La Stazione Centrale di Milano da giugno dispone di un sistema di videosorveglianza wireless basato su tecnologia 5G e sensoristica evoluta che consente il rilevamento automatico di problemi di sicurezza. Come spiega Il Sole 24 Ore è la piattaforma stessa che in base alle immagini catturate è in grado di interpretare i fatti e reagire di conseguenza allertando la sala controllo. Si pensi ad esempio a un ladro in fuga, un bagaglio abbandonato oppure un viaggiatore che si sente male.
L'iniziativa fa parte del progetto di sperimentazione 5G milanese che vede coinvolta Vodafone, IBM e Ferrovie dello Stato come previsto dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Al momento vengono impiegate 10 videocamere ad altissima risoluzione che presidino le zone principali della Stazione. Il tutto abbinato a una rete 5G e una piattaforma multi-access edge computing. Il cuore del sistema è un software di elaborazione dati che grazie ai collegamenti veloci riesce a operare in tempo reale.
"L'introduzione del 5G ha consentito di dislocare telecamere all'interno della stazione ferroviaria con la massima flessibilità e senza cablaggi di rete", ha spiegato Sabrina Maggioni, direttore programma 5G di Vodafone Italia. "Tempi e costi di implementazione degli impianti sono stati ridotti drasticamente senza rinunciare alla qualità delle immagini acquisite".
Il progetto è complesso e infatti ha richiesto circa un anno di lavoro, anche per individuare il miglior approccio per il rispetto delle norme sul GDPR. Oggi però le realtà coinvolte dicono che i risultati sono sorprendenti. La qualità video raggiunta è eccellente e l'eventuale ricerca in archivio di soggetti specifici (persone o bagagli) nelle 24 ore si prospetta ideale per indagini.
"Il lavoro svolto ci permetterà di utilizzare il 5G non solo nell'ambito della security ma anche nello sviluppo e nell'impiego della moderna tecnologia IoT", ha dichiarato Alessandro La Rocca, direttore generale di Fs Technology.