Il WiMax è un flop a dir poco imbarazzante. Ne è convinto il primo provider australiano che ormai da mesi si sta confrontando con la realtà tecnica e commerciale della sua offerta wireless. Ebbene, se da una parte Buzz Broadband ha incrementato la clientela del 10% - in soli due mesi – dall'altra ha rilevato la triste realtà di una soluzione tecnica limitata.
Gart Freeman, CEO dell'azienda, ha dichiarato che senza la visibilità ottica fra le centraline WiMax e quella centrale non si riesce ad andare oltre a una copertura di due Km. Inoltre "le prestazioni in ambienti interni decadono già a 400 metri e la latenza raggiunge i 1000 millisecondi".
Insomma, la notevole latenza e il fenomeno del jitter potrebbero abbassare notevolmente la qualità del VoIP e di altri servizi avanzati online. A questo punto un servizio telefonico scadente potrebbe sconvolgere le offerte commerciali dei provider. Il WiMax è certamente la soluzione wireless broadband di riferimento, ma senza la telefonia potrebbe perdere appeal e rendere poco concorrenziali i suoi abbonamenti.
Il problema sarebbe strettamente correlato alle frequenze utilizzate. Oltre i 3 GHz è piuttosto difficile attraversare le pareti di un edificio. A questo punto Buzz Broadband probabilmente si affiderà ad altre soluzioni, abbandonando di fatto il WiMax. Fra le alternative: TD-CDMA a 1,9 GHz,Wireless DOCSIS e anche il WiFi a 2,4 GHz teoricamente in grado di raggiungere distanze maggiori rispetto a quelle normalmente coperte.