La compressione video IA "salverà Internet"

Il trasferimento di file video occupa sempre più le linee internet, e per questo si sta cercando di usare le IA per trovare nuovi mezzi di compressione.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La startup Deep Render ha sviluppato una tecnologia di compressione video basata solo sull'intelligenza artificiale che, secondo quanto dichiarato, è già in grado di offrire file di dimensioni 5 volte inferiori, con l'obiettivo di migliorare fino a 50 volte. Un avanzamento che, secondo i creatori, potrebbe avere un impatto molto profondo; pensando alla trasmissione di video in particolare, infatti, la quantità di dati che trasmettiamo ogni giorno non fa che aumentare. 

Chri Besenbruch e Asralan Zafar, i fondatori di Deep Render, sostengono che i requisiti video avanzati di oggi fanno aumentare i volumi di dati, mentre le tecniche di compressione tradizionali e Internet cedono sotto la pressione. Di conseguenza, le persone che si aspettano grandi esperienze video online devono spesso fare i conti con frame rate inferiori, cadute di fotogrammi, scatti, artefatti e altri effetti collaterali indesiderati dovuti alla limitatezza della larghezza di banda. Problemi ben noti a chiunque abbia l’abitudine di guardare video in streaming: di solito va tutto bene, ma i problemi non mancano. 

Il duo Deep Render ritiene di poter risolvere questo problema. La loro tecnologia di compressione AI agisce sui dati non compressi con una pipeline di compressione guidata dall'AI. Zafar spiega che "la compressione si basa sullo sfruttamento delle ridondanze" nei dati e afferma che la compressione AI di Deep Render "sfrutta le ridondanze in modo molto più preciso, tracciando ogni singolo pixel, i suoi movimenti e la sua destinazione nella sequenza di fotogrammi". 

Grazie gli algoritmi, dunque, oggi Deep Rendere può ridurre i file video di 5 volte, con l’obiettivo di ridurli fino a 50 volte rispetto a tecnologie come H.264. Significherebbe poter trasmettere molteplici video in 4K su una stessa connessione, senza dover per forza contare su centinaia di Mbps. 

Al momento Deep Render offre una demo solo ai partner commerciali e agli investitori, quindi non c’è nulla che sia visibile al grande pubblico. A proposito di investitori, la startup ha già raccolto decine di milioni di dollari ed è valutata circa 30 milioni.

Immagine di copertina: wrightstudio

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