Le fotografie dell'Astronomy Picture of the Day (APOD) continuano a catturare l'attenzione di milioni di appassionati di astronomia in tutto il mondo, e di recente una di queste immagini ha fatto particolarmente parlare di sé. La scena pittoresca, che vede la Basilica di Superga, il Monviso e la Luna in un'armoniosa composizione, è il risultato del talento e della dedizione del fotografo piemontese Valerio Minato.
Fotografare un tale spettacolo celeste non è una questione di fortuna, ma di maestria e impegno. L'uso di strumenti tecnologici per calcolare il posizionamento dei corpi celesti può semplificare il processo, ma ciò non toglie che l'intero processo richieda una pianificazione accurata e una certa dose di pazienza. Minato ha fatto cinque tentativi in sei anni per catturare l'allineamento perfetto e godere di un cielo sereno, superando anche gli ostacoli meteorologici.
Il controverso scatto, selezionato come foto del giorno di Natale dall'APOD, è stato effettivamente catturato alle 18:52 del 15 dicembre 2023. La location strategica scelta da Minato è stata la zona di Castagneto Po, che ha fornito la vista perfetta della Basilica di Superga dalla retrostante. Questa posizione ha consentito di includere sia il Monviso che la Luna sullo sfondo, con la Basilica a 12 km di distanza, il Monviso a oltre 80 km.
La strumentazione utilizzata da Minato per questo capolavoro comprende una fotocamera mirrorless Canon EOS R5 accoppiata con un'ottica Canon EF 500mm f/4 L IS USM, utilizzando un adattatore EF-RF. La sua abilità nel catturare la luce della Luna in fase crescente ha conferito un tocco unico all'immagine, sottolineando il bagliore di da Vinci.
A dispetto delle accuse infondate di manipolazione tramite Intelligenza Artificiale, Minato ha fornito dettagliate spiegazioni e ha invitato chiunque abbia dubbi a verificare di persona. La sua dedizione e passione per la fotografia astrale sono evidenti nei risultati ottenuti, dimostrando che dietro ogni immagine celebre si cela un impegno notevole.
La Luna appare così grande in foto per via dell'enorme compressione ottenuta dalla lente utilizzata, la quale ha un ingrandimento di circa 10 volte rispetto a quello che viene considerato normalmente la lunghezza focale dell'occhio umano (50mm). In pratica, detto in parole povere, le lenti teleobiettivo non solo ingrandiscono quanto inquadrato ma tendono anche a far sembrare gli oggetti messi uno dietro l'altro molto più vicini di quanto non sembrino a occhio nudo.
Vedo che su questa piattaforma molti si sono sbellicati ad accusare di falso la mia foto. Ecco la foto + video di backstage, con buona pace dei complottisti e di quelli che manco sanno come si accenda una macchina fotografica pic.twitter.com/usw7gCGs8m
— Valerio Minato (@ValerioMinato) December 19, 2023
Va ricordato che l'APOD, sebbene non sia direttamente affiliato alla NASA, gode del sostegno dell'agenzia spaziale per la sua rilevanza nella divulgazione scientifica.