Se l'arrivo della licenza SLI su schede madre Intel X58 sembrava il preludio di un principio di amore tra le due aziende, forse abbiamo presto tutti una bella cantonata.
Nella giornata di lunedì, Intel ha depositato una causa contro Nvidia, nella quale si afferma che l'accordo di licenza sui chipset, firmato quattro anni fa, non è valido per le attuali e future generazioni di CPU con memory controller integrato. Stiamo parlando quindi dei Core i7 Nehalem, ma anche del futuro Lynnfield.
Stando quindi a Intel, Nvidia non potrà realizzare chipset per i processori con controller di memoria integrato.
La risposta di Nvidia non si è fatta attendere.
"Siamo confidenti che la nostra licenza, come negoziata, sia valida. Il cuore di questo problema è che la CPU ha fatto il suo corso e che l'anima del PC si sta trasferendo, velocemente, verso la GPU. Questo è chiaramente un tentativo di soffocare l'innovazione per proteggere il decadente business delle CPU", ha dichiarato Jen-Hsun Huang, presidente e CEO di Nvidia.
"Non ci sorprende che Intel abbia da dire su un contratto stipulato quattro anni fa. Le innoviazioni come ION, SLI, Hybrid Power e CUDA minacciano la capacità di Intel di controllare la piattaforma PC", ha aggiunto Huang.
Nvidia ha concluso sottolineando come questo scontro in tribunale sia l'epilogo di conversazioni private che si susseguono da oltre un anno.