Zoom potrebbe gestire anche e-mail e calendario

Zoom si prepara a lanciare nuove applicazioni per la gestione dei propri indirizzi di posta elettronica e il calendario.

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a cura di Antonello Buzzi

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Zoom, uno dei software maggiormente utilizzati per le videochiamate che ha visto la sua popolarità aumentare vertiginosamente durante gli ultimi due anni a causa delle restrizioni alla circolazione introdotte per via della pandemia di COVID-19, potrebbe introdurre presto nuove applicazioni per fornire un pacchetto più completo.

Stando a quanto riportato da The Information, l'azienda starebbe lavorando da un paio di anni a un calendario e a un proprio client di posta elettronica. Le applicazioni, note internamente come Zmail e Zcal, potrebbero essere presentate ufficialmente il prossimo novembre in occasione della conferenza annuale Zoomtopia.

Con il miglioramento della situazione pandemica, la società probabilmente deve trovare nuovi modi per rimanere sulla cresta dell'onda (recentemente aveva registrato un fatturato trimestrale di 1,1 miliardi di dollari) e non vedere crollare ancora di più le sue azioni.

Del resto, molte aziende tecnologiche si sono trovate ad affrontare gli stessi problemi. Con i lockdown e l'incredibile richiesta di software e hardware, la domanda era salita così tanto da faticare per riuscire a soddisfare le richieste, mentre ora, con una situazione tornata quasi alla normalità (a parte la guerra tra Russia e Ucraina), diverse società hanno riscontrato una sensibile contrazione a livello di introiti.

Inoltre, Zoom si trova in svantaggio rispetto a veri e propri colossi come Google e Microsoft che, con le loro suite Workspace e Office 365, sono in grado di soddisfare qualsiasi necessità delle aziende, le quali saranno meno propense a investire in ulteriori software. Inoltre, con Gmail e Outlook in circolazione da diversi anni sarà piuttosto difficile per Zoom riuscire a scalfire la loro quota di mercato.

Qualche settimana fa, vi abbiamo parlato di una vulnerabilità su Zoom per macOS che consentiva a eventuali malintenzionati di ottenere l'accesso come root al sistema. Trovate ulteriori dettagli nella nostra precedente notizia dedicata.

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