Il robot commestibile: la rivoluzione svizzera che pensa all'ambiente

Un team di scienziati svizzeri dell'EPFL, sta sviluppando robot commestibili che non sono solo funzionali, ma anche biodegradabili e sicuri da mangiare.

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a cura di Andrea Maiellano

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Un team di scienziati svizzeri dell'EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne), insieme a ricercatori provenienti da altre università, sta sviluppando robot commestibili che non sono solo funzionali, ma anche biodegradabili e sicuri da mangiare.

Questi innovativi robot potrebbero avere un ruolo significativo nel ridurre i rifiuti elettronici, oltre a fornire nuove modalità per la somministrazione di nutrimenti e medicamenti, monitorare la salute e offrire esperienze culinarie inedite.

Il progetto, denominato RoboFood, esplora l'uso di materiali edibili per sostituire componenti tradizionalmente non edibili. Alcuni esempi includono l'uso di gelatina al posto della gomma, biscotti di riso come schiuma, e pellicole di cioccolato per proteggere i robot in ambienti umidi. Avvincenti materiali innovativi comprendono un inchiostro conduttivo fatto di carbonio attivato e orsetti gommosi.

Nonostante il progresso sia stato lento, ma costante, dal 2017, quando è stato creato il primo manipolatore edibile, al 2023, con lo sviluppo della prima batteria edibile ricaricabile realizzata da riboflavina e quercetina, alcune sfide da superare permangono. 

"Unire il mondo dei robot con quello del cibo rappresenta una sfida affascinante", afferma Dario Floreano, direttore del Laboratorio di Sistemi Intelligenti all'EPFL e primo autore della nuova prospettiva RoboFood pubblicata su Nature Review Materials.

Nel 2021, Floreano si è unito a Remko Boom dall'Università di Wageningen, a Jonathan Rossiter dell'Università di Bristol, e a Mario Caironi dall'Istituto Italiano di Tecnologia per lanciare RoboFood. Tra le sfide principali vi è capire come gli esseri umani e gli animali percepiscono i robot edibili e come integrare le parti elettriche e meccaniche in maniera fluida.

I ricercatori si trovano di fronte a ostacoli come la combinazione di componenti che utilizzano l'elettricità per funzionare con quelli che usano fluidi e pressione per muoversi. Altre problematiche nella produzione di robot completamente edibili includono la miniaturizzazione dei componenti, l'estensione della vita di scaffale del cibo robotico, e naturalmente, il passo cruciale di rendere i robot gustosi.

Il progetto RoboFood non solo promette rivoluzioni nel campo della robotica, e dell'alimentazione, ma apre anche la strada a nuove applicazioni nel monitoraggio della salute e nella somministrazione personalizzata di trattamenti medici e nutrizionali attraverso sistemi completamente integrati e sicuri da ingerire.

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