di Gemini procede a ritmo sostenuto. L'assistente basato su IA è ora disponibile in più di 40 lingue e in oltre 200 paesi, a dimostrazione dell'impegno di Google nel rendere questa tecnologia accessibile a livello globale. Secondo l'azienda, Gemini è stato progettato per portare avanti la stessa missione di Google Assistant, ma con capacità notevolmente potenziate.

Gli sviluppatori hanno recentemente aggiornato l'applicazione per supportare "le funzionalità più richieste", come la riproduzione musicale, l'impostazione di timer e l'esecuzione di azioni dalla schermata di blocco. Questi miglioramenti rappresentano solo l'inizio di un percorso di potenziamento che presumibilmente continuerà nei mesi a venire.

Una transizione inevitabile

La sostituzione di Google Assistant con Gemini era nell'aria da tempo, ma ora ha assunto contorni definiti. Questa transizione rappresenta un cambio di paradigma significativo per Google, che abbandona un prodotto consolidato in favore di una tecnologia più avanzata e versatile.

Per gli utenti, il cambiamento comporterà una curva di apprendimento, ma promette di offrire un'esperienza di assistenza digitale più naturale e potente. La capacità di Gemini di comprendere meglio il contesto e generare risposte più articolate rappresenta un salto qualitativo rispetto alle interazioni più meccaniche e preimpostate di Google Assistant.

Con questa mossa strategica, Google conferma la sua visione di un futuro in cui l'intelligenza artificiale generativa diventa il cuore pulsante dell'interazione uomo-macchina, ridefinendo le aspettative degli utenti verso gli assistenti digitali e creando nuove possibilità di integrazione tra i servizi cloud e i dispositivi fisici.

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Oggi ho avuto il primo obbligato utilizzo di gemini ed è stato disastroso. La semplice frase "portami a casa" che avviava Gmap e forniva le indicazioni, mi diceva solo il tempo necessario per arrivarci e dovevo con il dito premire sul display per far partre prima Gmap e po l'avvio delle indicazioni.
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