In uno studio pubblicato il 12 agosto 2024 sulla rivista Device, i ricercatori dell'Università della California, Riverside, guidati dal professore associato di bioingegneria William Grover, hanno presentato un innovativo computer alimentato ad aria capace di rilevare guasti in dispositivi medici. Questa nuova tecnologia riduce la necessità di sensori elettronici, promettendo dispositivi più sicuri e meno costosi.
Il dispositivo sviluppato, descrive William Grover, sfrutta la logica pneumatica per monitorare le macchine di compressione intermittente (IPC), essenziali nella prevenzione di coaguli di sangue, ictus e morte.
"Volevamo rendere questi dispositivi più economici e sicuri eliminando alcuni dei componenti elettronici che li rendono costosi", afferma Grover.
Questi nuovi computer ad aria utilizzano differenze di pressione attraverso 21 valvole minuscole per controllare il corretto funzionamento delle dispositivi di compressione. Nella dimostrazione pratica, il segnale di un malfunzionamento è dato dall'attivazione di un fischietto, che segnala la necessità di riparazioni immediate.
Non solo nella medicina, ma anche in ambienti pericolosi come i silos di grano, questi computer pneumatici possono trovare applicazione. Grover progetta ora un robot pneumatico per la gestione del grano nei silos, dove le scintille elettroniche potrebbero causare esplosioni. "Voglio creare un robot alimentato ad aria che possa operare in questo ambiente esplosivo, senza generare scintille e togliere le persone da situazioni di pericolo", spiega Grover.
L'utilizzo di circuiti pneumatici non è una novità assoluta, sottolinea Grover, ricordando come in passato venivano usati anche per pianoforti automatici. "Una volta che una nuova tecnologia diventa dominante, tendiamo a dimenticare altre soluzioni ai problemi", commenta il ricercatore, ribadendo l'importanza di riscoprire idee vecchie di oltre un secolo quando possono ancora essere utili.
Questo lavoro di ricerca non solo apre nuove strade nella sicurezza dei dispositivi medici e nelle operazioni in ambienti a rischio, ma dimostra anche come approcci tecnologici meno recenti possano ancora fornire soluzioni valide e innovative. Con l'applicazione dei circuiti pneumatici, la ricerca di Grover e del suo team rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la tecnologia vecchia di un secolo può rivoluzionare le pratiche contemporanee.
Immagine di copertina: William Grover/UCR