Abbiamo aggiornato la guida ristrutturando in maniera diversa la lista prodotti, rendendo più facile per il lettore riconoscere le varie tipologie di irrigatori. Abbiamo inoltre sostituito uno dei due modelli a scomparsa con una soluzione a marchio Rain Bird, tra i pochi produttori del settore capace di competere con Gardena. Abbiamo infine arricchito la parte relativa all'approfondimento, riportando più nel dettaglio le differenze tra le varie tipologie di irrigatori, oltre a dedicare un paragrafo al fattore prezzo.
Dopo avervi segnalato i migliori tagliaerba e i migliori tagliabordi, è il momento di focalizzarci ancora una volta su come prendersi cura del proprio giardino, dedicando un articolo ad un altro dispositivo in grado di farci risparmiare tempo, fatica e acqua. Parliamo di irrigatori, ossia macchine automatizzate studiate per erogare l'acqua su ampie superfici, il cui obiettivo è quello di sostituire l'innaffiamento manuale.
I vantaggi offerti da un irrigatore non si limitano solo al semplice innaffiamento automatizzato, dal momento che quest'ultimo risulterà molto più efficace rispetto ad un innaffiamento manuale, grazie ad un sistema capace di irrigare ogni zona del giardino in modo omogeneo che, alla lunga, si traduce anche in un notevole risparmio d'acqua. Uno strumento, quindi, consigliato soprattutto per i possessori di grandi giardini, ma che può rivelarsi utile anche per coloro che vogliono semplicemente avere un sistema in grado di prendersi cura della vostra zona verde con il minimo sforzo.
Prima di scoprire quali sono i migliori irrigatori, vi anticipiamo che esistono irrigatori da esterno e a scomparsa. I primi, detti anche fuori terra o da superficie, hanno la caratteristica di essere posti sopra al terreno ed essere spostati a proprio piacimento, mentre i secondi sono più sofisticati, dato che bisognerà installarli sotto terra, il cui meccanismo li farà poi sollevare solo quando serve. Nella seconda parte dell'articolo scopriremo poi quale delle due tipologie garantisce le migliori prestazioni e i motivi che dovrebbero spingervi a puntare su una tipologia piuttosto che un'altra.
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I migliori irrigatori
- Gardena G18710 | A superficie
- Gardena Comfort AquaContour | A superficie
- Orbit 55025 | A scomparsa
- Rain Bird 3504-PC | A scomparsa
- Gardena Set Smart Sensor Control | Smart e automatico
Gardena G18710 | A superficie
Gardena Comfort AquaContour | A superficie
Orbit 55025 | A scomparsa
Rain Bird 3504-PC | A scomparsa
Gardena Set Smart Sensor Control
Come scegliere un irrigatore
Ed eccoci giunti nella parte conclusiva di questo articolo, ossia quella in cui vi spieghiamo come scegliere un buon irrigatore. Come accade con quasi ogni tipo di prodotto, la tipologia assume un ruolo decisivo durante l'acquisto e lo stesso vale anche per gli irrigatori, dal momento che acquistare un ottimo modello ma non adatto per il proprio giardino potrebbe significare andare in contro a una spesa inutile e perdite di tempo.
Che tipologia di irrigatori esistono?
La tipologia, dunque, è il primo fattore da tenere in considerazione durante l'acquisto di un irrigatore, dato che esistono modelli a superficie e a scomparsa. Sebbene abbiano caratteristiche differenti, possiamo dire che la scelta dipende quasi esclusivamente dalle vostre preferenze. Tuttavia, per coloro che intendono o sono obbligati a posizionare l'irrigatore al centro del giardino, è consigliato affidarsi a una soluzione a superficie, dato che quest'ultime vantano, di solito, uno sprinkler rotabile, utile per ottenere un irrigazione uniforme a 360°. In altre parole, grazie a un sistema automatizzato, il vostro giardino verrà innaffiato in ogni zona, senza la necessità di spostare l'irrigatore.
Un irrigatore a scomparsa è consigliato, invece, per coloro che preferiscono nascondere il sistema di irrigazione ma, di solito, hanno la caratteristica di presentare uno sprinkler fisso, ovvero spruzzano l'acqua in una determinata direzione, costringendovi a posizionarlo in un punto ben specifico, ad esempio ai bordi del giardino con la testa rivolta verso il centro. Inoltre, un irrigatore a scomparsa è fisso, dal momento che dovrà essere installato sotto la superficie del terreno.
Detto ciò, vale la pena sottolineare che gli irrigatori da giardino possono avere strutture differenti, soprattutto quelli a superficie. Quest'ultimi, infatti, si dividono a loro volta in quelli con picchetto e quelli a forma orizzontale. Come dice la parola, i primi hanno un picchetto alla base, da collocare sotto al terreno e nell'esatto punto in cui si intende posizionare l'irrigatore. La presenza del picchetto, quasi sempre in metallo, fa sì che l'irrigatore sia molto stabile, cosa che non sempre viene garantita dai modelli con struttura orizzontale o libera, dato che sono sprovvisti di una presa salda. Questo problema viene però compensato dal peso, superiore rispetto alle soluzioni con picchetto, che esteticamente assomigliano molto a un irrigatore a scomparsa.
Che movimento deve fare un irrigatore?
Sebbene sia difficile trovare un irrigatore a scomparsa con lo sprinkler rotabile, il nostro consiglio è quello di puntare su quest'ultimi, dato che offrono un'irrigazione omogenea in tutto il giardino, facendovi risparmiare la fatica del posizionamento. È molto più semplice, invece, acquistare un irrigatore a superficie con la rotazione automatica, ma occorre controllare che il modello abbia effettivamente tale caratteristica e che non si limiti a un'apertura inferiore a 360°.
Fino a che distanza deve innaffiare un irrigatore?
Una buona portata è essenziale per far sì che l'irrigatore sia efficace, soprattutto se avete un giardino di medie o grandi dimensioni, evitando così di acquistare un secondo o terzo irrigatore. Ad ogni modo, un valido irrigatore dovrebbe essere in grado di raggiungere una gittata di almeno 10 metri, a prescindere da quale tipologia prendiate in considerazione.
Che materiali deve avere un irrigatore?
Plastica e metallo sono i materiali più comuni di un irrigatore da giardino, ma sul mercato esistono anche modelli realizzati in gomma e silicone. La qualità dei materiali varia e, ovviamente, i modelli meno costosi tendono ad essere più sottili, a sbiadirsi rapidamente e rovinarsi dopo poche stagioni. Gli irrigatori in metallo sono, di solito, più resistenti rispetto ai modelli in plastica, ma anche la qualità del metallo varia. L'acciaio inossidabile è senza dubbio tra i migliori materiali metallici per quanto concerne gli irrigatori, soprattutto se dispongono connettori a sfere sigillati.
Quando conviene usare l'irrigatore?
Come qualsiasi irrigazione, il momento migliore per dare acqua al giardino è al mattino. In queste ore, infatti, le piante e il prato tratterranno meglio l'acqua, piuttosto che evaporare. Se state annaffiando un prato, si consiglia di usare l'irrigatore una o due volte alla settimana e ciò dovrebbe essere fatto quando il tempo è asciutto. Il tempo dell'operazione, di solito, richiede circa un'ora, ma ovviamente varia a seconda dell'irrigatore e delle dimensioni del giardino.
Un altro motivo per cui è importante utilizzare l'irrigatore nelle prime ore del giorno è la grande quantità d'acqua che andrete a consumare. Innaffiare piante e prati di sera non è sbagliato, ma dovreste farlo in modo controllato, poiché foglie umide o terreno paludoso incoraggiano funghi, muschio e muffe, dannosi per la salute sia del prato che delle piante. Questo è il motivo per cui l'irrigazione al mattino è più ottimale, dal momento che le piante hanno tutto il tempo per assorbire l'acqua durante il giorno, rimanendo così asciutte al calar della notte.
Se avete bisogno di annaffiare una grande prato o un raccolto delle stesse piante, allora un irrigatore è un'ottima soluzione, perché vi permetterà di innaffiare il tutto in modo uniforme e con uno sforzo misero da parte vostra. Tuttavia, se avete molteplici piante diverse una accanto all'altra, a cui servono diverse quantità d'acqua, allora usare l'irrigatore potrebbe non essere una scelta saggia come quella di irrigare a mano. L'irrigazione manuale, infatti, vi consentirà di innaffiare le aree strette senza bagnare e rendere scivoloso tutto quello che si trova attorno.
Come fare manutenzione a un irrigatore?
Utilizzare l'irrigatore in modo ottimale aumenta la sua longevità. Meno esponete l'attrezzo alla luce solare e all'acqua e meglio è. Se siete soliti svuotarlo dopo ogni utilizzo, il consiglio è quello di lasciarlo asciugare prima di portarlo in garage o nel seminterrato. Allo stesso modo, dovreste evitare di investirlo con un tosaerba o lasciare che i bambini facciano oscillare troppo il tubo dove passa l'acqua.
Un'altra operazione che potrete attuare per aiutare l'irrigatore da giardino a funzionare bene è quella di pulire i singoli ugelli dell'attrezzo, dove lo sporco tende ad alloggiarsi di più, rendendo il flusso d'acqua non ottimale.
Come funziona un irrigatore?
Gli irrigatori richiedono una fonte d'acqua esterna, collegata a un tubo che arriva fino al rubinetto. La pressione dell'acqua dal rubinetto è un elemento cardine della maggior parte degli irrigatori. Alcuni modelli includono una specie di turbo per aumentare la pressione e per espandere l'area di erogazione. A tal riguardo, occorre sottolineare che un irrigatore a scomparsa fornirà più acqua a una piccola area, a causa dell'assenza di un sistema rotante.
Gli irrigatori a superficie dotati di funzione a 360° permettono invece di coprire un'area più ampia e soprattutto in modo uniforme. Se pensate che un'area necessiti di più acqua, un modo per essere certi di non aggiungerne troppa è di utilizzare un misuratore di umidità o infilare il dito indice nel terreno. Se questo è asciutto, allora significa che quella zona necessita di più acqua e dovreste settare l'irrigatore affinché copra solo quell'area.
Chi produce i migliori irrigatori?
Allo stato attuale ci sono molti produttori che realizzano buoni irrigatori da giardino, sia affermati che emergenti, ma se vogliamo menzionarne uno allora diremmo senza ombra di dubbio Gardena che, dopo essere nata nel 2007, è oggi leader in Europa per fatturato in questo settore.
Esistono irrigatori smart?
La tecnologia ha fatto numerosi passi in avanti, al punto che oggi è possibile acquistare e installare anche degli irrigatori smart, ossia gestibili da remoto e renderli autonomi. Questo significa che non dovrete pensare al monitoraggio, in quanto l'automazione è studiata appositamente per accendersi e spegnersi al momento desiderato. Con un irrigatore smart, inoltre, avrete un risparmio idrico, poiché si adattano alle condizioni meteorologiche attuali e alle esigenze del vostro giardino, in modo da non irrigare troppo o troppo poco.
A che profondità vanno installati gli irrigatori?
Gli irrigatori devono essere interrati in modo che la testa di emissione sia allo stesso livello del terreno, in modo che non sia visibile e non crei ostacoli per l'erba o le piante. In generale, si consiglia di interrarli tra 15 e 20 cm, a seconda del modello e delle esigenze specifiche del giardino. La cosa migliore che possiate fare in tal senso è seguire le istruzioni del produttore (presenti sicuramente sul manuale d'uso) per assicurare un'installazione corretta.
Quanti watt consuma un irrigatore?
Il consumo di un irrigatore da giardino dipende dalle sue specifiche tecniche e dalla quantità d'acqua erogata. Normalmente gli irrigatori consumano tra i 3 e i 15 watt di energia elettrica, soprattutto se si valutano i modelli capaci di erogare 200 litri d'acqua al minuto. I più prestazionali, ad esempio quelli che spruzzano a distanze elevate ed erogano fino a 1000 litri d'acqua al minuto, consumano di solito intorno ai 15 watt. Informazioni più precise si trovano ovviamente sul manuale d'uso del produttore.
Quanta acqua serve per l'irrigazione?
La quantità d'acqua necessaria per irrigare un prato dipende da diversi fattori, in primis la dimensione del prato. È importante poi considerare il clima, il tipo di erba e il livello di umidità del suolo presente in quel momento. In linea generale, si consiglia di irrigare il prato per almeno un'ora al giorno durante i mesi estivi o fino a quando il suolo non è umido in profondità. In termini pratici, si stima in circa 5 litri d'acqua al giorno per ogni metro quadro durante l'estate. Per un giardino di 30 metri quadri occorrono quindi circa 150 litri d'acqua al giorno, in estate.
Gli irrigatori possono perdere l'acqua?
Se non correttamente installati, è probabile che possiate notare piccole o grandi perdite d'acqua. Le ragioni di questo problema possono essere diverse. Tra le cause più comuni vi sono le valvole difettose e i filtri intasati, che impediscono al flusso d'acqua di passare attraverso l'irrigatore, causando appunto le perdite. Non bisogna sottovalutare anche una possibile pressione dell'acqua troppo alta o un sistema di programmazione difettoso qualora si abbia un pannello smart.
Quanto spendere per un irrigatore da giardino?
Come avete avuto modo di constatare dalla nostra guida all'acquisto, il prezzo di un irrigatore da giardino varia molto a seconda della tipologia che, ricordiamo, può essere a superficie o a scomparsa. La prima è quella che costa di più e la differenza non è poca. Infatti, se da una parte bastano 15-20 euro per portarsi a casa un buon irrigatore a scomparsa, per un modello a superficie andrete a spendere più del doppio, come minimo. Alcune soluzioni Gardena, con gittate che superano abbondantemente i 10 metri di lunghezza e con caratteristiche che consentono di irrigare a 360°, arrivano a costare diverse centinaia di euro. I prezzi possono lievitare ancora di più se si prendono in considerazione gli irrigatori smart, con kit pensati per rendere l'irrigazione totalmente automatica, con giorni e orari prestabiliti.