Una recente innovazione scientifica potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina e cambiare la vita per milioni di persone che soffrono di diabete in tutto il mondo. Ricercatori dell'Università di Illinois Urbana-Champaign e dell'Universidade de São Paulo, infatti, hanno sviluppato una vacca in grado di produrre latte contenente insulina umana. Questo approccio potrebbe offrire un'alternativa alla produzione tradizionale di insulina, aumentandone la disponibilità e riducendo i costi di questo prezioso farmaco in tutto il mondo.
Una novità che potrebbe impattare sui bilanci pubblici di paesi come l’Italia, dove esiste un sistema sanitario nazionale che paga i farmaci e li fornisce ai cittadini a prezzi calmierati. Ma l’impatto sarebbe ancora maggiore in quelle aree dove le persone devono pagare di tasca loro, sobbarcandosi una costosa assicurazione o comprando direttamente i medicinali di cui hanno bisogno. E poi ci sono quelle aree del mondo dove i farmaci proprio non si trovano, o dove nessuno se li può permettere.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) molti paesi a basso reddito hanno un accesso limitato all'insulina, lasciando molte persone prive delle cure necessarie. La nuova tecnologia sfrutta il potenziale delle mucche come "biofabbriche" di insulina, inserendo il DNA umano codificante per l'insulina nei loro embrioni. Il risultato è un latte arricchito con insulina, facile e relativamente economico da produrre.
Il punto chiave è la modifica genetica delle ghiandole mammarie delle mucche. Grazie a questo intervento, i ricercatori stimano che una singola mucca potrebbe produrre circa un grammo di insulina per litro di latte. Un solo animale potrebbe quindi soddisfare le esigenze di migliaia si pazienti.
Nonostante le potenzialità, ci sono molte sfide da affrontare, come la scala di produzione, la salute e il benessere delle vacche stesse e le autorizzazioni regolamentari.
Tuttavia, i benefici potenziali di questa tecnologia sono troppo significativi per essere ignorati. La ricerca potrebbe portare a una produzione su larga scala di insulina a costi ridotti, migliorando la vita di milioni di persone affette da diabete in tutto il mondo.