Youtuber fa causa a Nvidia e OpenAI per aver usato i suoi video come AI training

Uno youtuber ha intentato una causa contro Nvidia e OpenAI per l'utilizzo non autorizzato dei suoi video per addestrare modelli di IA.

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a cura di Giulia Serena

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Un creatore di contenuti YouTube ha intentato una causa contro il gigante dell'intelligenza artificiale Nvidia per l'utilizzo non autorizzato dei suoi video per addestrare modelli di IA. David Millette, questo il nome del creator, ha citato in giudizio Nvidia alcune settimane dopo aver intrapreso un'azione legale simile contro OpenAI.

A differenza di altre cause intentate contro le aziende di IA, come quella del New York Times contro OpenAI e Microsoft, Millette non ha accusato Nvidia di violazione del copyright. Il creatore ha invece imputato all'azienda "arricchimento ingiusto e concorrenza sleale", sostenendo che la pratica di raccogliere dati da internet per addestrare l'IA sia "ingiusta, immorale, non etica, oppressiva, senza scrupoli o dannosa per i consumatori".

La causa è stata intentata dopo che Nvidia è stata accusata di raccogliere oltre 400.000 ore di video al giorno per addestrare il proprio modello di IA. Un'email trapelata avrebbe rivelato che l'azienda intende utilizzare i dati raccolti come pipeline accelerata per i clienti che desiderano costruire e addestrare i propri modelli di IA.

Nvidia ha risposto alle accuse affermando: "Chiunque è libero di apprendere fatti e idee da fonti pubblicamente disponibili. Creare opere nuove e trasformative non è solo giusto ed equo, ma è esattamente ciò che il nostro sistema legale incoraggia".

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Credits: Richmond Italia

Le implicazioni legali

La scelta di Millette di accusare Nvidia di "arricchimento ingiusto" anziché di violazione del copyright potrebbe avere importanti implicazioni legali. Secondo una sentenza del 2011, l'arricchimento ingiusto si verifica quando una parte trae un vantaggio ingiusto dagli sforzi di un'altra senza compensazione, in assenza di un obbligo contrattuale.

La raccolta di dati online per addestrare modelli di IA è una questione controversa, soprattutto ora che questi modelli potrebbero potenzialmente sostituire la creatività umana. Molti creatori di contenuti si stanno opponendo all'uso non autorizzato delle loro opere per l'addestramento dell'IA.

Tuttavia, la legislazione sull'utilizzo di dati online per addestrare l'IA rimane poco chiara. Finché non sarà esplicitamente vietato dalla legge, le aziende continueranno probabilmente a sfruttare questa zona grigia legale per ottenere un vantaggio competitivo nel campo dell'intelligenza artificiale.

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