Ieri è stata depositata un'interrogazione parlamentare che riguarda le offerte Vodafone basate su Internet Key. Il senatore del Partito Democratico Mario Gasbarri ha richiesto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di avviare un'indagine sulla navigazione tramite rete mobile.
"E' in atto in Italia una speculazione di Vodafone e di altri operatori ai danni dei consumatori con Internet Key per la navigazione sulla rete mobile?", questa la domanda del senatore. Ci si chiede infatti come sia possibile che ''…da oltre un anno venga venduto sul mercato un prodotto che avrebbe dovuto abbattere il digital divide sui collegamenti ad alta velocità e che si sta rivelando invece soltanto un danno per coloro che lo acquistano''.
"La Vodafone a partire dall'autunno del 2007, ha avviato una dispendiosa campagna pubblicitaria per vendere ai consumatori una Internet Key, al prezzo di 200 euro, con la quale garantiva agli acquirenti la possibilità di connettersi con il proprio computer alla rete Internet ad una velocità di 7,2 Mbps in downlink (HSDPA) e 2 Mbps in uplink (HSUPA)", sostiene Gasbarri. "Vodafone per il suo ottimale funzionamento mette a disposizione della clientela diversi tipi di contratto-abbonamento obbligatoriamente biennale tanto che il recesso anticipato è sottoposto alla corresponsione di penale da parte dell'utente".
"Ma il servizio non corrisponde a quanto proposto in realtà, infatti, per funzionare al meglio, la Internet Key ha bisogno di ponti radio da 3 Giga, in grado di sostenere alte velocità di connessione e di trasmissione dati. In pratica, la Internet Key funziona quasi esclusivamente nei grandi centri urbani''.
Da sottolineare inoltre, sempre secondo il senatore, che da quando Vodafone ha avviato la sua super-campagna pubblicitaria la domanda è salita alle stelle, provocando la saturazione di banda. E di conseguenza prestazioni ancora inferiori e problemi diffusi di connettività.