La telenovela USB 3.0 continua e la risposta di Intel non sembra aver calmato gli animi, anzi. Le prime accuse arrivarono da AMD - con le altre aziende più defilate - e oggi nuove voci beliccose giungono da Santa Clara, sede di nVidia. Siamo, insomma, al tutti contro Intel. Al gruppo dei "rivoltosi" si è unita anche SiS.
"Stiamo procedendo speditamente per stabilire le nostre specifiche "host controller". Per raggiunge il nostro scopo abbiamo messo insieme le risorse di tutte e quattro le aziende", ha dichiarato un "anonimo" di casa nVidia.
Le specifiche host controller sono cruciali perché permettono ai dispositivi di poter comunicare il maniera corretta con il sistema operativo. Intel dichiara di essere ancora al lavoro, per assicurarsi che le specifiche siano a prova di bomba. nVidia - e le altre tre aziende - pensano che sia giunto il momento di renderle pubbliche, perché "le specifiche sarebbero pronte e Intel starebbe cercando di avvantaggiarsi sui concorrenti, portando lo standard sui suoi prodotti per prima e con mesi di anticipo".
Perciò, se Intel non darà subito le specifiche alle altre aziende, il gruppo inizierà a sviluppare le proprie specifiche, portando lo standard USB 3.0 a un sicuro rinvio, che potrebbe essere anche di 9 mesi.