Windows Vista e l'antitrust americana? Vanno d'amore e d'accordo.
Secondo l'antitrust US, l'azienda ha seguito le linee guida che permetteranno ai software di terze parti d'interagire con Windows Vista, tanto che sarebbero 30 i produttori impegnati nello sviluppo di applicazioni con la collaborazione di Microsoft.
Durante i lavori di studio dell'antitrust, Microsoft ha accettato di licenziare i protocolli di comunicazione agli sviluppatori IT interessati nel migliorare lo sviluppo dei programmi server che fino a quel momento lavoravano con difficoltà sul nuovo sistema di Gates.
Dopo le rimostranze, l'azienda di Redmond ha riscritto alcuni dettagli tecnici nella documentazione del Microsoft Communications Protocol Program. Insomma, sembra che Microsoft abbia molti più problemi nella nostra metà di mondo: perchè tutto questo? Mancanza di regole in merito all'interno dell'Unione Europea? Il pensiero in Microsoft è proprio questo. L'azienda ha affermato di trovarsi di fronte a rimostranze su un software sviluppato nei termini concessi; insomma, se non ci sono regole precise non si possono tirarle fuori all'ultimo momento.
Attualmente siamo tutti in attesa di capire se la Commissione infliggerà la megamulta a Microsoft o se l'azienda di Redmond rispetterà i tempi e fornirà quanto richiesto.
Tuttavia Microsoft non è sempre e solo al centro di rimostranze, ma qualche volta parte pure lei all'attacco. Apprendiamo infatti che l'azienda ha denunciato 129 "phisher", situati in Medio Oriente ed Europa, Italia compresa.
Il phishing, ritenuto un crimine, è senz'altro una fonte di inganno per gli utenti che ignari possono vedersi sottrarre diversi quattrini con l'inganno. Nonostante l'azione di Microsoft, le stime per gli anni a venire vedono questo fenomeno sempre più in crescita: che qualcuno si prodighi per fermarlo non ci può che far piacere.