Il mercato dei videogiochi è sempre più in subbuglio nei territori oltremanica. Già sotto osservazione dagli enti governativi, i videogame con un rating 18+ saranno presto esclusi dalle carceri inglesi e gallesi, come stabilisce una nuova legge che entrerà in vigore dal 30 settembre 2008. E così, i "poveri" detenuti non potranno più sfogarsi con i vari Grand Theft Auto o Manhunt della situazione, ritenuti poco educativi anche per loro. In aggiunta, questa normativa prevede che le carceri non dovranno più acquistare console per le loro aree ricreative; questa scelta è stata presa in seguito alle lamentale suscitate dal conto, pari a 10.000 sterline (12.600 euro circa), presentato al governo lo scorso anno per la fornitura di 80 PlayStation e 15 Xbox (modelli non specificati) nelle diverse prigioni. Chi paga le tasse, quindi, non vedrà più i propri contribuiti venir spesi per "rallegrare" le ore di reclusione di certi malviventi, i quali per poter accendere a una console saranno obbligati a comprarne una di tasca loro (giochi inclusi) da installare nella propria cella.
Ma la legge si spinge oltre. L'accesso ai videogame in generale, infatti, sarà limitato solamente a coloro che denoteranno una buona condotta, al pari dei soggetti a rischio suicidio; diversi studi infatti affermano che i videogiochi sono un buon passatempo per distrarli dai loro pensieri…