Nel mondo accademico si discute ampiamente sul fenomeno degli "Unidentified Anomalous Phenomena" (UAP), comunemente noti come UFO. Ebbene, una recente ricerca svolta da un team di studiosi di Harvard e della Montana Technological University propone una teoria audace e stimolante: gli avvistamenti di UAP potrebbero essere attribuibili a civiltà tecnologicamente avanzate, celate nel profondo della Terra o persino tra noi, mascherate da esseri umani.
Questa intrigante ipotesi è stata descritta in un documento che contempla diverse possibilità, alcune delle quali potrebbero apparire come trame di romanzi di fantascienza. Una di queste specula sull'esistenza di una forma residua di un'antica civiltà umana altamente avanzata, che osserva ancora oggi le nostre attività. Un'ulteriore teoria ipotizza che una specie intelligente si sia sviluppata indipendentemente dagli umani, forse a partire da dinosauri evoluti, rimanendo in incognito sul nostro pianeta.
Le altre ipotesi suggerite includono la possibilità che questi presunti occupanti terrestri provengano da un altro pianeta o periodo temporale, o che possano essere considerati esseri meno tecnologici e più "magici", paragonabili agli angeli terreni. Queste creature potrebbero avere basi sotterranee o sottomarine e potrebbero essere capaci di mimetizzarsi perfettamente tra gli umani o assumere forme diversificate, come quelle di primati non umani o rettili.
Il fenomeno degli UAP è stato oggetto di crescente attenzione, specialmente dopo le recenti testimonianze di militari e la divulgazione, da parte di ex funzionari come David Grusch, di presunti programmi di recupero di astronavi aliene da parte degli Stati Uniti. Anche la NASA ha aperto le porte alla ricerca su oggetti misteriosi ad alta velocità avvistati da piloti militari.
Il paper cita anche l'ex rappresentante della Camera, Mike Gallagher, il quale ha rilanciato l'idea che gli UAP potrebbero essere un segno di una civiltà antica, nascosta per millenni, che ora decide di rivelarsi. Alcuni ricercatori, come l'astrofisico di Harvard Avi Loeb, hanno suggerito che potrebbero esistere civiltà antiche su pianeti come Marte o la Terra, esistite a miliardi di anni di distanza l'una dall'altra, e quindi ignare l'una dell'esistenza dell'altra.
Sebbene le teorie proposte nel documento possano sembrare estreme, gli autori insistono sulla necessità di mantenere un approccio aperto e umile nei confronti di queste idee, dato il persistente mistero che circonda gli UAP. "Anche se improbabile, ci auguriamo che questo documento dimostri che queste ipotesi dovrebbero restare sul tavolo mentre cerchiamo di comprendere l'enigma empirico degli UAP", concludono i ricercatori. L'appello è dunque a non scartare a priori queste ipotesi, visto che alcuni aspetti degli UAP sono talmente insoliti da richiedere spiegazioni non convenzionali.