Nel 2014 sono state scoperte 7038 vulnerabilità, una media di 19 al giorno. È questo il primo dato che emerge dal National Vulnerability Database (NVD) del governo statunitense. Il numero è nettamente superiore al 2013 (4794). Il 24% di queste vulnerabilità, inoltre, avevano un livello di rischio "alto".
I software di terze parti sono la fonte più importante delle vulnerabilità, con oltre l'80% di falle riportate, i sistema operativo sono responsabili solo del 13% e l'hardware del 4%.
La cosa interessante dalla classifica è che sebbene i sistemi operativi di Microsoft abbiano un numero elevato di vulnerabilità, non sono più nelle prime tre posizioni. Il podio è di Apple, con OS X e iOS, seguita dal kernel Linux.
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"Il 2014 è stato un anno difficile per gli utenti di Linux da un punto di vista della sicurezza, oltre al fatto che alcuni dei problemi di sicurezza più importanti dell'anno sono stati segnalati in applicazioni che di solito girano su sistemi Linux. Heartbleed, per esempio, è una vulnerabilità di sicurezza critica rilevato in OpenSSL mentre Shellshock è una vulnerabilità che interessa GNU Bash", spiega Cristian Florian sul sito GFI.
Per quanto riguarda i software con le maggiori vulnerabilità, i browser sono in cima alla classifica, ma c'era da aspettarselo. Internet Explorer è nettamente al vertice, seguito da Chrome e Firefox. I prodotti gratuiti di Adobe e Oracle Java però continuano a essere una "presenza ben radicata" nella classifica.