In una breve intervista rilasciata alla CNN, Jammie Thomas e il suo avvocato Brian Toder hanno annunciato che faranno ricorso alla sentenza per pirateria con multa di 220 mila dollari.Nel caso non si giunga a un compromesso o all'assoluzione piena, la donna pagherà la multa con il 25% della sua busta paga mensile per i prossimi 24 anni.
Jammie Thomas ha dichiarato che si sente "devastata" dal verdetto, incolpando furto ladro d'identità per quanto le viene contestato. A suo dire non avrebbe mai commesso nessun reato.
La donna afferma che nonostante abbia trasportato il 90% dei suoi CD sul computer, non ha mai usato il programma di file sharing Kazaa. L'unica volta che avrebbe fatto uso di un programma di file sharing (Napster) risalirebbe ad anni fa e solamente per fini di studi di mercato.
Brian Toder, l'avvocato dell'accusata, ha confermato che farà appello. Se avrà successo, questo appello potrebbe "aprire le porte al blocco di questo sistema" e potrebbe mettere fine alla strategia della RIAA di perseguire ogni singolo utente.