Dopo i siti di università e istituzioni italiane, Anonymous Italia ha preso di mira anche lavoro e sindacati nell'ambito dell'operazione #5novembre. In entrambi gli attacchi l'obiettivo è univoco: protestare contro l'attuale governo, colpendo quelle istituzioni che avrebbero mancato di trasparenza ed equità. Ovviamente il giudizio è del collettivo, che comprende oltre alla già citata Anonymous anche Lulz Security ITA e AntiSecurity ITA.
Questa volta a cadere nella rete degli hacker sono state:
- Unione industriale Torino
- Ferrovie italiane
- Camera del Lavoro Territoriale Foggia
- Gildains
- Funzione Pubblica Camera del Lavoro Territoriale Cagliari
- Informativa Sindacale
- Confindustria Livorno
- Confindustria Energia
- Confindustria Romania
- Associazione piccole e medie imprese del Lazio
- ANAUNIA Azienda Pubblica di Servizi alla Persona
- Associazione del Commercio Genova
La modalità è sempre la stessa: sono state violate le reti e i dati rastrellati sono stati pubblicati online su Privatebin. Fra i dati pubblicati ci sono nomi, cognomi, mail e password di persone coinvolte nel mondo del lavoro e nei sindacati, numeri di telefono e altro. Come fanno notare gli hacker, complice del successo dell'operazione è la scarsa protezione dei dati. A parte reti poco aggiornate, non erano rari i casi di password troppo banali, addirittura con il nome di battesimo dell'utente.
Non resta che attendere i prossimi giorni per capire quali siano gli altri obiettivi, perché come annunciato nel video che abbiamo riportato nella prima notizia, gli attacchi proseguiranno fino al culmine di quella che gli hacker hanno definito una "settimana nera", e che sarà proprio il 5 novembre. Non a caso, la data corrisponde all'anniversario in cui si celebra l'impiccagione di Guy Fawkes, rivoluzionario fra gli ideatori della Congiura delle Polveri a cui il movimento di hacker si ispira. Se non conoscete la sua storia, potete guardare il film V per vendetta.
Usare password elaborate e differenti per ogni servizio è sempre consigliabile, anche se non siete potenziali obiettivi degli hacker. Se i programmi di archiviazione delle password proprio non vi piacciono, datevi al taccuino (da tenere lontano dal PC, e possibile da non perdere!).