Anticompetitività, l'FTC indaga su Intel

La Federal Trade Commission, l'antitrust statunitense, ha avviato un'inchiesta per capire se Intel abbia abusato della sua posizione dominante sul mercato per danneggiare la rivale AMD.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel è sempre più nell'occhio del ciclone per il presunto comportamento anticompetitivo contro AMD.

Indagata in Europa, nello Stato di New York, nel Delaware e recentemente condannata in Corea del Sud, si apprende che è stata avviata un'inchiesta anche dalla Federal Trade Commission, l'antitrust statunitense, proprio per capire se l'azienda americana abbia tenuto un comportamento scorretto, influenzando il mercato nel corso dei primi anni 2000.

Il nodo riguarderebbe alcuni sconti praticati a diverse aziende e catene di vendita tra il 2001 e il 2005, con quali Intel avrebbe cercato di indurre i suoi interlocutori a non acquistare processori AMD. Intel avrebbe inoltre ricattato alcuni produttori dicendosi pronta a ritirare la fornitura di microprocessori nel caso fossero acquistate soluzioni AMD.

Intel si è detta pronta a collaborare con le indagini, asserendo di essere del tutto tranquilla, in quanto sicura di non aver seguito pratiche scorrette.

"L'azienda crede che di aver rispettato le norme statunitensi. L'evidenza di un mercato fortemente competitivo è lampante. Ad esempio, i prezzi dei microprocessori sono scesi del 42,4% dal 2000 alla fine del 2007", ha affermato Intel.

Ora la palla passa alla FTC, peraltro comunque già istruita su tutta la vicenda e in possesso dei documenti necessari.

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