La presenza molto labile di un'atmosfera composta da ossigeno è nota da oltre due decenni, grazie alle osservazioni condotte da Hubble. Il telescopio spaziale è stato in grado di rilevare le bande aurorali, lunghi nastri colorati di luce ultravioletta emessi dal gas elettrificato. A provocare, probabilmente, è stato l'ossigeno molecolare, O2, ma ci sono state alcune emissioni che non corrispondevano a un'atmosfera di puro ossigeno molecolare. L'ultima analisi, infatti, mostra che è il vapore acqueo l'altro misterioso componente della sottile atmosfera di Ganimede.
"Finora era stato osservato solo l'ossigeno molecolare", ha detto in una nota l'autore principale Lorenz Roth, del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma. "Questo viene prodotto quando le particelle cariche erodono la superficie del ghiaccio. Il vapore acqueo che abbiamo misurato ora proviene dalla sublimazione del ghiaccio causata dalla fuga termica del vapore acqueo dalle regioni ghiacciate a quelle calde".
I dati utilizzati per fare questa scoperta sono osservazioni storiche raccolte tra il 1998 e il 2010, oltre a studi condotti nel 2018 per aiutare le osservazioni condotte da Juno della NASA intorno a Giove. La stessa sonda spaziale Juno ha recentemente consegnato le immagini più vicine alla superficie di Ganimede. I risultati di questo lavoro saranno cruciali per il Jupiter Icy Moons Explorer, o JUICE, una missione per esplorare Europa, Callisto e Ganimede, entrando in orbita attorno a quest'ultimo per scoprire i segreti di queste lune.
"I nostri risultati possono fornire ai team dello JUICE informazioni preziose che possono essere utilizzate per perfezionare i loro piani di osservazione per ottimizzare l'uso del veicolo spaziale", ha aggiunto Roth.
JUICE dovrebbe essere lanciato il prossimo anno, a Giugno ed entrerà in orbita attorno a Giove nell'ottobre 2029.