Che ci crediate o no, la birra è una delle bevande più antiche del pianeta, se non la più antica in assoluto visto che, è stato accertato, già gli antichi egizi si dilettavano nella sua preparazione sebbene, come immaginerete, procedimenti e preparazione differissero molto dalle moderne tecniche di produzione. Con una storia simile, in ogni caso, non si fa fatica a credere che la birra sia la bevanda alcolica più amata e diffusa del pianeta, presente in praticamente buona parte delle culture mondiali, ed al centro di un business che, specie negli ultimi anni, ne ha riscoperto anche le origini più "umili", con un'esplosione di micro e mini birrifici artigianali che, come intuirete, non ha fatto che rendere la birra una bevanda ancor più amata.
Ecco perché abbiamo pensato che potesse farvi piacere questa guida sui migliori spillatori per la birra, così che anche a casa possiate godere di quella che è un'esperienza del tutto simile a quella di un pub, con il vantaggio di avere una pinta pronta, ed a portata di mano, in qualunque evenienza, a patto ovviamente da aver fatto scorta di fusti!
Ovviamente, nel consigliarvi quali potrebbero essere le scelte migliori da acquistare, ancora una volta ci siamo rifatti ad Amazon che, specie in questo settore, pare essere l'unica alternativa valida sia per ampiezza dell'offerta che per i prezzi, mediamente più bassi rispetto ad altri store specializzati nella vendita di elettrodomestici e prodotti per la cucina. Al netto di ciò, almeno per ora, abbiamo pensato di non proporvi molti prodotti, ma di puntare direttamente alle migliori scelte, in quella che è una lista, che in ogni caso, certamente si allungherà nel corso dei prossimi mesi!
I migliori spillatori per la birra
- Philips HD3720/25 Perfect Draft
- Klarstein Tap2Go
- H.Koenig BW1880
- Krups THE SUB
- Distributore di Birra Gadgy
Philips HD3720/25 Perfect Draft | La scelta senza compromessi
Un formato non certo semplice da trovare al supermercato, ma certamente perfetto per una degustazione (ed una spillatura) ottimale della birra, anche e soprattutto perché largamente utilizzato da tutti i principali produttori, permettendovi così di poter variare nella scelta. Realizzato in gran parte in plastica e acciaio, questo spillatore Philips ha un animo tecnologico, che monitora costantemente la temperatura della birra per un mantenimento ottimale a 3 gradi centigradi, fino ad un massimo di 30 giorni. Provvisto di un piccolo ma chiaro display frontale, Perfect Draft vi indicherà, tramite esso, informazioni come temperatura, qualità di birra e giorni rimanenti. Compatto, elegante e perfetto tanto in casa quanto in una piccola taverna, lo spillatore Philips HD3720/25 Perfect Draft garantisce risultati perfetti, pur spillando senza l'utilizzo dell'anidride carbonica. Unico neo? Un costo non proprio per tutti
Klarstein Tap2Go | Lo spillatore 2-in-1
Klarstein Tap2Go, infatti, è uno spillatore in tutto e per tutto, capace di dispensare birra da fusti da 5 litri con alimentazione integrata di CO2 ma, oltre a questo, include al suo interno anche un pratico vano refrigerato con capienza da ben 13 litri, in cui inserire lattine, brick o bottiglie! Il risultato è un dispenser 2-in-1, che include sia la birra in fusto, opportunamente refrigerata fino a 3 °C, sia qualsiasi altra bibita, a patto che rispetti la capienza del "mini frigo integrato". Uno spillatore realmente diverso rispetto alla media del mercato, il cui unico limite è forse la difficile reperibilità dei fusti.
H.Koenig BW1880 | Spillatura professionale ad un prezzo abbordabile
Krups THE SUB | Il più compatto
Distributore di Kult Biertower | L'idolo delle feste
Come scegliere uno spillatore?
Lo spillatore è sicuramente uno dei prodotti più desiderati dagli amanti della birra. I cultori di questa bevanda, infatti, sanno bene che il gusto di una birra appena spillata è molto diverso da quello di una birra in bottiglia o in lattina. Il motivo di questa differenza va ricercato nel meccanismo di funzionamento dello spillatore, che rende la birra alla spina più schiumosa e densa di una birra in bottiglia. Ma quali sono le caratteristiche che deve avere un buono spillatore? Anzitutto diciamo che i prodotti in commercio tendono tutti ad assomigliarsi molto, ma ci sono comunque alcune caratteristiche di cui tener conto, e questo non solo perché da esse dipende il costo dello spillatore, ma anche le modalità con cui va poi acquista la birra da utilizzare.
Raffreddamento
Per godere di una buona birra occorre che essa sia disponibile alla giusta temperatura, ed ecco perché è fondamentale scegliere uno spillatore che possa conservare la birra ad una temperatura ottimale, cosa che, per altro, allungherà anche la conservazione del prodotto. Generalmente gli spillatori propriamente detti non dovrebbero darvi troppi grattacapi, in quanto quasi tutti dispongono, di default, di un sistema di raffreddamento integrato che può essere o ad azione costante o regolabile. Il primo è un raffreddamento che non può essere impostato dall'utente, ma viene bilanciato in automatico dalla macchina alla sua accensione, con una temperatura che è di 4 gradi come standard per il mercato, ovvero sufficiente a conservare quasi ogni tipo di birra. Gli spillatori migliori, invece, dispongono di un sistema regolabile, che vi permetterà di conservare la birra da un minimo di 2 gradi, ad un massimo di 16. Ovviamente il fatto che uno spillatore disponga dell'uno o dell'altro sistema, è ragion sufficiente perché il prezzo del vostro spillatore lieviti. Come intuirete, infatti, solo gli apparecchi migliori dispongono di un sistema liberamente impostabile e capace di garantire una spillatura perfetta per qualsiasi tipo di birra.
Potenza di erogazione
Giacché abbiamo parlato dell'erogazione e delle modalità di conservazione, ne approfittiamo anche per parlarvi della potenza degli spillatori, che è poi uno dei parametri più difficilmente rintracciabili di questi prodotti, quanto meno in quelle che sono le schede tecniche online. Su tutto chiariamo che uno spillatore deve per forza essere alimentato dalla corrente elettrica, poiché tramite l'energia riesce non solo ad erogare la birra, ma anche e soprattutto a mantenere costante la temperatura della bevanda. Diversamente parliamo di altri prodotti, amichevolmente chiamati "silo" o "towerbeer", che altro non fanno se non raccogliere litri di birre in un enorme recipiente, per poi "spillarli" attraverso la gravità. Non c'è conservazione fredda, né un mantenimento della pressione dell'anidride carbonica. Sono prodotti "da festa", per nulla adatti alla conservazione. Chiarito questo, occorre ora chiedersi a cosa serva una maggiore potenza, e la risposta è semplice: maggiore è la potenza di erogazione, migliore è il controllo della dispersione dell'anidride carbonica in fase di spillatura. Oltre a ciò, una maggiore potenza implica anche che il vostro spillatore possa raggiungere temperature più basse in un range che va dagli zero gradi a salire. Un vantaggio non da poco, che vi permetterà di conservare più tipologie di birra, giacché, come il vino, non tutte le birre vanno servite alla medesima temperatura.
Fusti
Uno dei fulcri da cui può dipendere la vostra scelta riguarda la tipologia di fusti da acquistare per il vostro spillatore. Diciamo subito che uno standard c'è, ovvero il fusto da 5 litri, ben chiaro però che esso non è acquistabile in ogni dove e molto difficilmente, ad esempio, vi ci potrete imbattere nel supermercato sotto casa. Per fortuna, servizi come Amazon, già da tempo dispongono di una buona scelta, anche se spesso ci si scontra con il problema delle disponibilità, specie qualora non vogliate optare per la classica "bionda". Anche grazie all'avvento di spillatori più compatti, sono poi nate alternative ai fusti più grandi, come ad esempio i "Torps", ovvero dei contenitori dalla forma di una bottiglia di plastica, e dalla capacità di 2 litri. In ogni caso, prima di acquistare il vostro spillatore, mettetevi a caccia dei fusti per capire, quando poi avrete la vostra spina domestica, il livello di reperibilità delle birre che amate. Allo stesso modo va poi considerato che esistono sia fusti pressurizzati che non. Qual è la differenza? I primi non necessitano di cartucce di anidride carbonica per essere utilizzati, mentre i secondi sì. Sostanzialmente nei fusti pressurizzati, l'anidride carbonica è già presente nel fusto, permettendo alla birra di essere spillata già con la sua tipica carbonatazione ("le bollicine", detto in parole povere) il che, come capirete, significa che più a lungo la birra resterà nel fusto, più è probabile che la spillatura risulti piatta e senza schiuma. Nei fusti non pressurizzati, invece, è lo spillatore ad aggiungere anidride carbonica, grazie ad apposite cartucce usa e getta, permettendovi così di avere sempre un bicchiere spillato in modo ottimale.