a cura di Dario De Vita
Editor
Se avete deciso di affidare il riscaldamento della vostra casa a una stufa a pellet, non potete perdervi la nostra guida all'acquisto. In essa troverete i modelli più recenti e interessanti disponibili sul mercato, che spaziano da soluzioni economiche a modelli di alta gamma, anche di svariate migliaia di euro.
Anche se state leggendo questo articolo lontano dalla stagione invernale, non è mai troppo tardi (o presto) per investire in una delle migliori stufe a pellet, considerati tra i metodi di riscaldamento più efficienti per gli ambienti domestici. Inoltre, queste apparecchiature possono diventare veri e propri elementi di arredo, poiché molte delle stufe a pellet più recenti presentano design eleganti. È importante, però, tenere presente lo spazio disponibile, poiché non si tratta di prodotti piccoli e leggeri.
Le stufe a pellet integrano tecnologie avanzate, progettate per bruciare pellet di legno compresso e generare calore con basse emissioni di CO2. Nella nostra guida all'acquisto, oltre a esplorare le varie caratteristiche di questi robusti apparecchi, esamineremo quelli che riteniamo essere alcuni dei migliori modelli attualmente disponibili sul mercato, analizzando le loro specifiche tecniche, i punti di forza e le eventuali criticità. Vi forniremo tutte le informazioni necessarie per aiutarvi a scegliere la stufa a pellet più adatta alle vostre esigenze.
I vantaggi di avere una stufa a pellet in casa sono molteplici, ma per sfruttarli appieno è fondamentale optare per modelli di qualità, anche per ragioni di sicurezza. Ricordate che questi apparecchi operano e devono resistere a temperature elevate, motivo per cui abbiamo attentamente esaminato le proposte disponibili, consigliandovi solo modelli recenti, affidabili e dalle prestazioni adeguate per la maggior parte degli ambienti domestici.
Tutte le stufe a pellet elencate possono essere acquistate sui principali e-commerce, con i relativi link accanto a ciascun modello, accompagnati da un breve riepilogo delle principali caratteristiche tecniche. Per ulteriori dettagli su un modello specifico, vi invitiamo a visitare la pagina del produttore o quella di uno store online.
Prodotti
Nordica Iside idro H15
La migliore
Stufa a pellet con camera di combustione in acciaio ad alto spessore, con porta fuoco e braciere in ghisa. Potenza termica fino a 18 kW.
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Display LCD intuitivo, Valvola di sicurezza 3 bar, Ventilazione frontale
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Prezzo
Nordica Costanza Idro 5.0
Abbinabile a un sistema di riscaldamento
Stufa a pellet con funzione di termostufa, per un riscaldamento dell’acqua e l'integrazione con il sistema di riscaldamento domestico.
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Gestibile da remoto, Abbinabile a un impianto di riscaldamento, Telecomando retroilluminato
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Prezzo
Marmolada 13 KW
La più ecologica
Stufa a pellet certificata 5 stelle in quanto a ecologia. Con un funzionamento a ventilazione, vanta un'efficienza del 89% e scalda fino a 130m².
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Ecologica, Autonomia
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Design non adatto a ogni ambiente
California 8 KW
La più compatta
Stufa a pellet dalle dimensioni compatte, senza compromettere l'efficienza, che supera il 90%. Riscalda fino a 70 m² e offre autonomia di 20 ore.
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Prezzo, Compatta, Controllo remoto
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Poco efficiente per i grandi ambienti
Come scegliere la stufa a pellet
Acquistare una stufa a pellet equivale ad affrontare una spesa importante, visto che si può superare facilmente la soglia dei 1.000€, soprattutto se si prende in considerazione un modello di fascia alta, come quelli da noi segnalati nei paragrafi precedenti. Proprio per questo motivo occorre prestare molta attenzione ed evitare di fare un acquisto affrettato, onde evitare non solo di portarsi a casa un modello non adatto per il proprio ambiente, ma anche per evitare di dover fare poi un ipotetico reso, che si rivelerà decisamente complicato a causa delle dimensioni e peso della stufa. Il nostro consiglio, dunque, è quello di tenere bene a mente i fattori che vi andremo a descrivere di seguito perché saranno fondamentali al momento dell'acquisto.
Quanti kW deve avere la stufa a pellet?
Prima di mettervi alla ricerca della stufa a pellet, dovreste conoscere i metri quadrati dell'ambiente che volete riscaldare. Una stufa a pellet, infatti, sarà efficace solo se possiede la potenza per sprigionare il calore necessario per riscaldare un determinato volume. La potenza viene espressa in kW e se prendiamo come esempio una casa di 80 metri quadrati, vorrà dire che vi servirà una stufa da 7-8 kW. Di conseguenza, se vivete in una casa di 100 e passa metri quadrati, allora suggeriamo di prendere in considerazione un modello da almeno 10 kW.
Esiste un metodo matematico che vi permette di calcolare in maniera precisa la potenza necessaria per riscaldare la casa o una singola stanza. Nulla di complicato, anche perché sarà la calcolatrice a fare tutto. Dovreste però conoscere i metri quadrati, il clima della vostra zona e l'altezza del soffitto della casa o della stanza che intendete riscaldare, senza di essi non sarà possibile procedere con questo calcolo matematico. Non importa se non ricordate quanto è grande la casa, l'importante è calcolare il tutto inserendo valori il più vicino possibile a quelli reali, e ciò non dovrebbe essere complicato. Dopo aver recuperato le informazioni, il calcolo da fare è il seguente: mq x altezza soffitto x 35 : 862.
A cosa corrispondono 35 e 862? 1 kW è pari a 862 kcal, pertanto bisogna eseguire questo calcolo al fine di ottenere risultati precisi. 35 è invece una media del coefficiente termico. Se abitate in un'area fredda e umida, si consiglia di moltiplicare x40, mentre se abitate in un clima temperato dovreste moltiplicare x30. Come avrete notato, nel nostro esempio abbiamo fatto una media. Detto ciò, facciamo un esempio pratico. Se la vostra casa è di 100 mq con un'altezza del soffitto di 2,70 metri, il calcolo da fare sarà moltiplicare 100 x 2,70 x 35 per poi dividere per 862. Il risultato sarà 10,96, che corrisponderanno ai kW che dovrà avere la stufa a pellet per far sì che l'ambiente in cui è posizionata venga riscaldato bene.
Che tipologia di stufe a pellet esistono?
Un altro fattore importantissimo da valutare prima di completare l'acquisto, onde evitare di fare uno spiacevole reso in un secondo momento, è capire che tipo di stufa a pellet è più adatta a voi. Non tutti i modelli, infatti, funzionano allo stesso modo, pertanto dovreste conoscere la differenza che c'è tra una stufa a pellet ventilata, canalizzata e dalle cosiddette termostufe.
Stufa ventilata
I modelli ventilati sono, dal punto di vista del funzionamento, i più semplici, dal momento che necessitano solo di una canna fumaria per funzionare. Il meccanismo prevede due sistemi di ventilazione, che fanno sì che l'aria vada in direzioni diverse. Quella calda viene ovviamente distribuita nella stanza, mentre il fumo viene espulso dal tubo di scarico.
Stufa canalizzata
I modelli canalizzati funzionano allo stesso modo, ma vantano più tubi di scarico, il che significa che potrete convogliare l'aria calda in diversi punti della casa, motivo per cui questa tipologia di stufe a pellet tende ad essere più potente rispetto alle altre. È chiaro che dovreste evitare di acquistare uno di questi modelli se il vostro obbiettivo è quello di riscaldare solo un determinato ambiente, poiché la potenza della stufa sarebbe in quel caso troppo sovradimensionata.
Termostufe
Le termostufe sono le più complesse, visto che sono pensate per essere collegate a un altro sistema di riscaldamento domestico, motivo per cui sono dotate anche di uno scambiatore di calore. Essendo progettate per funzionare anche come caldaia, questi modelli sono in grado di riscaldare anche l'acqua. Capite bene che questa tipologia necessita di un professionista per essere installata, quindi oltre al costo elevato della stufa dovrete tenere conto anche di una spesa aggiuntiva.
Con forno integrato
Nonostante siano indicate maggiormente per le residenze in campagna, vale la pena citare anche dell'esistenza delle stufe a pellet con forno integrato, che si caratterizzano proprio per la presenza di un modulo aggiuntivo che funge da forno, ma anche come piano cottura. Lato funzionalità, queste stufe dispongono esattamente delle stesse funzioni delle altre tipologie citate pocanzi ma, come è facile immaginare, occupano molto più spazio, a causa della presenza del modulo aggiuntivo, la cui capienza può essere diversa a seconda del modello. Tra i fattori che potrebbero non convincere ad acquistarla vi è anche il design, che tende ad essere quasi sempre rustico, ed ecco perché si è solito trovare questi modelli in residenze in campagna o nei rifugi in montagna. Va anche detto però che, grazie al forno incorporato, queste stufe permettono di ottimizzare i consumi, dato che la quantità di pellet che andrete a utilizzare sarà la stessa delle altre tipologie.
Che programmi deve avere la stufa a pellet?
Il secondo fattore da valutare è la presenza o meno della possibilità di programmare la stufa a pellet. Quante volte, infatti, vi è capitato di tornare dal lavoro e trovare la casa fredda? A tal proposito, un modello che vi permetterà di programmare l'accensione e lo spegnimento automatico all'ora prestabilita è sicuramente da preferire, così come è da preferire una stufa che vanta le più sofisticate tecnologie di sicurezza. Non dimentichiamo, infatti, che si tratta di un apparecchio che funziona ad altissime temperature e che, in alcuni casi, funziona in accoppiata con il resto dell'impianto della casa, motivo per cui la stufa dovrebbe avere sistemi di sicurezza che le permettono di spegnersi automaticamente subito dopo un eventuale malfunzionamento.
Quanto deve essere grande il serbatoio della stufa a pellet?
A seconda della potenza della stufa, la capienza del serbatoio è importante perché da questo dipenderà l'autonomia e la praticità della stufa. Nel primo caso, se siete provvisti di una speciale attrezzatura per il riempimento automatico e la stufa vanta un buon serbatoio, non dovrete riempire quest'ultimo ogni due per tre, e ciò ovviamente andrà a influire anche sulla praticità dell'apparecchio, visto che, in assenza di un sistema di riempimento automatico, sarete voi a inserire manualmente le pellet. Ciò detto, il serbatoio di una stufa a pellet dovrebbe essere di almeno 15 kg.
Come funzionano le stufe a pellet?
Le stufe a pellet sembrano apparecchi semplici dall'esterno, ma all'interno sono molto complessi. In genere, per mettere in funzione una stufa a pellet occorre innanzitutto caricare i pellet nella tramoggia, dove verranno immagazzinati temporaneamente. Una coclea alimenterà il pellet alla camera di combustione, emettendo calore e fare in modo che il termostato all'esterno della stufa indichi la temperatura raggiunta. Sebbene molte stufe a pellet accendano automaticamente i pellet nella camera di combustione quando si avvia per la prima volta la stufa, alcuni modelli necessitano di un intervento manuale. A questo punto il fuoco continuerà a bruciare man mano che vengono aggiunti nuovi pellet. Quest'ultimi vengono bruciati nella camera di combustione per produrre calore e uno scambiatore di calore soffia l'aria oltre la camera di combustione per fornire il calore in modo sicuro.
Come sono strutturate le stufe a pellet?
Come detto pocanzi, le stufe a pellet sembrano apparecchi semplici se guardati dall'esterno, ma dentro vantano numerosi componenti, ognuno con uno specifico scopo e tutti indispensabili per il corretto funzionamento della stufa. Scopriamo quindi quali sono gli elementi che caratterizzano questo prodotto, fondamentale per molte famiglie in inverno.
- Serbatoio: è quello che permette di inserire il pellet ed è situato nella parte superiore della stufa;
- Canale di caduta: è sostanzialmente un imbuto, che si attiva non appena viene aggiunto il pellet, il quale andrà a finire poi nel braciere;
- Camera di combustione: come è facile intuire, è la zona in cui il combustibile brucia;
- Sportello: grande in base alle dimensioni della stufa, vi permette di accedere alla parte interna, rimuovendo i residui inceneriti;
- Braciere: è la parte della stufa dove avviene la combustione;
- Deflettore: protegge dalle fiamme ed è situato nella parte alta della camera di combustione;
- Tubo di scarico: serve a generare calore supplementare ed è indispensabile per il riscaldamento dell'ambiente;
- Ventole: servono a distribuire l'aria calda e, a seconda del modello, sono poste in diversi punti della stufa;
- Pannello di controllo: situato praticamente sempre nella parte superiore della stufa, serve ad accedere alle varie funzioni della stufa, tra cui la regolazione della temperatura.
Costi e installazione di una stufa a pellet
Le stufe a pellet sono meno costose e più facili da installare rispetto a un sistema di riscaldamento basato sul caminetto, ma ciò non significa che siano economiche. Alcuni modelli funzionano fin da subito una volta disimballati, mentre altri potrebbero richiedere l'installazione di un tubo per lo scarico esterno o devono essere integrati in un sistema di riscaldamento esistente. Aspettatevi di pagare almeno 1.000€ per avere la vostra stufa a pellet installata da un professionista. I costi potrebbero aumentare vertiginosamente nel caso di stufe in ghisa.
A volte, grazie anche a delle buone offerte, si riesce ad acquistare una stufa a pellet per circa 500 euro, ma si tratta di modelli costruiti quasi sicuramente con materiali di scarsa qualità e forse con standard di sicurezza molto bassi, il che non è il massimo. Un modello da circa 500 euro avrà poi quasi certamente una potenza di 4,5 kW, insufficienti per riscaldare correttamente la maggior parte degli ambienti domestici. Pertanto, salvo casi eccezionali, come ad esempio il posizionamento di una stufa a pellet in un miniappartamento, sconsigliamo l'acquisto di un modello troppo economico, dal momento che oltre a non essere di ultima generazione potrebbe rivelarsi anche poco affidabile.
Come allungare la vita delle stufe a pellet?
A differenza di una stufa a legna, una stufa a pellet ha diversi componenti che possono rompersi nel tempo se non si esegue correttamente la manutenzione. Pertanto, vi consigliamo di tenere sempre in ordine la stufa, pulendo le parti più importanti, cosicché possiate avere la certezza che il riscaldamento invernale sia ottimale.
La prima operazione che dovreste fare per mantenere la stufa a pellet in buono stato è pulire il portacenere, in modo che non ostruisca le presa d'aria della camera di combustione. Un buon metodo per rimuovere la cenere è semplicemente quello di aspirarla. Questa è un operazione che farete almeno ogni 2-3 giorni, soprattutto durante i mesi invernali, quando la stufa viene usata per tutto l'arco della giornata.
Di tanto in tanto, consigliamo di pulire anche la tramoggia e la coclea, in quanto i detriti dei pellet, che sono fatti di segatura e altri materiali friabili, possono accumularsi in questi componenti e compromettere il meccanismo di alimentazione. Infine, è una buona idea far controllare la stufa a pellet da un professionista una volta all'anno, in genere prima che inizi il freddo. A tal riguardo, diverse aziende forniscono servizi di abbonamento dedicati, in modo che non dovrete preoccuparvi della pulizia e il prezzo è, di solito, abbastanza modesto.
Consigli sulla sicurezza
La sicurezza è fondamentale ogni volta che si accende un fuoco all'interno della propria casa. La cosa più importante è fare in modo che le fiamme non si avvicinino troppo alla stufa. Nel fare ciò, assicuratevi che non ci sia nulla di combustibile nella stanza in cui è presente la stufa, compresa la superficie del pavimento e le pareti. La maggior parte dei produttori di pellet forniscono un elenco di materiali sicuri da usare ed è consigliato affidarsi solo a quelli.
Inoltre, è importante tenere d'occhio la stufa di tanto in tanto. Non lasciate che i bambini o gli animali domestici giochino da soli nella stanza quando la stufa è accesa, poiché la superficie della stufa e il vetro anteriore possono essere estremamente caldi. A tal proposito, potrebbe tornarvi utile un rilevatore di fumo, visto che rilevano immediatamente la presenza di fumo, gas o perdite all'interno di ambienti chiusi.
Cos'è il pellet?
Il pellet è un'alternativa rinnovabile al riscaldamento domestico, pulito e stabile in termini di costi, utilizzato ogni anno da tantissime famiglie nel periodo invernale. È un prodotto a biomassa composto da sostanze rinnovabili, quasi sempre rifiuti di legno riciclati. Avendo molti vantaggi, questo combustibile per il riscaldamento viene spesso utilizzato anche in ambienti su larga scala, come le scuole. In breve, il pellet è un metodo intelligente per deviare milioni di tonnellate di rifiuti dalle discariche e trasformarli in energia.
Si possono installare le stufe a pellet nei condomini?
Nonostante sia sconsigliato per una serie di motivi, che analizzeremo in seguito, è possibile installare una stufa a pellet in un condominio, a patto che venga fatto da un professionista certificato e, soprattutto, a patto che ci sia un camino o una canna fumaria. Nel caso ci fossero, dovrete far controllare, sempre da un professionista del settore, il tiraggio o capire con il suo aiuto se l'installazione dei tubi di scarico è fattibile o meno.
Ad ogni modo, le stufe a pellet difficilmente si adattano nei condomini, soprattutto nelle grandi città dove, si sa, la qualità dell'aria non è ottimale, facendo provocare alla stufa a pellet un calore troppo secco. Dovrete poi informare l'amministratore del condominio e considerare possibili disagi causati agli altri dopo i lavori di installazione.
Le stufe a pellet possono connettersi al Wi-Fi?
Le stufe a pellet di ultima generazione, solitamente quelle di fascia alta, tendono a integrare il supporto al Wi-Fi, il che significa che la stufa può collegarsi alla rete internet domestica e, tramite app su smartphone o tablet, essere comandata da remoto. Questi modelli permettono di regolare la temperatura, programmare il funzionamento e monitorare il consumo di pellet da qualsiasi luogo. Un vantaggio non da poco, specie se si è soliti usarla quotidianamente. Alcuni modelli, inoltre, possono connettersi anche con un eventuale termostato, a patto che anche quest'ultimo sia smart, semplificando così l'installazione.
Quanto pesano le stufe a pellet?
Come per ogni tipo di prodotto, il peso può variare in base alla costruzione e al materiale utilizzato per la stufa, oltre che dal modello. Una stufa a pellet pesa solitamente intorno ai 100kg, pertanto serve l'aiuto di altre persone, sia per il trasporto che per l'installazione finale. Le termostufe, invece, nonché i modelli con forno integrato e con un piano cottura sulla parte superiore, arrivano a pesare anche più di 200kg, da rendere necessario a volte smontare alcuni componenti per far sì che il trasporto sia più leggero.
Di che materiali sono fatte le stufe a pellet?
I materiali assumono un ruolo molto importante su una stufa a pellet, poiché incidono sulla resistenza e sulla sicurezza, sia dell'apparecchio stesso che della nostra. Per la loro realizzazione si usa soprattutto l'acciaio e la ghisa, ma è possibile trovare modelli anche in ceramica, maiolica, mattone refrattario e pietra ollare. Tutti questi materiali sono adatti per il corretto funzionamento della stufa, anche se vale la pena citare che l'acciaio è in grado di raggiungere temperature più elevate, con il vantaggio di un raffreddamento più rapido, che si nota al momento dello spegnimento.
Chi produce le migliori stufe a pellet?
In Italia ci sono un paio di produttori che spiccano su tutti gli altri. Il primo è sicuramente Nordica, che vanta un catalogo prodotti immenso, con soluzioni moderne e di design, che si adattano a ogni genere di arredamento. Vi è poi Dal Zotto, anch'esso noto per le sue realizzazioni di stufe di alta qualità e per i numerosi modelli che rispondono alle esigenze delle famiglie. Quando si parla di stufe a pellet, affidarsi a un'azienda affermata è fondamentale, soprattutto in ottica assistenza tecnica.
Cos'è la canna fumaria?
La canna fumaria è un tubo o un condotto che viene utilizzato per evacuare i fumi e i prodotti della combustione generati dalla stufa a pellet, dal camino o dalla caldaia. Essa è costituita da un materiale resistente alle alte temperature ed è installata in modo da garantire una perfetta tenuta al fumo e all'aria. La canna fumaria deve essere progettata e installata in conformità alle norme di sicurezza e di igiene per evitare incendi e pericoli per la salute.
La stufa a pellet può funzionare senza canna fumaria?
Essendo che i fumi prodotti dal pellet sono tossici e vi è l'obbligo di espellerli all'esterno, una stufa a pellet non può funzionare senza canna fumaria. Dovrete quindi considerare l'installazione di un camino o utilizzare la ventola di scarico della stufa pensata appositamente per spingere i fumi fuori dalle mura domestiche. Questo significa che dovrete per forza creare un sistema di scarico nelle pareti, possibilmente quanto più vicino possibile alla stufa, in modo da non rovinare il design dell'arredamento a causa della fuoriuscita della canna fumaria.
Come funziona il sistema di ventilazione di una stufa a pellet?
Nonostante non sia visibile alla vista, le stufe a pellet utilizzano un sistema di ventilazione, che serve a spazzare via i fumi di scarico, oltre a portare aria dentro alla stufa per la corretta combustione del pellet. L'entrata di aria causa ovviamente una pressione positiva nella stufa, provocando la fuoriuscita di fumo nel momento in cui si apre il portello o quando si verificano delle ondate di vento improvvise. Se la stufa è vecchia o se i componenti interni sono sporchi, questo problema si accentua ulteriormente, portando persino allo spegnimento della fiamma. Un motivo in più per mantenere pulito ogni componente interno della stufa.