Trapani a percussione | I migliori del 2023

In questo articolo vi spieghiamo quali sono i migliori trapani a percussione e le specifiche tecniche da tenere in considerazione.

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a cura di Dario De Vita

Editor

Dopo aver scoperto quali sono i migliori trapani al livello generico e dopo aver approfondito le varie tipologie esistenti, è giunto il momento di focalizzare la nostra attenzione su una categoria di prodotti ben precisa, vale a dire i trapani a percussione. Se avete letto la nostra guida all'acquisto principale, saprete che questa tipologia di attrezzi è ideale per perforare una parete formata da materiali resistenti o per tutte quelle lavorazioni che richiedono più forza di perforazione, come ferro e calcestruzzo.

Nonostante abbiamo già riportato uno dei migliori trapani a percussione nella guida principale (che trovate linkata nel primo paragrafo), abbiamo deciso di creare una guida dedicata solo a questi modelli perché ce ne sono tantissimi in commercio, ciascuno caratterizzato da componentistica e funzioni differenti (wattaggio in primis).

Come sempre, per la valutazione dei prodotti abbiamo tenuto in considerazione non solo l'importanza del brand e una serie di caratteristiche che non dovrebbero mancare su un trapano a percussione, ma anche della disponibilità dei prodotti, riportando quelli facilmente reperibili e acquistabili sui principali store online, che spesso e volentieri propongono questi strumenti anche a prezzi scontati. Vi auguriamo quindi una buona lettura, anche perché nella seconda parte dell'articolo riporteremo, come detto, gli elementi su cui dovreste fare attenzione al momento dell'acquisto, onde evitare di portarvi a casa un attrezzo non adatto al tipo di lavoro che si intende fare.


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I migliori trapani a percussione


Einhell TC-ID650E

Inauguriamo questa guida all'acquisto proponendovi l'Einhell TC-ID650E, un trapano a percussione tra i più economici disponibili in commercio, ma perfettamente in grado di soddisfare le principali esigenze del fai da te, grazie ai numerosi accorgimenti implementati dal produttore, tra i più esperti del settore. Un modello all'apparenza basilare, ma con potenza e componentistica paragonabile ad alcune soluzioni più costose. Viene infatti alimentato da un motore da 650W, con regolazione elettronica dei giri. Il mandrino, ossia la parte frontale dove si fissa la punta, è reversibile, ciò permette di utilizzare l'attrezzo anche come avvitatore, rendendolo molto versatile. L'impugnatura è doppia, pertanto avrete un ottimo grip anche durante i lavori più complessi. Per poco più di 30 euro, Einhell TC-ID650E è senza ombra di dubbio un prodotto valido.

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Black+Decker BDCHD18BAFC-QW

Black+Decker è una realtà ormai consolidata in questo segmento di mercato, infatti tutti i suoi prodotti garantiscono alte performance. Nel settore dei trapani a percussione, suggeriamo di puntare sul Black+Decker BDCHD18BAFC-QW, un modello a batteria che, a causa di quest'ultima, potrebbe far storcere il naso a chi cerca un trapano potente, ma questo attrezzo dispone di una batteria da 18V, che rappresenta il giusto equilibrio tra prestazioni e maneggevolezza. Questo modello si farà poi apprezzare per la presenza di una pratica e resistente valigetta, all'interno della quale ci sono ben 80 accessori, sotto forma di punte dalle dimensioni e forme più disparate, e una seconda batteria, utile per permettervi di continuare il lavoro senza dover ricaricare la batteria appena esaurita.

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Bosch Universal Impact 800

Con i suoi 800W e accortezze relative al foraggio di materiali duri, il Bosch Universal Impact 800 se la cava egregiamente nel settore dei fai da te. Si tratta di un trapano innovativo, con tecnologie volte a prevenire il rischio di torsione accidentale. Il mandrino da 13 mm è autoserrante, mentre il diametro di foro massimo è di 30 mm per quanto concerne il legno, 12 mm su acciaio e 14 mm sul calcestruzzo. La maggior parte dei lavori fai da te è garantita dalla coppia di 17 newton metro e dalla possibilità di regolare il numero di giri al minuto, da un minimo di 50 a un massimo di 3.000. La potenza non manca quindi, così come non manca la versatilità e la semplicità con cui si manovreggia l’attrezzo. Da segnalare anche un sensore integrato che spegne il trapano in caso di blocco, garantendo una maggiore protezione durante l’utilizzo.

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Makita HP2050

Makita HP2050 è un altro attrezzo appartenente al già ricco catalogo del produttore, presente da più di 40 anni nel mercato nazionale degli elettroutensili professionali. Con una potenza di 750W e con il controllo della velocità variabile per fornire fino a 2.900 giri/min e 58.000 bpm, il Makita HP2050 rappresenta uno dei migliori trapani della sua categoria. Ottimo quindi per essere utilizzato in tutte quelle applicazioni più gravose con diametri di grandi dimensione. Tra le sue peculiarità, va segnalata la possibilità di usare la seconda impugnatura sia in verticale che orizzontale, cosicché possiate adattarvi meglio durante la fase di trapanazione. Il mandrino non è autoserrante ma a serraggio manuale con chiave. Questa caratteristica non deve essere vista per forza in maniera negativa, dato che con il serraggio manuale a chiave si tende a ottimizzare la coppia del motore, facendo in modo che il morsetto agisca più forte sulla punta.

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STANLEY FMEH1100K-QS

Concludiamo questa guida all'acquisto consigliandovi il STANLEY FMEH1100K-QS, tra i trapani a percussione più potenti acquistabili sui principali portali di vendita. Questo modello vanta infatti una potenza massima di 1.100W e può essere alimentato solo tramite una presa elettrica, proprio per garantire una potenza stabile ed elevata. Si potrebbe pensare che le sue dimensioni siano molto maggiori rispetto alla media, ma in realtà risulta compatto ed ergonomico, un motivo in più per considerarne l'acquisto. Le capacità di foratura sono eccellenti: si parla di un diametro fino a 50 mm per il legno, di 13 mm per l'acciaio e 20 mm per la muratura. Da segnalare poi che anche la seconda impugnatura è gommata, per un grip costante anche durante i lavori più lunghi.

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Come scegliere i migliori trapani a percussione

Nonostante abbiamo parlato di una tipologia specifica di trapani (quelli a percussione), non commettete l'errore di pensare che ci siano pochi elementi da valutare durante l'acquisto. Certo, chi sa già con certezza che gli serve un modello a percussione non dovrà preoccuparsi delle altre tipologie di trapani, ma fattori come la potenza, coppia motore e diametro di foratura rimangono tra i principali elementi da considerare se si vuole effettuare un buon acquisto, rendendo i lavori fai da te più semplici del previsto. Di seguito riportiamo dunque alcuni approfondimenti che forse avrete già avuto modo di leggere nella nostra guida all'acquisto generica dedicata a questi strumenti.

Quanto potente deve essere un trapano?

Dal momento che non vi interessano le altre tipologie di trapani, il primo elemento da considerare quando si acquista un trapano a percussione è la potenza o, se preferite, le prestazioni dell’apparecchio. Generalmente si tende a capire quanto è potente un attrezzo guardando i Watt, che sono certamente importante, ma quando si parla di trapani bisognerebbe conoscere anche la coppia del motore e la velocità massima raggiungibile dalla punta. Anche in questo caso riassumeremo brevemente i vari elementi in modo che possiate farvi un’idea chiara di quali specifiche tecniche andare a cercare.

Potenza

In questo paragrafo analizzeremo la potenza intesa come Watt che, grosso modo, restituisce già un’idea delle prestazioni del trapano. I valori variano chiaramente in base alla qualità del prodotto, partendo da poche centinaia di Watt per i trapani più economici fino a superare i 2.000W nei modelli più costosi e pensati per l’uso professionale. Per lavoretti domestici senza troppe pretese, come il montaggio di un mobile sulla parete, possiamo dire che 500W bastano e avanzano. Se invece siete soliti fare lavori impegnativi, come forare un cemento, allora è preferibile affidarsi a modelli da 700 e passa Watt.

Coppia motore

Come anticipato, soffermarsi soltanto sui Watt potrebbe essere un’arma a doppio taglio, poiché le prestazioni di un trapano dipendono molto anche dalla coppia motore, misurata in N·m (Newton Metro). Si tratta di un dato tecnico che va in stretta correlazione con la potenza generale dell’attrezzo. È un qualcosa che avrete sentito nominare o letto anche quando si analizzano le specifiche tecniche di un motore di un’auto o moto. Infatti non c’è alcuna differenza, dal momento che il N·m non è altro che un’indicazione che misura la capacità della punta del trapano di continuare a girare durante la resistenza. A valori più alti corrisponde una resistenza migliore, pertanto se forate spesso superfici molto dure, assicuratevi che il trapano che state per acquistare abbia abbastanza N·m da supportare il carico di lavoro. Essendo un dato molto tecnico, purtroppo non sempre viene riportato nella descrizione del prodotto, obbligando spesso l’acquirente a fidarsi solo dei Watt o poco altro.

Velocità della punta

Se si vuole conoscere le prestazioni di un trapano bisogna controllare anche la velocità massima della punta, espressa in giri al minuto. A differenza dei N·m, questo è un valore che viene sempre riportato dai produttori nelle descrizioni dei loro prodotti. Come intuirete, più la punta gira veloce e più sarà facile lavorare su materiali duri. I trapani di un certo livello permettono alla punta di fare 3.000 giri al minuto e, in alcuni casi, consentono di regolare la velocità su diversi step, in modo che si adatti alle varie esigenze.

Si può regolare la velocità della punta dei trapani a percussione?

Come anticipato nell’ultimo paragrafo, i trapani permettono di regolare la velocità della punta, ma lo fanno in modo diverso a seconda della qualità del prodotto. I modelli entry level, solitamente quelli a meno di 50 euro, permettono di impostare solo due velocità, solitamente quella massima e una intermedia. I modelli più all’avanguardia, invece, prevedono una serie di velocità selezionabili che ben si sposano con le reali necessità della superficie che si intende lavorare.

Oltre a ciò, alcuni trapani hanno la capacità di modificare il verso di rotazione del mandrino e, di conseguenza, della punta foratrice. Si tratta di una funzione che può rivelarsi fondamentale per alcune lavorazioni, adatta soprattutto ai professionisti del settore e per chi acquista un trapano avvitatore, il più indicato per avvitare e svitare viti.

Quanto grandi devono essere le punte dei trapani a percussione?

Ogni trapano supporta determinate punte, le cui dimensioni possono essere le più disparate. È importante conoscere le superfici sulle quali si andrà a lavorare, poiché punte più piccole potrebbero adattarsi meglio a determinate superfici, altre invece no. Quello appena citato è un fattore molto importante e i produttori di trapani lo sanno bene, infatti difficilmente non troverete queste informazioni nella descrizione del prodotto. Bisogna che valutiate quindi il diametro di foratura, che ovviamente dovrebbe essere quanto più ampio possibile, in modo da permettere al trapano di essere compatibile con numerose punte e, di conseguenza, eseguire lavori non fattibili magari da un modello della stessa fascia. Se si analizzano i modelli di fascia alta, si nota che il diametro è regolabile da 8 a 16 mm per quanto riguarda i metalli, da 25 a 40 mm per il legno e da 13 a 20 mm per il calcestruzzo.

Cos’è il mandrino?

Se avete dato un’occhiata a uno o più trapani, vi sarete sicuramente imbattuti nel mandrino nelle varie descrizioni del prodotto. Quest’ultimo è un componente fondamentale del trapano, ossia quello dove si fissano le varie punte di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Questo può essere a cremagliera o autoserrante. La differenza sta nel fatto che il primo richiede un’apposita chiave per essere fissato, mentre il secondo si aggancia automaticamente, facilitando e velocizzando i cambi di punta.

Quanto influisce il peso sulle prestazioni?

I trapani più potenti tendono ad essere i più pesanti, ciò non dovrebbe sorprendere perché motore e componentistica di maggior qualità influiscono chiaramente sul peso finale del prodotto. Ma quanto incide il peso sulla praticità? Questo dipende da persona a persona. I soggetti più robusti potrebbero non trovare difficoltà neanche utilizzando un trapano tassellatore, altri invece potrebbero faticare meno con un modello meno prestazionale. Ad ogni modo, il peso di questi attrezzi si aggira intorno ai 2 kg, a cui bisogna aggiungere il peso di un eventuale batteria.

Che accessori hanno i trapani a percussione?

Un buon trapano non può esprimere tutto il suo potenziale senza una buona dose di accessori. Si consiglia infatti di acquistarne uno che abbia già una ricca dotazione iniziale di accessori che vi permetta di compiere la maggior parte dei lavori senza spendere altri soldi in un secondo momento. Tendenzialmente, gli accessori più utili sono i seguenti:

  • Dispositivo raccogli polvere: rappresenta un accessorio assai utile, in particolar modo nelle lavorazioni continue e durature. Per chi non lo conoscesse, si tratta di una coppetta che isola la zona d’azione della punta, così da evitare di sporcare l’area di lavoro;
  • Asta di profondità: come nel caso del dispositivo raccogli polvere, questo accessorio rappresenta un utile strumento per misurare la profondità del foro, in modo tale da compiere lavori più precisi;
  • Impugnatura supplementare: stiamo parlando di un accessorio comunemente incluso nelle confezioni. I migliori prodotti ne possiedono uno removibile, che permette di impugnare saldamente il trapano;
  • Set di punte: si tratta di un set contenente un numero variabile di punte, che consentono di effettuare lavorazioni differenti, in base al materiale da forare;
  • Valigetta portautensili: è doveroso conservare il proprio trapano, motivo per cui una valigetta è sempre utile per riporre il proprio gioiellino. Questo accessorio tendenzialmente ha una capienza utile a portare con sé moltissimi accessori, anche quelli descritti poc’anzi, soprattutto nel caso di set di punte e/o di batterie supplementari.

Chi produce i migliori trapani a percussione?

Sono diverse le aziende che operano nel campo del fai da te, al punto che si è raggiunti ormai quasi uno standard. Tuttavia, se si preferisce aggiungere alla qualità del prodotto anche un ottimo servizio post vendita (fondamentale per un eventuale assistenza), allora si dovrà valutare le proposte dei brand più importanti o di quelli che producono trapani da numerosi anni e che quindi hanno una lunga esperienza nel settore. Di questi vale la pena citare sicuramente la linea Bosch ProfessionalMakitaBlack+Decker e Einhell.

Trapano o avvitatore?

I due attrezzi sono molto simili esteticamente, ma la loro funzione è completamente diversa. Il trapano è uno strumento con cui forare una serie di materiali, dal legno al cemento armato, indicato quindi per i lavori fai da te più complessi e pesanti. L’avvitatore si occupa invece di vitare e svitare viti e bulloni, pertanto più indicato per officine e falegnameria. Esistono però strumenti che permettono di fare entrambe le cose con lo stesso attrezzo, che prendono il nome di trapano avvitatore. Quest’ultimi sono molto versatili, ma tendono ad essere meno efficienti se paragonati a un attrezzo progettato appositamente per uno scopo ben preciso.

Trapani a percussione o a impulsi?

Il trapano a percussione utilizza un sistema a martelli che batte sulla punta, la quale gira in senso orario, per perforare il materiale, rendendo più facile la lavorazione su materiali duri come il calcestruzzo o la pietra. Un trapano a impulsi, al contrario, utilizza un sistema di impulsi brevi ma potenti per perforare una superficie. Il sistema a impulsi è più efficace per materiali come il metallo o il legno. Entrambi quindi sono ottimi ma non si può dire che uno è meglio dell'altro, dato che dipende dalle esigenze lavorative. Certo, l'ideale sarebbe acquistare un trapano a percussione che abbia anche la modalità a impulsi, a patto di mettere in conto una spesa superiore.

Consigli su come trapanare

Se siete alle prime armi, è normale incontrare qualche difficoltà o avere paura di sbagliare e rischiare di rovinare la superficie sulla quale si intendeva lavorare. D’altronde si tratta pur sempre di attrezzi che necessitano di un minimo di manualità per essere usati al meglio. Di seguito riportiamo una serie di suggerimenti pratici che potrebbero risultare superflui per i più esperti, ma importanti per i neofiti del fai da te.

  • Proteggete gli occhi: basta un piccolo frammento metallico per causare una grave lesione agli occhi, quindi dovreste assicurarvi di avere un’adeguata protezione durante la perforazione del metallo o di altri materiali. Per una protezione efficiente, optate per degli occhiali che riparino anche i lati del viso;
  • Fate una fossetta: le punte tendono a vagare sulla superficie quando si inizia a perforare la prima volta. Per evitare ciò, cercate di fare una fossetta nel punto in cui volete trapanare. Questo piccolo accorgimento consente alla punta del trapano di rimanere più stabile nel punto prefissato;
  • Lubrificate la punta: se dovete forare l’acciaio o materiali simili di un certo spessore, lubrificate la punta con dell’olio adatto. Ciò riduce l’attrito e l’accumulo di calore, rendendo più facile la perforazione, oltre ad allungare la durata delle punte. Per metalli facili come l’alluminio, la lubrificazione non è necessaria;
  • Usate dei morsetti: cercate di non tenere mai un pezzo di metallo in una mano mentre usate l’altra per trapanare, poiché la punta del trapano potrebbe bloccarsi, attivando istantaneamente la funzione di rotazione;
  • Iniziate dal piccolo: se dovete fare un foro grande, procedete col fare un piccolo buco, utilizzando magari una delle punte più piccole, per poi passare a quelle più grandi;

Cosa si intende per brushless?

Se avete girovagato alla ricerca del trapano più adatto a voi, avrete sicuramente letto spesso il termine brushless. Questa parola si riferisce al design del motore e al meccanismo che utilizza per far girare il mandrino (il componente dove si attacca la punta del trapano). Oggi tutti i trapani utilizzano magneti per far girare il mandrino (e da qui il termine brushless), ma in passato si usavano piccole spazzole metalliche per spostare questi magneti.

I motori brushless hanno un componente elettronico che elimina la necessità di queste spazzole, riducendo l’attrito e rendendole molto più efficienti. Utilizza anche meno energia per portare a termine il lavoro. Come detto, oggi è davvero difficile imbattersi in modelli che integrano spazzole metalliche, a meno che non si acquistino trapani davvero molto economici.

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