Ritorna alla ribalta Ning, la piattaforma online ideata per la creazione di siti e reti sociali fondata da Marc Andreessen e Gina Bianchini nell'ottobre del 2005. Sull'onda del web 2.0, dove tutto è "user generated content", ossia dove sono gli utenti a generare i contenuti, Ning mette a disposizione strumenti avanzati di personalizzazione della pagina. Il nuovo Ning si presenta come una realtà aperta, dedicata a fanzine ma anche a realtà business, che potranno agire sul layout della pagina, decidendo con quale applicazione vedere i video online, creare presentazioni d'immagini, ascoltare musica o mettere in piedi un blog.
Gli utenti apprezzeranno il fatto che i siti all'interno del network Ning possano essere pubblici o privati, oppure la possibilità di non avere nessun tipo di pubblicità sulla loro pagina: quest'ultimo punto sarà tuttavia a discrezione dell'azienda. Gli utenti, attraverso il pagamento di un abbonamento mensile, potranno rendere il loro sito a propria immagine e somiglianza, cambiandone l'indirizzo, pubblicando i propri annunci e tanto altro ancora.
L'obiettivo del progetto di Andreesen è insidiare realtà come Facebook e MySpace, i siti di social networking più in voga del momento. Attualmente la sua creatura consta di cinque milioni di utenti mensili, 20 milioni di pagine viste e trentamila comunità, ma l'espansione passa per il mercato business, dove le aziende sono sempre più votate alla comunicazione: non solo al loro interno, ma anche verso l'esterno.
Tra gli outsider dei prossimi mesi potrebbe rientrare Cisco, che si sta movendo nella stessa direzione: l'acquisizione di Five Across a febbraio e l'uso della tecnologia di Tribe.net sono indici del forte interesse dell'azienda verso il social networking.