Porno cinese, censura ai limiti del bondage

Il Governo di Pechino ha avviato una campagna anti-pornoweb senza precedenti.

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a cura di Dario D'Elia

La Pornografia cinese online è agli inizi, ma già perseguita come uno dei più terribili crimini. Pechino non tollera attentati alla morale e quindi è impegnatissima in azioni di censura e persecuzione nei confronti di chi opera nel settore.

I primi dati hanno confermato infatti l'oscuramento di 44 mila siti e ben 868 arresti. Non solo si paga con il carcere, ma in alcuni casi anche con l'ergastolo. Insomma, la Cina si prepara per bene per accogliere le prossime Olimpiadi.

Secondo esperti, però, dietro ai 526 faldoni di indagini si nasconderebbero anche operazioni di polizia ai danni di cyber-dissidenti che fanno uso di siti e blog per la propaganda anti-governativa. Insomma, gli erotomani cinesi sono in una morsa: rischiano di essere condannati come attentatori della morale e rivoluzionari. Praticamente il sogno dei vecchi sessantottini europei, o sbaglio?

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