Murdoch scatenato, pagateci ogni riga

Rupert Murdoch torna all'attacco, e fa sapere che le notizie del gruppo NewsCorp presto saranno tutte a pagamento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Rupert Murdoch torna alla carica, più scatenato che mai. Le notizie online si devono pagare, e devono pagarle tutti. Probabilmente il magnate dei media non ha digerito i conti in rosso nella sua NewsCorp (ma il colpevole è soprattutto MySpace), o la cena del giorno prima, ma resta il fatto che le sue affermazioni non sono interpretabili.

"Vogliamo farci pagare per ogni sito di notizie. Se avremo successo, il resto dei media ci seguirà", ha detto.

L'editoria online soffre da mesi, in gran parte a causa della contrazione del mercato pubblicitario. Alcuni studiano modelli alternativi, ma Murdoch ha le idee ben chiare: chiudere con le notizie gratuite, e gli editori del mondo si sono velocemente adeguati, come dimostrano le numerose firme in calce alla dichiarazione di Amburgo (pdf), per non parlare delle crociata intrapresa da Associated Press, e della prossima introduzione di un sistema di "segnatura digitale" dei testi (piuttosto inutile).  

Non è solo sopravvivenza, però, ma mantenimento delle abitudini. Leggendo le dichiarazioni di Murdoch, si scopre che vuole "assicurarsi che il giornalismo torni ai margini di una volta", che erano altissimi. Vale a dire che qualcuno è arrabbiato perché non può più permettersi di mandare moglie e figli ai caraibi per tre mesi.

Rupert Murdoch ha creato un vero e proprio impero basato sui media d'informazione e intrattenimento.

Murdoch ripete il solito leit motif, "'l'informazione di qualità ha un costo. Chi dà gratuitamente i propri contenuti sta semplicemente cannibalizzando le proprie risorse". E per dimostrare la bontà delle sue teorie cita l'aumento di abbonamenti al Wall Street Journal, a pagamento dal 2007. Ci piacerebbe che citasse un numero più nutrito di giornali di qualità per i quali vale la pena di pagare, ma apprezziamo il WSJ. E se poi i "testi di qualità" copiano i blogger, come la mettiamo?

Tempo fa si sparava a zero anche contro Google News, ma oggi tutto tace su quel fronte. Forse Murdoch si è reso conto che il traffico serve, e che uscire dai motori di ricerca è la morte digitale? Meglio prendersela con Amazon e il Kindle, che è meno rischioso.

Ha capito anche l'importanza dello scherzo e dell'ironia, sul suo canale principale.

Stime alla mano, stiamo parlando di noccioline. Si suppone, infatti, che l'introduzione del modello a pagamento porterebbe a NewsCorp 200 milioni di dollari, ben poco, confrontato ai 6 miliardi che raccoglie dalla carta stampata, almeno per ora. 

Insomma, per quanto l'idea piaccia a molti editori, sembra una faccenda tutt'altro che definitiva. Mettere una barriera all'ingresso del parco giochi, e chiedere il biglietto, significa perdere la maggior parte dei visitatori, che venivano gratis, e spendevano un sacco di soldi al bar (la pubblicità generata dal traffico). Visto che le fonti gratuite esisteranno sempre, sta a Murdoch e soci capire se il gioco vale la candela.

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Ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione.

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