Information Week ha dato un'occhiata da vicino ai brevetti registrati recentemente da Apple. Non c'è solo il touch screen tra quelle pagine, ma anche l'uso di foto e videocamere per registrare filmati ed effettuare videochiamate.
Alexander Wolfe, che ha analizzato i testi, non ha trovato solo riferimenti alla videoconferenza, ma anche al posizionamento della videocamera, che sarebbe collocata nella parte frontale del dispositivo, così è possibile inquadrare sé stessi mentre si guarda l'altro utente.
Si parla anche di una foto-videocamera orientabile, che potrebbe essere orientata verso l'utente o verso l'esterno, a seconda del bisogno. Insomma, ci sarebbe tutto quello che serve per le videochiamate, banda permettendo.
Il prossimo iPhone, quindi, potrebbe colmare una delle lacune più brucianti del modello attuale. L'ipotesi però è d'obbligo, perché nessno assicura che Apple, come altre azienda, metta in pratica quello che ha brevettato.
La cosa curiosa è che Apple ha messo tutte queste caratteristiche nero su bianco, e ne ha depositato il brevetto. Che succede se un altro produttore vuole fare la stessa cosa? E che succede con quelli che hanno già una seconda videocamera che inquadra l'utente?
Apple porterà tutti in tribunale, per restare l'unico produttore di smartphone al mondo? Oppure farà causa solo a quelli che riusciranno a crearsi un mercato ragionevolmente importante? O, ancora, farà finta di nulla, e userà i brevetti solo per mettersi al sicuro da cause legali intentate ai suoi danni?