Google inquina poco, le accuse del Times smentite

Prima un post sul blog ufficiale di Google, e poi una nuova intervista al ricercatore fanno luce sulla Co2 prodotta da una ricerca su Google. Big G ne esce piuttosto bene, non altrettanto il Sunday Times.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google non ha apprezzato i dati diffusi ieri, secondo i quali fare una ricerca con Big G produce 7 grammi di Co2 equivalente, la gran parte dei quali dovuto ad una gestione dei server poco rispettosa dell'ambiente.

Google ha risposto immediatamente, facendo notare che ha progettato e costruito i centri di elaborazione più efficienti del mondo, il che significa che l'impatto ambientale di una ricerca Google è minimo.

Quei sette grammi, quindi, sono un valore molto più alto di quello reale. Ogni ricerca fa lavorare i server coinvolti per qualche millesimo di secondo, e produce circa 0,2 grammi di Co2.

Il resto del post ricorda gli sforzi di Google per la protezione dell'ambiente, in particolare con alcune attività di Google.org, oppure tramite iniziative come Climate Savers Computing Initiative.  

Chi ne esce male, però, è il Times, che aveva riportato per primo la notizia. Pare, infatti, che la testata londinese abbia messo un po' troppa creatività nella pubblicazione.

Alex Wissner-Gross ci ha tenuto a specificare che non ha mai parlato di Google nelle sue ricerche, che si è occupato di pagine web in generale, e che non sa da dove arrivi l'esempio della teiera.

Il ricercatore ha parlato degli alti consumi dei centri di elaborazione di Big G, ma non è andato più in là.

L'intervento da parte di Google arriverebbe direttamente da parte di Page e Brine, molto attenti al tema ambientale, come ha detto il portavoce Jamie Yodd, che ha anche aggiunto che il Times non ha fornito una copia dei documenti, né preso in considerazione un'intervista con un ingegnere di Big G.

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