Solo ieri DigiTimes aveva preannunciato un possibile passaggio al nodo a 5nm di TSMC per i nuovi processori Ryzen 4000 in arrivo a breve, anche se la notizia è stata smentita poco dopo. Oggi, oltre a contraddire la tesi di DigiTimes, il leaker @mebiuw ha postato una slide in cui rivela molto di più.
Il tweet è stato purtroppo cancellato poco dopo, il che tende a far credere che quantomeno un fondo di verità ci sia, ciò non toglie comunque che si tratta di semplici voci di corridoio che nulla hanno a che fare con AMD, ragione per cui il contenuto va preso per quello che è.
Patiamo quindi dal futuro più prossimo che riguarda i Ryzen 4000 desktop, attesi per fine anno. In questo caso il leaker conferma il processo produttivo a 7nm e l’architettura Zen3 così come previsto, in sostanza quindi non dovrebbe esserci alcuna sorpresa sulla nuova generazione che sostituirà i Ryzen 3000.
Nella slide si può notare invece quella che dovrebbe essere la serie 5000 dei processori AMD, nome in codice “Warhol”. In questo caso, a differenza di quanto si è vociferato fino ad ora, AMD potrebbe continuare a mantenere il nodo a 7nm, l’architettura Zen3 ed il supporto a PCIe 4.0. Ne consegue che nonostante il passaggio al socket AM5, i Ryzen 5000 non porterebbero alcuna importante innovazione rispetto ai predecessori. Stando alle dichiarazioni di AMD però, la serie 5000 rappresenterà una “rivoluzione” e l’utilizzo del nodo a 5nm sarebbe effettivamente in grado di sconvolgere il mercato tenuto conto del fatto che Intel è tuttora ancorata al processo produttivo a 14nm e solo il prossimo anno introdurrà il nodo a 10nm per i suoi processori.
Dalla slide inoltre si riesce ad intravedere anche il nome della generazione successiva a Warhol, presumibilmente i Ryzen della serie 6000 nome in codice “Raphael”. In questo caso il discorso cambia completamente: secondo il leaker infatti tali processori dovrebbero ottenere il processo produttivo a 5nm e rappresenterebbero la prima incarnazione dell’architettura Zen4. Tuttavia, come è possibile notare, questi processori riportano la dicitura Navi per cui siamo propensi a pensare che non si tratti di CPU desktop mainstream ma che si tratti piuttosto di APU, probabilmente le Rembrandt con GPU basata su RDNA2 di cui si è parlato in questi giorni.
Secondo il leaker, inoltre, le CPU Zen3 sarebbero già state prodotte sul nodo a 7nm appunto, il che renderebbe impossibile un lancio dei nuovi Ryzen 4000 con processo produttivo a 5nm. Sarebbe decisamente più plausibile l’adozione del nodo N7P di TSMC che rappresenta un’ottimizzazione dei 7nm utilizzati fino ad oggi. Ad ogni modo inizia ad essere davvero complesso farsi un’idea su cosa stia preparando AMD e su quali siano i piani futuri, soprattutto se teniamo conto che AMD ha definito la serie 5000 come “rivoluzione”. Non rimane quindi che attendere e sperare in qualche informazione ufficiale durante l’estate.
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