Dal 14 gennaio 2020 terminerà il supporto gratuito a Windows 7, quindi non arriveranno più aggiornamenti di sicurezza. Il fatto è noto, come lo è anche la scelta della casa di Redmond di assicurare supporto e aggiornamenti dietro compenso fino al gennaio 2023, tramite il programma Windows 7 Extended Security Updates (ESU).
Finora Microsoft aveva deciso di rendere il supporto esteso disponibile solo alle grandi aziende con contratti multilicenza (Volume Licensing) legati a Windows 7 Professional ed Enterprise, ma in queste ore ha cambiato idea: qualsiasi tipo di azienda, grande, media o piccola, potrà decidere di sottoscrivere il supporto esteso - precisamente dal primo dicembre.
Non tutte le aziende vogliono passare a Windows 10, sia per motivi di compatibilità con i software che usano sia perché magari dotati di un parco macchine datato. Per questo motivo Microsoft ha deciso non solo di creare il supporto esteso, ma anche di aprirlo a più realtà possibili. Una scelta che denota come esistano ancora molte aziende con il vecchio sistema operativo.
“Le piccole e medie imprese potranno avere l'estensione degli aggiornamenti di sicurezza fino a tre anni acquistandola dai partner Cloud Solution Provider (CSP) qualificati”, si legge in un post. Per quanto riguarda i prezzi, il supporto esteso non è certamente a buon mercato, specie per chi ha molti PC da mantenere aggiornati.
Per ricevere l’Extended Support Update (ESU) sarà necessario spendere 50 dollari a dispositivo per ottenere gli aggiornamenti di sicurezza su Windows 7 Pro, mentre saranno richiesti 25 dollari per ogni computer dotato di Windows 7 Enterprise.
Il secondo anno - da gennaio 2021 al 2022 - si passa rispettivamente a 100 dollari e 50 dollari. Il terzo anno, da gennaio 2022 allo stesso mese del 2023, Microsoft richiederà 200 dollari per ogni dispositivo Windows 7 Pro e 100 dollari per ogni PC Windows Enterprise. Tutti i prezzi includono anche il supporto esteso per Office 365 Pro Plus.