L'idrogel gioca a Pong e migliora col tempo, com'è possibile?

Ricercatori dell'Università di Reading hanno insegnato a del gel ionizzato a giocare a Pong, il classico videogioco di tennis da tavolo.

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a cura di Giulia Serena

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Ricercatori dell'Università di Reading hanno insegnato a del gel ionizzato a giocare a Pong, il classico videogioco di tennis da tavolo. L'esperimento, ispirato da un precedente studio su cellule cerebrali, è stato pubblicato sulla rivista Cell.

Il setup prevedeva una simulazione al computer di Pong collegata a due array di elettrodi, con uno strato di idrogel nel mezzo. Gli elettrodi venivano stimolati per mappare il movimento della palla sullo schermo, causando lo spostamento degli ioni carichi nell'idrogel. Il punto di corrente più alta veniva considerato come la posizione della racchetta.

Secondo il Dr. Vincent Strong, primo autore dello studio, "All'inizio gli ioni sono distribuiti in modo casuale, quindi la racchetta colpisce e manca la palla". Ma con il proseguire della simulazione, le prestazioni dell'idrogel miglioravano. "Sosteniamo che abbia memoria e attraverso questa memoria possa migliorare le prestazioni acquisendo esperienza", ha affermato Strong.

L'idrogel non solo ha giocato a Pong, ma è migliorato nel farlo.

Questo esperimento solleva interessanti questioni sulla capacità di materiali apparentemente semplici di sviluppare comportamenti complessi in risposta a stimoli ripetuti. Tuttavia, va notato che Pong è un gioco relativamente basilare, progettato negli anni '70 per bambini.

Implicazioni e prospettive future

Sebbene l'idea di un "gel elettrico capace di formare ricordi" possa sembrare fantascientifica, questa ricerca potrebbe avere applicazioni pratiche in campi come l'intelligenza artificiale e i materiali intelligenti. Sarà interessante vedere come questi studi verranno sviluppati in futuro e se porteranno a nuove tecnologie basate su materiali reattivi.

Va comunque sottolineato che siamo ancora agli inizi di questo tipo di ricerche e che è importante mantenere un approccio scientifico rigoroso, evitando sensazionalismi. Gli scienziati dovranno continuare a studiare e verificare questi fenomeni per comprenderne appieno il potenziale e i limiti.

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