Alla Maturità 2009 la traccia "Social Network, Internet e New Media" ha spopolato. Scelta dal 32 percento degli studenti, ha sopravanzato l'analisi di "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo, tema scelto dal 18,2% dei candidati.
Internet valica, quindi, ogni confine, anche quello più serio della Maturità. Per gli studenti, primi utenti della Rete e delle nuove tecnologie, è stato senz'altro un aiuto.
Finalmente, dal nostro punto di vista, si parla di Internet non solo come un luogo pieno d'insidie, ma anche come specchio dei tempi. Inutile dire che, specie nel nostro paese, il boom di Facebook abbia facilitato l'uscita di questa traccia. Non possiamo, però, limitare a questo la nostra analisi.
La Rete viene presa in considerazione come parte integrante della vita di un Paese, di un'economia, delle persone. Se questo è il primo passo per un avvicinamento tra la nostra antica e lenta scuola al mondo del web e delle tecnologie, speriamo che si possa continuare su questa strada.
Personalmente credo che il web dovrebbe essere materia di studio, non solo per la base tecnica, ma anche perché la scuola nasce per informare, crescere e formare le nuove generazioni.
La scuola ha il compito morale (insieme ai genitori) di preparare i giovani al nuovo che avanza (Internet), mostrando sia i lati belli che quelli meno belli, ma facendo passare un messaggio chiave: il web è una risorsa straordinaria, che va sfruttata a piene mani, ma bisogna saperla maneggiare con cura, come qualsiasi altra cosa.