Un ambizioso piano per la costruzione di una barriera sul fiume Mersey sta prendendo forma, aprendo la strada a quello che potrebbe diventare il più grande impianto di marea al mondo. Questo progetto non solo offrirebbe un passaggio sicuro ai pedoni e ai ciclisti attraverso il fiume, ma anche una fonte significativa di energia rinnovabile.
Le radici di questa proposta risalgono indietro nel tempo, con menzioni iniziali risalenti addirittura al lontano 1924. Tuttavia, è solo di recente che sembra esserci un reale slancio verso la sua realizzazione. John McDonnell, figura politica di spicco, ha ricordato il suo coinvolgimento nelle prime fasi della proposta fin dal 2015.
L'esperienza di K-Water nella gestione della centrale elettrica Sihwa Lake Tidal Power Station in Corea del Sud fornisce un solido precedente per un progetto di questa portata. Utilizzando la potenza delle maree, la centrale è stata in grado di generare energia elettrica in modo affidabile e sostenibile.
L'autorità regionale della città di Liverpool ha lavorato diligentemente sugli aspetti tecnici di diverse proposte per il Mersey, e ora sembra che una soluzione basata su un ponte/sbarramento tra Liverpool e il Wirral stia guadagnando terreno per passare alla fase di pianificazione formale.
Non è stata una strada priva di ostacoli. Una proposta simile è stata abbandonata nel 2011 a causa di preoccupazioni sulla redditività a medio termine. Tuttavia, il sindaco Rotheram ha riportato il progetto all'attenzione pubblica durante la sua campagna elettorale nel 2017, e il recente flusso di finanziamenti ha fornito una nuova linfa vitale.
Ciò potrebbe non solo contribuire alla sicurezza energetica della regione, ma anche offrire una soluzione innovativa e sostenibile per affrontare i cambiamenti climatici e i rischi di inondazione.
Se otterrà l'approvazione ufficiale, il progetto sarà sottoposto a valutazione da parte dell'Ispettorato di Pianificazione del Regno Unito per valutare il suo impatto ambientale e stabilire le prossime fasi del processo di sviluppo.