a cura di Dario De Vita
Editor
Se cercate un elettrodomestico capace di portare l'ambiente domestico alla temperatura ottimale sia in estate che in inverno, con prestazioni superiori rispetto ai migliori condizionatori portatili, il climatizzatore è la scelta più saggia che potete fare oggi. Esistono numerosi modelli dal costo abbordabile, così come molti dal prezzo importante. Le tante proposte mandano in difficoltà il consumatore finale, ed ecco perché vi invitiamo a dare un'occhiata alla nostra guida all'acquisto, creata proprio per permettervi di acquistare uno dei climatizzatori più validi del mercato, tenendo in considerazione le varie fasce di prezzo.
I climatizzatori sono elettrodomestici utili sia in estate che in inverno, grazie alla presenza di una pompa di calore. La loro funzione è regolare la temperatura ambiente, consentendoci di rimanere al caldo durante la stagione invernale e al fresco durante i mesi più caldi. Tante famiglie si affidano al climatizzatore per difendersi dalle alte o basse temperature e, come tutti gli elettrodomestici, dovranno prima o poi essere sostituiti, a causa dell'usura dei vari componenti.
Acquistare un climatizzatore non è complicato, come invece lo è l'installazione, che necessita di un tecnico specializzato, il quale dovrà montare l'apparecchiatura sia interna che esterna. Difficile potrebbe rivelarsi anche la scelta del modello da acquistare. Non tutti i venditori, infatti, sono disposti a proporvi il modello più adatto a voi, quanto piuttosto cercano di vendervi il climatizzatore che più gli conviene, spesso propinandovi modelli vecchi e poco efficienti a livello energetico. Ecco perché è consigliato effettuare delle ricerche per capire quali sono i migliori climatizzatori, in modo da informarsi con calma sulle diverse caratteristiche del prodotto, confrontare le varie opinioni e recensioni, oltre ad avere forse la possibilità di valutare molti più modelli rispetto al classico negoziante di fiducia.
Questo articolo ha l'obbiettivo di venirvi in contro, consigliandovi non solo quali climatizzatori conviene acquistare a seconda della fascia di prezzo, ma anche dandovi suggerimenti in merito a come utilizzare correttamente questo elettrodomestico e i fattori da valutare prima dell'acquisto. La parte relativa agli approfondimenti la troverete in basso, ed è stata fatta tenendo in considerazione soltanto i climatizzatori fissi e, per quanto possibile, modelli con funzionalità smart.
Prodotti
Mitsubishi MSZ-LN25
Il più lussuoso
Climatizzatore dal design lussuoso, nonché dalle specifiche tecniche di fascia alta, che si traducono in funzioni ed efficienza ai massimi livelli.
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Silenzioso, Filtro Plasma Quad Plus, Controllabile anche da PC
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Solo 9000 BTU
Samsung WindFree Pure 1.0
Il più smart
Climatizzatore a parete con Wi-Fi integrato e intelligenza artificiale, oltre a un controllo vocale che comprende Samsung Bixby, Google Assistant e Amazon Alexa.
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Oscillazione automatica a 4 vie, SmartThings, Con intelligenza artificiale
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Prezzo non del tutto giustificato
LG Libero Smart S24ET
Il più potente
Climatizzatore da 24.000 BTU, perfetto per gli ambienti più grandi. Compatibile con Google Home, vanta un trattamento anticorrosivo a bagno galvanico.
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Fa anche da deumidificatore, Trattamento anticorrosivo
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Rumorosità non al top
Daikin Comfora FTXP35M
Con autodiagnostica
Climatizzatore da 12.000 BTU, adatto per la maggior parte degli ambienti domestici. È dotato di oscillazione orizzontale automatica del deflettore.
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Con oscillazione orizzontale, Filtro in argento, Alexa e Google Assistant
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Rumorosità
HiSense CF35MR04
Il miglior entry level
Climatizzatore smart entry level da 12000 BTU e dalla ottima classe energetica. Utilizza il gas R32 e supporta il Wi-Fi per il controllo da remoto.
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Alexa e Google Assistant, Trattamento antibatterico
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Un po' più rumoroso della media
Come scegliere il climatizzatore
Acquistare il giusto climatizzatore per il proprio ambiente è fondamentale per il corretto raffreddamento o riscaldamento della casa. Ecco perché bisogna tenere conto di diversi fattori durante l'acquisto, analizzando aspetti come BTU, funzioni, consumi e impatto ambientale. Scopriamo di seguito ognuno di questi aspetti in modo da avere le idee chiare sul modello da acquistare.
Quanti BTU deve avere il climatizzatore?
La prima caratteristica su cui focalizzarsi è sicuramente il British Thermal Unit, quasi sempre riportato come BTU nelle varie descrizioni dei prodotti. Il BTU è l'unità di misura dell'energia usata negli Stati Uniti, e ripresa un po' dappertutto. Un numero alto di BTU indica che il climatizzatore è potente, ma questo valore non garantisce che l'elettrodomestico si adatterà al vostro ambiente. Se si installa un climatizzatore con un BTU superiore al necessario, l'unità potrebbe raffreddarsi troppo rapidamente, spegnendosi e riaccendendosi in continuazione per mantenere la temperatura desiderata. A causa di ciò, il compressore del climatizzatore si sovraccaricherà e, se ciò accade spesso, la sua vita è destinata ad essere breve. Questo vale per qualsiasi tipo di climatizzatore o condizionatore, inclusi quelli portatili.
D'altro canto, pochi BTU impediranno al climatizzatore di raggiungere il livello di comfort desiderato. Il carico termico, infatti, sarà troppo per l'unità che sarà costretta a funzionare continuamente, senza mai raggiungere il livello di temperatura impostato. Anche in questo caso, il ciclo di vita del prodotto si accorcerebbe in maniera evidente, motivo per cui è importante prestare attenzione a questo valore, che si trova sempre tra le caratteristiche principali. Come fare quindi per conoscere il modello adatto al proprio ambiente? Di seguito vi elenchiamo i valori universali, attraverso i quali riuscirete a schiarirvi le idee.
14 mq | 5.000 BTU | 51 mq | 12.000 BTU |
23 mq | 6.000 BTU | 65 mq | 14.000 BTU |
28 mq | 7.000 BTU | 92 mq | 18.000 BTU |
32 mq | 8.000 BTU | 111 mq | 21.000 BTU |
37 mq | 9.000 BTU | 130 mq | 23.000 BTU |
42 mq | 10.000 BTU | 148 mq | 25.000 BTU |
Prima di passare oltre, è importante valutare anche il tipo di ambiente in cui si intende piazzare il climatizzatore. Se ad esempio la vostra casa ha un secondo piano e quest'ultimo tende ad essere più caldo rispetto al piano terra, dovreste calcolare un 10% di potenza aggiuntiva. In altre parole, dovreste optare per un BTU leggermente superiore a quello riportato nella tabella precedente, in rapporto ai metri quadri. Il discorso è inverso se il vostro ambiente è esposto a tante ombre e a poche luci solari. In questo caso conviene sottrarre il 10% sul valore universale, nonostante sia consigliato optare sempre per un BTU più alto.
Anche il numero di persone presenti in casa potrebbe influire sulla scelta del climatizzatore. Se la famiglia è numerosa, è consigliato infatti aggiungere un migliaio di BTU a quelli che servirebbero in un normale nucleo famigliare. Il discorso diventa ancora più complesso per gli ambienti in cui la cucina e il soggiorno si trovano in uno spazio aperto senza porte. In tal caso, dovreste calcolare i metri quadrati di tutto il perimetro della stanza e scegliere il giusto climatizzatore per avere la certezza che raffreddi e riscaldi senza difficoltà.
Quanti Split installare? Mono, Dual o Trial?
Dopo aver analizzato i BTU, si dovrebbe tenere conto degli split del climatizzatore. Lo split non è altro che il numero delle unità interne collegabili a quella esterna. La stragrande maggioranza dei modelli sono mono split, cioè caratterizzati da una singola unità interna. Negli ambienti di grandi dimensioni, dove servono tanti BTU e dove c'è l'esigenza di raffreddare e riscaldare numerose stanze, si dovrebbero prendere in considerazione le soluzioni dual split e trial split, ma ciò non sempre è possibile a causa delle strutture architettoniche che, quasi sempre, consentono l'installazione solo di modelli mono split. Tuttavia, quest'ultimi si rivelano i più convenienti economicamente, sia per quanto riguarda il costo di ogni singolo elettrodomestico, sia per quanto concerne la spesa dell'installazione.
Spesso e volentieri conviene acquistare 2 o 3 climatizzatori dalle caratteristiche discrete piuttosto che un singolo modello da oltre 12.000 BTU, il cui prezzo può superare la soglia dei 1.000€. La scelta finale dipende ovviamente dalle vostre esigenze. Se avete la necessità di un climatizzatore in una stanza specifica, allora potete fare a meno del multisplit e puntare magari su un modello mono split ma molto efficiente. Se avete bisogno che il climatizzatore faccia il suo in più stanze, a quel punto vale il discorso inverso e sarebbe meglio puntare sull'installazione di più modelli sparsi nella casa che, seppur meno prestazionali, offriranno un riscaldamento/raffreddamento più uniforme.
Tecnologia On/Off e inverter
I climatizzatori si basano su due tipi di tecnologie, la On/Off e la Inverter. Le differenze tra le due sono semplici da capire e di seguito vi spieghiamo perché è meglio puntare su una piuttosto che l'altra. I modelli On/Off hanno la caratteristica di spegnersi dopo aver raggiunto la temperatura prefissata, per poi riattivarsi quando i sensori notano che la temperatura ambiente è cambiata. Seppur in modo leggero e per un tempo limitato, lo spegnimento del climatizzatore provoca un'oscillazione della temperatura e, di conseguenza, si rivela poco uniforme nel rispettare i gradi che avete impostato tramite il telecomando. Inoltre, questo metodo di funzionamento aumenta il consumo di energia, dato che il compressore del climatizzatore dovrà riavviarsi ogni volta che la temperatura cambia.
Tutto questo non avviene con i modelli Inverter, dal momento che sono progettati per erogare la potenza in forma continua senza il tipico "Start & Stop". Oltre a una migliore uniformità della temperatura ambiente, la tecnologia Inverter permette anche di risparmiare energia, motivo per cui consigliamo di optare su un modello dotato di queste peculiarità. Oggi come oggi, i prezzi dei climatizzatori Inverter sono quasi paragonabili a quelli On/Off, quindi non ci sono motivi validi per acquistare un modello dotato di una tecnologia meno sofisticata, anche perché il risparmio lo si andrà poi a pagare in bolletta nel lungo periodo.
Quanto consumano i climatizzatori?
Il climatizzatore è tra gli apparecchi domestici più energivori, soprattutto durante i giorni più caldi, quando potrebbe consumare anche 3.000W all'ora. Come per ogni elettrodomestico, è possibile calcolare il consumo energetico basandosi sulle informazioni riportate sull'etichetta del prodotto. Queste informazioni sono quasi sempre espresse sotto forma di Kilowatt. Ogni KW equivale a 1.000W, quindi se ad esempio la vostra unità consuma 60W all'ora e la si tiene accesa per 60 ore, il consumo energetico sarà di 3,6 kW (60W x 60 ore). Si pensa che il climatizzatore venga fatto funzione dalle famiglie per circa 1.600 ore all'anno, che equivalgono a circa 4 ore al giorno e 132 ore al mese. Tuttavia, questo valore è diverso per ogni famiglia.
Se volete provare a calcolare quanto consuma il vostro climatizzatore, dovreste conoscere la tariffa elettrica del vostro fornitore espressa in kW/h. Come riportato pocanzi, il calcolo è semplice, dato che vi basterà moltiplicare i Watt del climatizzatore con le ore di utilizzo. Vale la pena notare però che i climatizzatori non rimangono sempre accesi, quindi dovreste tenere conto di ciò per avere un'idea precisa del consumo. La maggior parte dei modelli erogano la massima potenza per circa 15 minuti ogni paio d'ore, quindi il consumo energetico effettivo è la metà rispetto alla cifra da voi calcolata con la precedente moltiplicazione. Se ad esempio avete 15kW, dovete dividerlo per 2 e moltiplicare il valore per il costo della vostra elettricità. Ammettiamo che il vostro fornitore vi faccia pagare 0,10 centesimi per ogni kW, il vostro costo giornaliero sarà di 0,70 centesimi (7kW x 0,10).
Ovviamente un vecchio climatizzatore consumerà di più rispetto a un modello recente, ma una piccola parte della spesa la si deve attribuire anche alla revisione, che dovrebbe essere fatta ogni anno per evitare che l'elettrodomestico eroghi più potenza del necessario per mantenere la giusta temperatura ambiente. Un buon impatto sui consumi proviene anche dal tipo di unità che si è deciso di installare. Le soluzioni canalizzate, infatti, sono più energivore di quelle a split. Un modo semplice e rapido per capire l'efficienza di un climatizzatore è quello di leggere il valore SEER, più è alto e meglio è.
Che funzioni integrano i climatizzatori?
Sebbene i climatizzatori abbiano più o meno le stesse funzioni, occorre controllare la lista di quest'ultime nella descrizione del prodotto, soprattutto se vi accingete ad acquistare un modello costoso. In tal caso, sarebbe bene controllare che il climatizzatore abbia la possibilità di collegarsi alla vostra rete Wi-Fi domestica, cosicché possiate comandarlo da remoto. Ci sono due modi per connettere il climatizzatore a internet: con un controller esterno dedicato (spesso da acquistare a parte) oppure direttamente tramite un'apposita applicazione (se l'elettrodomestico dispone del Wi-Fi integrato). Ovviamente quest'ultima opzione è da preferire, in quanto si rivelerà la più comoda e semplice. Un modello di fascia alta dovrebbe avere inoltre le seguenti modalità:
- Notte: perfetta per mantenere la temperatura costante durante le ore notturne e con una rumorosità minima;
- Eco: spesso la più utilizzata, in quanto soddisfa la maggior parte delle esigenze e riduce al minimo il consumo di energia;
- Turbo: utile per quando si vogliono ottenere risultati rapidi con la massima efficienza.
In base alla tipologia del climatizzatore, qualche modello potrebbe avere altre funzioni oltre a quelle citate poc'anzi. Ad ogni modo, queste non dovrebbero mai mancare, specialmente se si cerca un elettrodomestico in grado di svolgere bene il suo lavoro. In rari casi, il climatizzatore potrebbe avere anche una funzione di autodiagnosi, utile per aiutarvi a capire da dove proviene un eventuale guasto. I modelli di ultima generazione, inoltre, sono soliti implementare ali basculanti, che permettono di regolare l'inclinazione dell'ala dalla quale fuoriesce il getto d'aria. Questa funzione è presente in realtà su tutti i climatizzatori, ma i modelli più recenti e di una certa qualità fanno sì che il movimento oscillatorio sia verticale e orizzontale, per assicurare che la circolazione di aria calda o fredda raggiunga ogni angolo della stanza.
Quanto sono rumorosi i climatizzatori?
Il rumore generato dagli apparecchi di aria condizionata può variare a seconda del modello e dei suoi componenti. La rumorosità proviene sia dall'unità interna che esterna, con quest'ultima che solitamente tende ad essere la più rumorosa.
In passato, i climatizzatori erano spesso noti per il loro funzionamento rumoroso, da essere distraente e fastidioso, ma grazie ai progressi della tecnologia, i produttori hanno apportato notevoli miglioramenti nella riduzione del rumore prodotto da questi apparecchi. Oggi persino i modelli entry level sono progettati per funzionare in modo silenzioso, anche se il massimo della silenziosità la si trova ancora sui top di gamma, che possono scendere anche a meno di 20 dB, una soglia praticamente impercettibile all'orecchio umano. In generale, i climatizzatori di oggi sono dotati di tecnologie di compressore avanzate e caratteristiche di smorzamento del suono che riducono al minimo il rumore durante il funzionamento. Le unità interne sono appositamente progettate con materiali e componenti fonoassorbenti per garantire appunto un ambiente silenzioso e confortevole. Ciò consente agli utenti di godere dei benefici del raffreddamento senza essere disturbati da rumori eccessivi.
Allo stesso modo, le unità esterne sono diventate più silenziose nel tempo. Sono progettate per ridurre al minimo le vibrazioni e la trasmissione del rumore all'area circostante. Misure di riduzione del rumore, come pannelli isolanti, materiali fonoassorbenti e progettazioni avanzate delle ventole, contribuiscono a ridurre il rumore generato dall'unità esterna.
Che sistema di filtraggio usano i climatizzatori?
Tutti i climatizzatori hanno un filtro antipolvere integrato ma, nei modelli più economici, quest'ultimo si rivela buono solo per intrappolare la polvere dall'aria mentre circola, impedendo di intasare il funzionamento interno. In altre parole, l'effetto sulla qualità dell'aria sarà minimo e si limiterà a trattenere solo il fumo e particelle simili. Se il modello che andrete ad acquistare non dispone di filtri sofisticati, consigliamo di controllare le istruzioni su come accedere ai filtri del climatizzatore e alle informazioni in merito a ogni quanti mesi o anni pulirli. I filtri puliti consentono un flusso d'aria più semplice e aiutano il climatizzatore a funzionare in modo più fluido ed efficiente.
Come saprete, i filtri migliori sono gli HEPA, ma questi non possono essere montati sui climatizzatori perché hanno la caratteristica di funzionare solo a bassi livelli di flusso d'aria, ed ecco perché le soluzioni più sofisticate si affidano al PM2.5, che è comunque molto efficace contro le particelle di polvere più sottili. I modelli dotati di filtri antiallergici sono altrettanto buoni e migliori rispetto ai classici filtri reticolati. Il nostro consiglio, quindi, è quello di controllare attentamente il sistema di filtrazione del climatizzatore che state per acquistare. Se un modello da oltre 500€ dispone di un semplice filtro a carboni attivi, forse sarebbe il caso di scartarlo e di valutare un'altra proposta che abbia quanto meno un filtro antiallergico. Dopotutto, tanti individui soffrono di allergie e non vorrete mica che il vostro climatizzatore peggiori le vostre condizioni di salute?
Che impatto ambientale hanno i climatizzatori?
I climatizzatori, si sa, hanno un notevole impatto sull'ambiente, oltre che sul consumo energetico. La maggior parte dei modelli attualmente presenti nelle famiglie non saranno più idonei a partire dal 2025, quando scatterà il divieto di usare gas refrigeranti con GWP superiore a 750. Se state per acquistare un nuovo climatizzatore è consigliato quindi prendere in considerazione un modello che sarà in regola per i prossimi anni. Quest'ultimi devono avere il gas R32, che ha un GWP di 675.
Sostituire il gas refrigerante del vostro attuale climatizzatore con il più ecologico R32 è un'operazione sconsigliata, in quanto il gas andrà quasi sicuramente a danneggiare l'elettrodomestico, dal momento che è stato progettato per funzionare diversamente.
Cosa sono i climatizzatori monoblocco?
In alcuni ambienti potrebbe non essere possibile installare un climatizzatore tradizionale con unità esterna, per questioni architettoniche o urbanistiche. In queste situazioni, la soluzione potrebbe essere affidarsi a un climatizzatore monoblocco, che si caratterizza per la struttura a singola unità (solo quella interna). L'assenza dell'unità esterna non è l'unico elemento che contraddistingue questi modelli da quelli classici, dato che l'installazione deve avvenire per forza su una parete perimetrale, ossia quella che corrisponde con i confini dell'edificio. Rimane necessario fare uno o più fori nel muro per consentire all'aria prodotta dall'elettrodomestico di scaricarsi all'esterno. Per il resto, i climatizzatori monoblocco condividono la stessa tecnologia dei modelli più popolari, anche se va detto che tendono ad adattarsi meglio in ambienti piccoli.
Cos'è lo SCOP?
SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) è un indice che misura l'efficienza energetica di un climatizzatore durante una stagione intera. Questo indice tiene conto sia della quantità di energia utilizzata per raffreddare o riscaldare l'ambiente, sia delle variazioni stagionali delle temperature esterne. In pratica indica quanto il climatizzatore è efficiente nel fornire comfort termico rispetto all'energia che consuma. Più alto è il valore, maggiore sarà l'efficienza del climatizzatore e quindi minori saranno i costi energetici. Lo SCOP viene espresso in una scala da 1 a 5, con 5 che rappresenta il massimo livello di efficienza. È importante notare che lo SCOP cambia a seconda del luogo in cui si abita. Sull'etichetta energetica, infatti, vengono riportati 3 valori relativi a quest'ultimo, contrassegnati da 3 colori diversi, abbinati da una cartina geografica europea, sulla quale si dovrà controllare il colore della propria zona e confrontarlo con il relativo SCOP. La parte meridionale dello Stivale è la più efficiente, mentre la zona nord-ovest dell'Europa è la meno efficiente.
Chi produce i migliori climatizzatori?
Daikin è sicuramente il brand più conosciuto in questo settore, nonché uno dei più specializzati nel trattamento dell'aria, sia per quanto concerne il raffreddamento che il riscaldamento. Oggi come oggi, tuttavia, anche le aziende più generaliste come Samsung, LG e Mitsubishi producono climatizzatori di ottimo livello, affidabili e con un occhio di riguardo alle esigenze ambientali. Sconsigliamo invece di acquistare modelli di marche poco note, non solo per una questione di prestazioni e di tecnologia implementata, ma anche per l'affidabilità e l'assistenza che, su questo genere di elettrodomestici, è molto importante.
Dove si montano i climatizzatori?
A prescindere che abbiate un modello entry level o di fascia alta, collocarlo nella posizione corretta è fondamentale per ottenere i migliori risultati, che si traducono in una temperatura omogenea in tutto l'ambiente. Il giusto posizionamento garantisce anche una miglior efficienza energetica, pertanto non sottovalutate questo fattore. Ciò detto, l'unità interna andrebbe montata al centro della parete e non più di 10 cm dal soffitto. È importante poi fare in modo che il flusso d'aria non arrivi direttamente su di noi. Ciò vale soprattutto in camera da letto, dove è più facile che il flusso d'aria venga sparato direttamente sul letto, provocando secchezza e cavo nasale. A tal riguardo, i climatizzatori dotati di sensori di movimento sono senza dubbio i più consigliati, poiché dirigono automaticamente il getto tenendo conto della presenza di persone in stanza.
Quanto spendere per un climatizzatore?
Risparmiare sul climatizzatore non è mai una buona idea perché, oltre a rischiare di acquistare un modello con una pessima classe energetica, si andrebbe a installare un modello potenzialmente non in grado di raffreddare o riscaldare l'ambiente, o di farlo dopo molti minuti dall'accensione, che si traduce in un ulteriore consumo di energia. Essendo tra gli elettrodomestici con il maggiore impatto sulla bolletta energetica, tenere conto della classe energetica è importante, soprattutto nel lungo periodo. Salvo danneggiamenti, infatti, il climatizzatore lo si terrà per numerosi anni, pertanto sarebbe una scelta poco saggia acquistare un modello ad alto consumo, i quali ovviamente non possono essere regolati, se non con un eventuale modalità Eco, che tuttavia andrebbe a compromettere le prestazioni.
Prima di decidere il budget da dedicargli, inoltre, bisogna accertarsi che il climatizzatore abbia la potenza adatta per il proprio ambiente, come riportato in uno dei primi paragrafi dedicati agli approfondimenti. Questo significa che qualora si avesse una casa grande, la spesa minima sarà ben maggiore di 300 euro, che di solito è la soglia minima per l'acquisto di un climatizzatore entry level da 9000 BTU. Ovviamente molto dipende anche dal numero di funzioni integrate nel climatizzatore, che ne aumentano il costo. Se sommiamo un eventuale ambiente di grosse dimensioni e magari la preferenza di acquistare un modello di fascia alta che consumi meno rispetto alla media, allora bisogna mettere in conto una spesa di almeno 700 euro. Se invece l'ambiente da riscaldare o rinfrescare è piccolo e vi interessa risparmiare il più possibile sul costo iniziale, sacrificando i consumi energetici sul lungo periodo, allora con circa 350 euro vi portate a casa un climatizzatore dalle buone prestazioni.
Posso installare il climatizzatore da solo?
Installare il climatizzatore a casa è un'operazione molto complessa, pertanto potreste tentare di fissarlo a parete solo se avete esperienza nel settore. Nella maggior parte dei casi, è richiesto l'intervento di un tecnico specializzato e autorizzato, che si occuperà di installare sia l'unità interna che esterna. Oltre a collocarlo nel punto giusto, un eventuale tecnico esperto saprà poi maneggiare il liquido refrigerante.
Cos'è il liquido refrigerante?
Il liquido refrigerante è una sostanza chimica utilizzata nei sistemi di climatizzazione e refrigerazione per trasferire il calore da un ambiente a un altro. Il liquido refrigerante assorbe il calore dall'ambiente interno del climatizzatore, lo trasporta all'esterno e lo rilascia, rendendo l'aria interna più fresca.
In un sistema di climatizzazione, il liquido refrigerante circola attraverso un ciclo continuo che comprende un compressore, un condensatore, un evaporatore e un'unità di espansione. Quando il refrigerante viene compresso dal compressore, la sua temperatura aumenta e viene pompato attraverso il condensatore, dove il calore viene dissipato all'ambiente esterno. Successivamente, il refrigerante viene fatto passare attraverso l'evaporatore, dove assorbe il calore dall'ambiente interno e si raffredda. L'unità di espansione riduce la pressione del refrigerante, che lo fa tornare allo stato liquido e ripete il ciclo.
I liquidi refrigeranti più comuni sono composti chimici come il clorofluorocarburo (CFC) o l'idrofluorocarburo (HFC), anche se questi ultimi sono stati gradualmente sostituiti da sostanze più ecologiche, come i gas fluorurati a effetto serra ridotto (HFO).
Un climatizzatore può diventare smart?
Sì, esistono dispositivi chiamati "smart controller" che possono rendere smart anche un climatizzatore tradizionale non dotato di funzionalità intelligenti. Questi dispositivi sono progettati per consentire un controllo remoto e automatizzato del climatizzatore attraverso una connessione internet. In sostanza, prendono il posto del telecomando originale del climatizzatore e con l'aiuto di un'app dedicata consentono agli utenti di regolare la temperatura, impostare programmi di raffreddamento o riscaldamento, attivare o disattivare l'unità e persino monitorare i consumi energetici o ricevere suggerimenti per ottimizzare l'efficienza energetica. Va detto però che il funzionamento di questi dispositivi può variare a seconda del modello e del produttore ma, in generale, funzionano nel seguente modo:
- Installazione: innanzitutto dovrete installare il dispositivo smart controller sul vostro climatizzatore. La procedura può differire da un modello all'altro, ma solitamente è semplice e può essere eseguita senza la necessità di modifiche complesse;
- Connessione Wi-Fi: una volta installato, lo smart controller si connetterà alla rete Wi-Fi domestica. Questa connessione permette al dispositivo di comunicare con lo smartphone o con altri dispositivi connessi alla rete.
- Applicazione mobile: dovrete scaricare e installare un'applicazione dedicata fornita dal produttore del dispositivo. Questa app permetterà di controllare il climatizzatore da remoto, in modo che possiate gestire la temperatura e le impostazioni anche quando siete fuori casa;
- Controllo remoto: grazie all'app, sarete in grado di accendere e spegnere il climatizzatore, impostare la temperatura desiderata, regolare la velocità delle ventole e, a seconda del dispositivo, persino programmare orari specifici per accendere o spegnere l'unità;
- Automazione e integrazione: alcuni smart controller, come il Sensibo Sky, possono integrarsi con assistenti vocali come Amazon Alexa o Google Assistant. Ciò significa che potrete controllare il climatizzatore dando comandi vocali all'assistente, rendendo l'esperienza ancora più intuitiva e conveniente;
- Ottimizzazione energetica: molti smart controller offrono anche funzionalità di ottimizzazione energetica, rilevando le abitudini di utilizzo e regolare automaticamente la temperatura in base al comportamento per ridurre il consumo energetico e ottimizzare il comfort.
Esistono climatizzatori senza tubo di scarico?
Indipendentemente dalla fascia di prezzo, ogni climatizzatore richiede un sistema per espellere l'aria per garantire il suo corretto funzionamento. Questo è un elemento fondamentale per regolare la temperatura e l'umidità dell'ambiente interno in modo efficace. Pertanto, la risposta è negativa: non esistono climatizzatori privi di tale requisito.
Tuttavia, se state cercando alternative più versatili o se la necessità di un tubo di scarico costituisce un problema, potreste voler considerare l'acquisto di uno dei migliori raffrescatori evaporativi. Questi elettrodomestici utilizzano un processo di evaporazione dell'acqua per raffreddare l'aria circostante, e ciò significa che non richiedono un tubo di scarico. Sono noti per essere più ecologici ed efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai tradizionali climatizzatori a compressione.
Tuttavia, è importante notare che i raffrescatori evaporativi hanno alcune limitazioni. Innanzitutto, sono concepiti per raffreddare l'ambiente e non per riscaldarlo. Inoltre, la loro efficacia dipende dalle condizioni ambientali, come l'umidità dell'aria. In aree con un'alta umidità, potrebbero non essere altrettanto efficienti nel raffreddamento.
Dove conviene acquistare un climatizzatore?
I climatizzatori, essendo grandi elettrodomestici, sono comunemente reperibili presso grandi magazzini o negozi specializzati nell'ambito del trattamento dell'aria, specialmente se dotati di unità esterna dedicata. Molte volte sono disponibili anche sul mercato all'ingrosso, ma numerosi modelli, soprattutto di fascia medio-alta, possono essere acquistati comodamente online su piattaforme principali come Amazon ed eBay.
Per quanto riguarda i prezzi e la convenienza, ciò dipende in gran parte dal periodo dell'anno e dalle promozioni in corso. I climatizzatori raramente godono di sconti consistenti, ma in determinati periodi dell'anno è possibile trovare offerte vantaggiose online.
Va considerato, tuttavia, che l'acquisto online di un climatizzatore potrebbe comportare spese aggiuntive per l'installazione da parte di un tecnico specializzato. In alcuni casi, il servizio di installazione è incluso nell'acquisto, pertanto è consigliabile verificare attentamente il costo totale, tenendo presente quanto appena detto.
Climatizzatore o condizionatore?
Nelle conversazioni quotidiane, spesso si utilizzano i termini "climatizzatore" e "condizionatore" in modo intercambiabile, come se si riferissero allo stesso elettrodomestico. Tuttavia, è fondamentale comprendere che si tratta di prodotti distinti. Il termine condizionatore si riferisce esclusivamente a un sistema progettato per raffreddare l'ambiente circostante. In contrasto, il concetto di climatizzatore abbraccia un elettrodomestico più versatile che modifica le condizioni ambientali per ottimizzare il comfort termico. Questo include non solo il raffreddamento, ma anche il riscaldamento, l'umidificazione o la deumidificazione dell'aria. Pertanto, mentre tutti i condizionatori sono di per sé climatizzatori, è importante notare che non tutti i climatizzatori necessariamente svolgono la funzione di condizionamento, ma possono offrire una gamma più ampia di servizi per migliorare il benessere ambientale.
Quando conviene acquistarli per il massimo risparmio?
Per massimizzare il risparmio nell'acquisto di climatizzatori, è consigliabile orientarsi verso periodi fuori stagione. La logica dietro questa strategia è intuitiva: i climatizzatori sono maggiormente richiesti e utilizzati durante i mesi estivi, per offrire sollievo dal calore all'interno delle abitazioni. Di conseguenza, è in questo intervallo temporale che si registra un picco nelle vendite, il che spesso porta i venditori e i produttori ad alzare i prezzi dei loro apparecchi. Per questo motivo, pianificare l'acquisto di un climatizzatore in autunno o inverno può rivelarsi una mossa astuta.
Val la pena considerare anche il periodo primaverile, quando si avvicina la stagione calda ma non si è ancora in piena estate. Durante questi mesi, è possibile trovare offerte vantaggiose, soprattutto su modelli di fine serie. Questi apparecchi, pur essendo magari l'ultima unità disponibile di una determinata gamma, sono comunque capaci di offrire un'efficace capacità di raffrescamento, ma a un prezzo significativamente inferiore.